Internet e promotori finanziari nella gestione dei patrimoni mobiliari on line
Il capitolo primo prende in esame il sistema finanziario e gli attori dello stesso, mercato – intermediari – strumenti finanziari e autorità di vigilanza, per, poi, fare una piccola digressione sull’evoluzione del nostro sistema finanziario e trattare in modo sintetico la teoria dell’intermediazione e i processi di intermediazione, scambio diretti e indiretti o intermediati, fino a giungere alla disamina dell’evoluzione dei rapporti tra intermediari e committenti e tracciare una breve rassegna della normativa di riferimento, allo scopo di fornire gli elementi necessari alla comprensione delle modalità mediante le quali gli intermediari finanziari gestiscono i patrimoni mobiliari (argomento, oggetto del capitolo secondo).
Dopo aver preso in esame nel capitolo primo il sistema finanziario e gli attori dello stesso, mercati – intermediari – strumenti finanziari e autorità di vigilanza, con particolare riferimento alla formazione dei saldi finanziari, base delle transazioni, alle principali caratteristiche di un moderno sistema finanziario all’interno di una moderna economia; dopo aver esaminato brevemente, sempre nel capitolo primo, la storia/l’evoluzione del sistema finanziario italiano e dopo aver tracciato i punti salienti della teoria dell’intermediazione finanziaria e dei processi della stessa, messi in atto da intermediari quali i Brokers e i Dealers e, infine, dopo aver esaminato i punti saliente dell’evoluzione dei rapporti tra intermediari e committenti, il capitolo secondo è interamente dedicato alla gestione dei patrimoni/valori mobiliari.
Il capitolo secondo prima di addentrarsi nella descrizione degli intermediari e degli strumenti che operano prettamente sul mercato mobiliare, illustra le principali “tappe” normative che hanno portato la luce sul nostro sistema finanziario, il quale ha vissuto per quasi un cinquantennio un periodo di stasi. Si parte dunque dalla legge bancaria del 1926 fino a giungere alle riforme degli anni settanta e a quelle più attuali degli ultimi anni novanta; l’analisi è, prima di carattere normativo e, poi, di carattere illustrativo/descrittivo, ossia si analizzano prima le leggi fondamentali che hanno rivoluzionato il nostro sistema finanziario, dalla legge sulle Sim del 1991, alle sue modifiche mediante altre riforme in attuazione delle direttive comunitarie, quali la legge del 1993 che ha istituito il Testo Unico Bancario (TUB), la legge del 1996, conosciuta come decreto EuroSim e la legge del 1998 che ha istituito il Testo Unico della Finanza (TUF); poi, la seconda parte del capitolo secondo è dedicata all’illustrazione delle principali caratteristiche di intermediari, quali le Società di Investimento Mobiliare (SIM), le Società di Gestione del Risparmio (SGR), alle modalità di gestione dei servizi di investimento da parte delle banche e si conclude con la descrizione dello strumento Fondo Comune di Investimento, descrivendone le caratteristiche tecniche, economiche e commerciali principali, nonché una particolare tipologia di Fondo Comune di Investimento (Hedge fund), la misurazione delle performance degli stessi, la situazione italiana e il flop dei Fondi Pensione nel nostro paese.
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Il presente ed ultimo capitolo si sostanzia in una “sintesi” del lavoro fin qui svolto ed è rivolto alla comprensione, mediante l’enunciazione dei tratti fondamentali, del percorso seguito in tutto il lavoro di tesi. Si inizia, dunque, dall’evoluzione del nostro sistema finanziario, evoluzione, che nel 1991 (legge sulle SIM) ha condotto a parlare sempre più di processi di intermediazione finanziaria e, in particolare, di transazioni dirette e indirette poste in essere su valori mobiliari facendo, in tal modo, accrescere la massa del risparmio gestito nel nostro Paese. Si descrivono le transazioni effettuate in modo “tradizionale” mediante l’ausilio del promotore finanziario, collocatore di prodotti/servizi finanziari “fuori sede”, e quelle che la tecnologia rende, da pochi anni, possibili, mediante il fenomeno dell’home-banking, in particolare, mediante il trading on line alimentando il processo di crescita della cosiddetta cyberbanca e delle operazioni di e-banking. Si descrivono dunque, le tecnologie che rendono possibile l’intermediazione finanziaria, tra datori e utilizzatori di fondi, mediante il canale Internet (e applicativi che saranno disponibili nel prossimo futuro). Infine si descrivono gli strumenti di scelta per i soggetti in surplus finanziario che effettuano transazioni on line, il trading on line.
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Informazioni tesi
Autore: | Paolo Buemi |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2002-03 |
Università: | Università degli Studi del Piemonte Orientale A.Avogadro |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia Aziendale |
Relatore: | Vincenzo Capizzi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 391 |
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