Skip to content

Abuso e maltrattamento perpetrato dalla donna: impatto e implicazioni cliniche sul minore

L’abuso ed il maltrattamento rappresentano un ambìto di ricerca incredibilmente ampio e la letteratura ci propone svariate classificazioni e definizioni. Il bambino è oggetto di abusi e di maltrattamenti da sempre e raramente potrà subirli in forma isolata nel corso della sua vita. Un comune stereotipo è attribuire tali comportamenti al genere maschile e la circostanza che possa essere perpetuato anche dalle figure femminili è una questione sulla quale la letteratura si è scarsamente concentrata. Da una parte, infatti, è culturalmente difficile accettare che il minore possa essere abusato dalla donna, in particolare modo se essa è la madre, dall’altra poiché sono in numero meno rilevante le denunce presentate nei confronti delle donne rispetto a quelle presentate nei confronti degli uomini.
Diversi studi hanno evidenziato, al contrario, che le donne siano in grado di mettere in atto condotte devianti sui minori, che le stesse presentino un discreto numero di psico-patologie e che abbiano un passato a loro volta caratterizzato da abusi sessuali violenti e prolungati nel tempo, ritenendo che la storia materna di maltrattamento infantile possa essere un fattore di rischio estremamente importante per l’abuso e l’incuria sui minori. Sono molti anche gli studi che si sono concentrati sugli stili di attaccamento che derivano da abusi sessuali e fisici, ivi comprese le forme di trascuratezza da parte dei caregivers, dimostrando come vi sia molta più probabilità di sviluppare modelli mentali di attaccamento insicuro e disorganizzato.
L’obiettivo del presente lavoro di tesi è indagare l’impatto e le implicazioni cliniche sui minori che hanno l’abuso ed il maltrattamento perpetuato dalla donna.
È stata compiuta una ricerca articoli pubblicati in lingua inglese, tra il 2014 e il 2020, nei database elettronici: PudMed, PsycINFO e Google Scholar.
La selezione è ricaduta su articoli che hanno incluso campioni di bambini che hanno subito subito abusi sessuali e di madri che hanno avuto storie di maltrattamenti fisici e sessuali.
Sono stati analizzati quattro articoli che soddisfacevano i criteri d’inclusione della ricerca. Esse hanno indicato che vi siano significative differenze di genere in relazione al sesso della vittima per cui le donne prediligono vittime di sesso maschile. La maggior parte delle FSO-Female Sex Offenders, inoltre, è genitore della vittima in misura maggiore rispetto ai maschi e che le donne sono autrici di abusi sessuali su minori in misura maggiore se il bambino ha disabilità fisica o se è stato precedentemente denunciato vittima di abusi o maltrattamenti di varia natura. Un risultato importante è legato al fatto che le donne abbiano una maggiore propensione ad interiorizzare le conseguenze di un abuso. E’ emerso, altresì, vi sia un rischio di rivittimizzazione per i “genitori sopravvissuti” al maltrattamento durante la loro infanzia e che i loro figli potrebbero essere più vulnerabili alla violenza assistita o nel subire maltrattamenti ad opera di partners violenti.
Il presente lavoro suggerisce che il fenomeno degli abusi al femminile sia un campo di studi ancora poco esplorato e che si rende necessario approfondirlo allo scopo da una parte di accettare culturalmente la circostanza che anche la figura femminile possa essere autrice di comportamenti devianti nei confronti del minore, e dall’altra di improntare adeguate forme di prevenzione e tutela di un bene prezioso, rappresentato dall’integrità della salute psico-fisica del minore abusato e maltrattato.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
6 CAPITOLO 1 1.1 LE FORME DI ABUSO E MALTRATTAMENTO Il campo dell’abuso e del maltrattamento è incredibilmente ampio e, in letteratura, si trovano svariate classificazioni e definizioni, anche in base alla chiave di interpretazione che può essere psicologica, giuridica, filosofica, religiosa. Si tratta, comunque, non solo di un problema di definizione, ma anche di rappresentazione e percezione, in cui riveste un ruolo importante la visibilità sociale che ha la violenza, con particolare riferimento a quella sui minori. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS; 2016) il mal- trattamento sui minori include tutti i tipi di abuso e abbandono che coinvolgono i minori di età inferiore ai 18 anni e comprende eventi singoli, ripetuti o un modello di interazio- ne fra genitore o caregiver/abusante e il bambino. Il maltrattamento viene perpetuato a livello fisico, psicologico, sessuale, atteggiamento trascurante o sfruttamento e le con- seguenze sono tali da arrecare un danno reale o potenziale per la salute e per la soprav- vivenza del bambino, nonché per il suo sviluppo psicofisico. Il termine “abuso” ha origine dal latino abusus, ovvero usare in maniera impropria, fare cattivo uso e, se riferito al bambino, sarà raro che potrà subirlo in forma isolata nel cor- so della sua vita (Alfonso, 2004). Per la letteratura scientifica in materia di maltratta- mento minorile, però, è indispensabile avere chiara la terminologia, così come è impor- tante chiarire quali siano le forme di abuso e maltrattamento all’infanzia socialmente riconosciute al fine di evitare inutili sovrapposizioni (Ventimiglia, 2003): - MALTRATTAMENTO FISICO: è stato definito dall’Organizzazione mondiale della sanità (2006) come l’intenzionale uso della violenza fisica ai danni di un minore che può provocare, o ha un’alta probabilità di farlo, un danno per la salute, lo sviluppo o la dignità del bambino, attraverso azioni come aggressioni, punizioni corporali o gravi at- tentati all’integrità fisica, che provocano lesioni fisiche a volte così gravi da poter cau- sare la morte del bambino - MALTRATTAMENTO PSICOLOGICO: include tutta una serie di azioni che il ge- nitore agisce reiteratamente nei confronti del bambino: ignorare, isolare, esercitare pres-

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: simona andrisani
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2020-21
  Università: Università Telematica "E-Campus"
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze psicologiche
  Relatore: Elena Camisasca
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 51

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

child abuse
female sexual offending
risks factor
madre
bambino
abuso
maltrattamento
comportamenti devianti

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi