Partenariato Pubblico Privato e Finanza di Progetto. L'esperienza nel settore penitenziario

La tesi affronta la problematica del partenariato pubblico privato, ed in particolare della finanza di progetto, applicata alla costruzione e gestione delle carceri. L'autrice, dipendente del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, applicata al settore appalti e contratti di un carcere, esamina dall'interno un'istituzione complessa, quella penitenziaria, e le difficoltà della sua gestione. Un istituto penitenziario è una comunità, con problemi diversi legati alle esigenze dei detenuti e di tutti i soggetti che ruotano intorno al sistema. L’erogazione dei servizi risente spesso della inadeguatezza di un modello organizzativo di tipo burocratico, lento e non in linea con l’evoluzione della società. Lo studio muove dalla tesi che un diverso approccio organizzativo, fondato sul rapporto privilegiato con il privato, possa in qualche modo compensare le storture del sistema e rendere più efficiente la gestione del servizio. Da qui l'analisi delle forme che l’ordinamento giuridico offre per avviare la collaborazione con soggetti esterni all’amministrazione, e si sofferma ed approfondisce l'istituto del partenariato pubblico privato. L'autrice effettua un esame puntuale di questa fattispecie, dalle sue origini nell'ordinamento interno alla sua dimensione europea, attraverso lo studio del Libro Verde sul diritto degli appalti e le concessioni, della evoluzione storica delle forme di PPP, fino a giungere all’esame della disciplina di diritto positivo contenuta nel vigente codice degli appalti pubblici.
Nel secondo capitolo l'autrice si sofferma sulla finanza di progetto, strumento che il legislatore italiano ha individuato come privilegiato per la costruzione e gestione di nuovi istituti penitenziari. Viene effettuata una compiuta analisi della evoluzione dell’istituto in ambito nazionale ed europeo e della sua attuale disciplina.
Nell’ultimo capitolo viene approfondita la storia delle istituzioni carcerarie in Italia, i problemi legati alla gestione di un carcere, distinguendo i servizi di tipo istituzionale da quelli più strettamente connessi con la gestione dell’immobile, evidenziando i punti di contatto della finanza di progetto con il mondo delle istituzioni penitenziarie e la compatibilità di un modello di esternalizzazione dei servizi carcerari con l'ordinamento costituzionale e penitenziario, anche sulla base delle esperienze internazionali. Infine viene esaminato il caso del nuovo carcere di Bolzano, struttura che sarà realizzata attraverso il ricorso alla finanza di progetto, soffermando l’attenzione sul bando e su tutte le vicende della complessa procedura. La tesi offre, infine, uno spunto critico sul modello di privatizzazione delle carceri, nell’ottica di una visione disgiunta delle questioni attinenti alla funzione penitenziaria, a tutto ciò che ruota intorno al detenuto e alla sua rieducazione e reinserimento sociale, e alle problematiche più di tipo gestorio che possono con maggiore tranquillità essere affidate ai privati.