La Commissione Parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi
Nel panorama politico internazionale la Commissione stragi rappresenta un caso unico ed eccezionale; ciò non dovrebbe stupire, dato che in Italia, dal 1969 fino al 1974, si sono succedute una serie di stragi e di atti terroristici che hanno provocato più di trecento morti e migliaia di feriti.
Le coordinate storiche di questo quindicennio sono l’emergere della contestazione studentesca nel ’68 e lo stabilizzarsi della situazione politica con l’ascesa al potere del leader socialista Bettino Craxi.
Le radici di questi eventi sono da rinvenirsi nella situazione politica delineatasi nel decennio successivo al secondo conflitto mondiale.
Questo periodo vide, sul piano internazionale, l’esplodere della Guerra Fredda, in Italia la situazione politica si caratterizzò con l’ascesa al Governo della Dc.Intanto dagli anni ’50 in poi, poichè l’URSS si era affermata come potenza nucleare, non si contemplò più l’ipotesi di un terzo conflitto mondiale e i due Blocchi accettarono un periodo di apparente coesistenza pacifica. Apparente perché l’accordo eliminò solo l’ipotesi di uno scontro diretto ma non escluse affatto la possibilità di ogni altro tipo di scontro indiretto. Così iniziarono a svilupparsi forme di guerra non ortodossa o a bassa intensità meglio note come Stay behind. Queste, benché fossero state presenti in molti paesi del blocco occidentale sin dal primo dopoguerra, in Italia tra il ’53 e il ’56 in seguito alla crisi del centrismo subirono un forte incremento con l’istituzionalizzazione di Gladio, la più importante, nel 1956.
Negli anni ’60 la situazione politica internazionale si complicò ulteriormente con un forte arretramento del Blocco Occidentale.
In Italia poiché, alla fine degli anni ’60, non si disponeva di una maggioranza parlamentare disposta a spingere a destra la politica italiana, si pensò di provocare una svolta autoritaria da parte dello Stato.
Tale svolta doveva includere la repressione dei diritti civili, la soppressione delle libertà costituzionali e il ridimensionamento dei poteri del Parlamento.
Per attuarla era necessario creare una situazione di disordine generalizzato coinvolgendo i rossi, sia infiltrandosi che provocandoli in modo da giustificare una reazione delle Forze Armate.
Poiché un’operazione simile, denominata Chaos, era già stata adottata dalla Cia nel 1967 contro il movimento pacifista americano, si pensò di utilizzarla anche in Italia.
Nacque così la strategia della tensione.
Le fasi di questa svolta dovevano essere il verificarsi di attentati imputabili al terrorismo rosso, la richiesta della popolazione di una maggiore forza da parte del Governo nel reprimere il terrorismo, la dichiarazione dello stato di emergenza del Presidente del Consiglio e l’instaurazione di un regime autoritario.
Il primo atto di questa nuova strategia fu la bomba esplosa a Milano nella Banca Nazionale dell’Agricoltura il 12 dicembre 1969.
Ad essa seguirono altre sette stragi e molti episodi criminali dei quali la magistratura non riuscì ad individuare i responsabili.
Infatti, le coperture istituzionali di cui godevano la maggior parte dei responsabili fece gli apparati istituzionali depistassero sistematicamente le indagini. Nacque, così, l’esigenza di comprendere le ragioni di una tanto evidente anomalia e si pensò all’istituzione di uno strumento straordinario quale poteva essere una Commissione parlamentare d’inchiesta.
Pertanto la Camera dei deputati, nel 1987, approvava la costituzione di una commissione monocamerale di inchiesta., che per il sopravvenire delle elezioni anticipate terminò i lavori senza giungere ad alcun risultato significativo.
Il Parlamento nella X legislatura, istituì la Commissione bicamerale d’inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi con il compito di accertare:
· I risultati conseguiti e lo stato attuale nella lotta al terrorismo in Italia.
· Le ragioni che hanno impedito l’individuazione dei responsabili delle stragi e dei fatti connessi a fenomeni eversivi verificatisi in Italia a partire dal 1969.
· I nuovi elementi che possono integrare le conoscenze acquisite dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla strage di via Fani e l’assassinio di Aldo Moro istituita con legge 23 novembre 1979, n.597.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Francesca Migliorini |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2001-02 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lettere moderne |
Relatore: | Francesco Barbagallo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 182 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi