Il nuovo Codice dei contratti pubblici (D. Lgs. n. 36/2023) e i principi dell'azione amministrativa
A distanza di sette anni dall'entrata in vigore del precedente Codice dei contratti pubblici (D.Lgs n. 50/2016), il nuovo Codice (D.Lgs. n. 36 del 31.03.2023) nasce con l'intento non solo di apportare aggiustamenti e correttivi al previgente sistema, caratterizzato dalla tendenza ad un'attività di normazione troppo frammentaria e dispersiva, ma soprattutto di offrire un quadro di regole chiare e stabili, aderenti ai principi portanti del diritto comunitario e proiettate verso la realizzazione di politiche di rilancio produttivo per l'Italia attuabili tramite la stimolazione della crescita delle imprese e l'efficienza delle stazioni appaltanti, le quali sono adesso chiamate ad esercitare nuovi spazi di discrezionalità legittimati dai principi generali contenuti nel Codice.
La presente trattazione è appunto incentrata su tale cambio di mentalità, ed in particolare sui principi i quali, posti per la prima volta nell'incipit del Codice, ribaltano in un certo senso il punto dal quale partire ogni qual volta si intraprenda un percorso il cui fine ultimo è la realizzazione di un'opera pubblica, di un servizio, di una fornitura.
Il lavoro, che si apre con l'introduzione, è poi suddiviso in quattro capitoli: dopo una sintetica ricostruzione della storia dell'evoluzione normativa in materia di contratti pubblici in Italia, a partire dalla cosiddetta "Legge sulle opere pubbliche" del 1865 fino al Codice del 2016 (I capitolo), viene presentato il Decreto Legislativo n. 36/2023, ne vengono esposte le principali novità e si procede con una breve esposizione dei principi che occupano gli articoli del Codice che vanno dal n. 3 al n. 12 (II capitolo); il III e il IV capitolo sono invece incentrati rispettivamente sui principi del risultato e della fiducia (articoli 1 e 2 del Codice), che vengono descritti analiticamente, analizzati alla luce dei precedenti storici ad essi riconducibili e al contesto nel quale si inseriscono (soprattutto la possibilità di accesso alle risorse comunitarie stanziate nell'ambito del PNRR e la conseguente necessità del superamento della cosiddetta "burocrazia difensiva"), messi in relazione ai diversi principi dell'azione amministrativa ed esposti sulla base delle diverse interpretazioni offerte dalla dottrina.
Il metodo usato per la redazione del lavoro è principalmente quello comparativo: si è cercato innanzitutto di fornire un quadro quanto più possibile ampio e variegato delle diverse posizioni dottrinali, e poi di individuare e privilegiare di volta in volta questa o quella interpretazione sulla base delle proprie convinzioni, traendone, laddove possibile, delle conclusioni personali e fornendo una propria previsione sui possibili scenari di applicazione dei principi nel campo del complesso settore dei contratti pubblici.
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Informazioni tesi
Autore: | Francesco Ali |
Tipo: | Laurea magistrale a ciclo unico |
Anno: | 2022-23 |
Università: | Università degli Studi di Messina |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Anna Romeo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 130 |
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FAQ
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