Servizio trasporto passeggeri: un'analisi comparativa della concorrenza intersettoriale nelle tratte intermedie

Attualmente in Italia sono presenti circa quaranta compagnie aeree low cost.
Circa un terzo dei voli è effettuato da Ryanair, seguita da Easyjet, mentre tra le compagnie nazionali quella più attiva è Wind Jet. Questo tipo di voli viene utilizzato da circa un quarto dei viaggiatori in aereo italiani; sono meno dei britannici, dove i voli a basso prezzo hanno raggiunto un'incidenza del 27,3%, e dei tedeschi, il 29,3% dei quali si avvale di questi servizi, ma più della media europea, ferma al 14% (Orsini, 2008).

La meta più richiesta è Londra, raggiungibile da molti aeroporti italiani, con 150 voli settimanali.
Gli aeroporti più usati sono gli scali “secondari” di Milano e Roma: Orio al Serio, vicino Bergamo, e quello romano di Ciampino. Il primo è cresciuto del 319% in quattro anni e nel 2007 è diventato il quinto scalo nazionale con circa 5 milioni di passeggeri. Nello stesso periodo il secondo ha quadruplicato i suoi movimenti, ma si colloca ora all'ottavo posto nella graduatoria nazionale a causa della decisione di diminuire i voli per ridurre l'impatto ambientale sul territorio circostante.
Anche gli scali del sud hanno compiuto un significativo balzo in avanti, sia qualitativo che quantitativo, grazie soprattutto a Ryanair e Tuifly; quest'ultima, con i suoi collegamenti per la Germania, ha permesso agli emigrati italiani di prima e seconda generazione di riscoprire il piacere di tornare al paese natio in modo comodo e con maggiore frequenza.
In Italia, più che in altri paesi, la diffusione dei servizi low cost ha permesso di sviluppare un'abitudine al volo prima sconosciuta, sia attraverso l'allargamento dell'utenza a fasce di domanda prima escluse come i giovani in particolare, sia attraverso l'utilizzo di scali secondari non serviti dalle compagnie tradizionali.

Nella via italiana al low cost c'è uno spazio importante anche per le agenzie di viaggio. Non esistono purtroppo informazioni in merito al numero di voli che vengono acquistati a mezzo di intermediari. Non si sa quanta parte delle prenotazioni fatte via internet a nome dei viaggiatori in realtà sono eseguite da agenzie che percepiscono un fee, un compenso per questa operazione.
Si sa però che il fenomeno è molto rilevante. Molte persone non hanno la carta di credito e quindi, se vogliono acquistare un volo low cost, devono rivolgersi ad amici o ad agenzie di viaggio. Poi ci sono quelli che si perdono nel mare delle offerte e che chiedono ad un professionista la ricerca della soluzione più conveniente. Per non parlare di quelli che non hanno dimestichezza col web, oppure che, pur avendo la carta di credito, non si sentono sicuri di usarla su internet.
Fatto sta che ormai più dell'80% delle agenzie di viaggio vende voli low cost e per il 47% di esse (dati TTG Italia del 2007) questa attività rappresenta una quota significativa, compresa fra il 10 e il 50%, rispetto al totale della biglietteria aerea venduta. Addirittura, per il 13% delle agenzie essi incidono per più della metà nel giro d'affari riguardante la prenotazione di voli.