Redazione del Business Plan: il caso Liscianigiochi Srl
Analisi del settore-mercato del giocattolo. L’Edutainment
Come è stato già spiegato, la linea di giocattoli del Gruppo Lisciani è per la maggior parte composta da giochi educativi per bambini, oltre che da classici da tavolo e puzzles. Si fa quindi riferimento a prodotti con finalità educativa oltre che ludica, appartenenti a quel settore definito come “Edutainment”, neologismo nato dall’unione dei termini educational ed entertainment. Essa opera all’interno di un mercato complesso, quello del giocattolo, che presenta caratteristici tratti di stagionalità e volatilità.
Analizzando i report NPD relativi al primo trimestre del 2011,si nota come questo mercato sia estremamente frammentato, caratterizzato dalla presenza di numerose aziende di varia grandezza. Si può notare, inoltre, come il Gruppo Lisciani occupi una posizione intermedia con quote rilevanti nel settore dell’educativo prescolare e apprendimento junior.
La distribuzione dei prodotti Liscianigiochi avviene in due fasi, una di sell-in ed una di sell-out.
La prima fase avviene attraverso la vendita dei prodotti a grossisti, dettaglianti, catene di GDO e di GDS.
La seconda è quella di acquisto dei prodotti da parte delle famiglie italiane con figli di età compresa tra gli 0 ed i 14 anni, così come da parte delle scuole e degli istituti di formazione (asili e centri ricreativi, oratori, etc.) per bambini e ragazzi che possono trovare nel gioco educativo un utile strumento di supporto all’istruzione.
Questo tipo di mercato interessa quindi sia bambini ed adolescenti che condizionano fortemente le scelte e gli acquisti che avvengono in famiglia, sia genitori, nonni e parenti, oltre che tutti coloro che vogliono fare un regalo, ed infine anche educatori ed insegnanti che utilizzano il gioco come metodo didattico.
Per quanto riguarda l’andamento generale del mercato del giocattolo si deve fare nuovamente riferimento ai trend relativi al 2009 ed al 2010/2011: nell’anno 2010 una ricerca condotta da Assogiocattoli in collaborazione con NPD aveva evidenziato un trend di crescita del mercato del Traditional Toys pari al 2,8% rispetto al 2009; a Giugno 2011,invece, l’analisi rivela una variazione negativa rispetto all’anno 2010 pari al 5,8%.
[...] Il nostro mercato nel settore giocattoli ha fatturato in totale, nel corso del 2010, 1280 milioni di euro con un incremento dell’1,7% rispetto al 2009. A farla da padrone è la GDO (Grande Distribuzione Organizzata) nella quale si vende il 38,6% dei giocattoli, seguono i Toy shop che fatturano il 33,5% sul totale del venduto in Italia; altre percentuali considerevoli hanno i Baby store (6%), e altri canali di vendita. Per quanto riguarda il canale on line la quota di vendite si ferma “solo” all’1,3% del totale per un fatturato che si ferma grosso modo a 16,6 milioni di euro. Il dato positivo è che questo tipo di mercato rispetto al 2009 è cresciuto del 39%. Un dato che se confermato fa ben sperare quelle aziende che hanno deciso o che stanno decidendo di investire sui canali di e-commerce, anche attraverso l’utilizzo dei social media e, più in generale, del web 2.0.
Nonostante la leggera contrazione del 2010/2011, si può notare come all’interno del mercato di giochi e giocattoli convivano trend contrastanti, con segmenti in forte ribasso o in forte rialzo. Si può quindi prevedere, sulla base dei dati in possesso, relativi anche all’anno 2009, una tendenza alla stabilità del mercato, caratterizzata da andamenti ciclici di crescita e contrazione dei singoli segmenti.
Questo brano è tratto dalla tesi:
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Informazioni tesi
Autore: | Valentina Migliore |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Teramo |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione |
Corso: | Scienze della comunicazione |
Relatore: | Christian Corsi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 92 |
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