Vivere ai confini. Indagine sulle funzioni neuropsicologiche nei pazienti con disturbo borderline di personalità.
La tesi si propone di indagare ed illustrare le specifiche alterazioni neurobiologiche e neuropsicologiche che sembrerebbero essere alla base dei principali sintomi del Disturbo Borderline di Personalità.
Si intende partire dall’assunto che il DBP è una grave patologia psichiatrica, estremamente invalidante, le cui manifestazioni peculiari causano un impoverimento e un deterioramento del funzionamento globale dell’individuo. Il DBP ha un quadro clinico ben definito e tra i disturbi di personalità è quello che mostra l’incidenza più elevata.
La scelta dei libri e delle riviste scientifiche, da cui sono stati tratti i maggiori studi di natura neurobiologica, neuropsicologica e neurologica, come fonte privilegiata di indagine, è da attribuirsi alla natura stessa di questo tipo di tesi, che trova in questa analisi una significativa sintesi delle principali ricerche svolte negli ultimi anni.
Il tema presentato possiede notevoli capacità di sviluppo e approfondimento in quanto, nonostante l’elevato interesse da parte di molti studiosi, numerosi quesiti restano ancora irrisolti, lasciando alla ricerca scientifica il compito di chiarirli.
Nella tesi sono stati esaminati, in modo approfondito, diversi temi collegati tra di loro e all’argomento principale.
Viene analizzata, in modo conciso, l’evoluzione storica del concetto di personalità e le varie teorie sulla stessa, iniziando dagli antichi studi di Ippocrate di Coo e di Galeno di Pergamo fino a giungere agli studi più scientifici di Wilhelm Wundt, William James e Pierre Janet. Viene esposta la differenza tra i concetti di temperamento, carattere e personalità e il rapporto esistente tra la personalità, la genetica e l’ambiente. Sono state affrontate le basi biologhe e neuroanatomiche della personalità, con particolare riferimento ad un recente studio di Riccelli et al., i quali hanno dimostrato che ciascun tratto del modello a cinque fattori della personalità, il Five Factor Model, risulta essere associato alla variabilità della struttura del cervello umano.
In seguito, viene esaminato lo studio del Disturbo Borderline di Personalità, l’origine del termine e la sua evoluzione storica. Il disturbo viene esposto secondo i due approcci presenti nel DSM-5, ovvero la classificazione categoriale, mutuata dalla precedente versione, il DSM-IV-TR, e quella dimensionale, presente nella III sezione del nuovo DSM, la quale avanza un modello alternativo per effettuare la diagnosi. Viene inoltre affrontata la differenza tra i criteri posposti dal DSM-5 e quelli dell’ICD-10. Viene affrontata la diagnosi differenziale con i maggiori disturbi.
Sono state esposte le principali teorie che hanno cercato di spiegare l’eziopatogenesi del disturbo, tra le quali la teoria di Otto Kernberg, la teoria dell’attaccamento di Bowlby e le sue evoluzioni, in particolare la descrizione dell’attaccamento disorganizzato nella psicopatologia borderline proposto da Mary Main e Judith Solomon e la Funzione Riflessiva descritta da Peter Fonagy e Mary Target. Tra le teorie di stampo cognitivista è doveroso menzionare il modello di Aaron Beck e la Dialectical Behavior Therapy di Marsha Linehan. Viene affrontato anche il modello bio-psico-sociale di Joel Paris, il quale afferma che l’eziopatogenesi del DBP sia dovuta a fattori biologici, psicologici e sociali.
Infine, viene effettuata un’approfondita ricerca sulla neurobiologia del DBP. In particolare, vengono indicati gli studi più importanti e recenti effettuati attraverso le neuroimmagini, gli studi neurologici prospettici, i neurotrasmettitori che concorrono alla genesi del disturbo, studi genetici e epigenetici. Sono approfonditi alcuni sintomi del disturbo da un punto di vista neurobiologico e genetico, specialmente l’impulsività, le condotte autodistruttive e il mancato controllo degli impulsi. Ancora, viene illustrata la neuropsicologia del DBP e la relazione tra la memoria e il trauma.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Maria Geltrude Tagliaferri |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2016-17 |
Università: | Università degli Studi Guglielmo Marconi |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Cristina De Rose |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 245 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Il disturbo borderline di personalità. Evoluzione e comprensione della diagnosi, delle definizioni e dei trattamenti
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi