Lo sviluppo delle abilità sociali nei pazienti con cerebrolesione acquisita. Studio di un caso
Introduzione: le Gravi Cerebrolesioni Acquisite (GCA) rappresentano una tra le principali cause di mortalità e di disabilità, soprattutto in età evolutiva, con esiti spesso severi, complessi, multipli ed evolutivi. Il paziente con GCA ha una storia clinica impegnativa, seguendo una lunga ospedalizzazione, con tutte le fasi della riabilitazione, prima del reinserimento familiare e sociale. Per migliorare l’outcome i pazienti devono poter contare su appropriate metodiche di gestione clinica e di trattamento, al fine di ottenere il maggior recupero funzionale e l’apprendimento di strategie finalizzate all’autonomia personale.
Scopo: questo lavoro ha l’obiettivo di illustrare, attraverso la presentazione di un caso clinico, come lo sviluppo delle abilità sociali rappresenti una parte integrante del progetto riabilitativo per pazienti con GCA durante la fase finale del ricovero. Inoltre si propone di dimostrare come il tema dello sviluppo delle Life Skills, ritenute competenze desiderabili per persone normodotate in età evolutiva, possa risultare applicabile anche con i giovani pazienti di questo contesto clinico.
Materiali e metodi: Il progetto di sviluppo di abilità sociali preso in considerazione è applicato presso l’IRCCS “E.Medea” di Bosisio Parini (LC). Il modello prevede 4 settimane di intervento basato sullo sviluppo di tre Moduli: Abilità Relazionali, Problem Solving e Training Assertivo. Ogni modulo prevede una parte teorico-esplicativa sul significato e il ruolo delle abilità sociali, per riconoscerle in sé o negli altri, seguita da una parte pratica, con esercizi finalizzati allo sviluppo della specifica abilità sociale adattata in contesti differenti. Il ricorso a programmi in ambito clinico è caratterizzato dall’alta flessibilità degli stessi in quanto strettamente legati alle condizioni cliniche dei pazienti, che nel caso delle GCA non presentano solo deficit nel comportamento sociale, ma spesso hanno un quadro cognitivo ampiamente compromesso. Nel caso oggetto dello studio la paziente ha seguito un percorso di tre cicli, durante i quali è stata impegnata in un primo momento a sviluppare una maggior capacità di riconoscimento e di gestione della comunicazione verbale e non verbale, delle emozioni proprie e altrui. A seguito dei progressi raggiunti nell’ultimo ciclo, il lavoro svolto dall’equipe si è rivolto interamente a favorire la maggior acquisizione e consapevolezza del proprio e dell’altrui comportamento nella relazione interpersonale. Questa parte del programma è stata svolta tramite attività di role playing di semplici situazioni di problem solving sociale.
Risultati: La paziente ha dimostrato una maggiore capacità nell’identificare le emozioni e le situazioni in cui queste si manifestano, nonostante una persistente difficoltà nella loro espressione consapevole. Durante il training assertivo il soggetto ha invece dimostrato incapacità di modulare i diversi comportamenti nei contesti non strutturati, al di fuori del setting del progetto, mantenendo lo stile comportamentale passivo che la caratterizza. Tuttavia, la paziente si è mostrata molto interessata verso le conoscenze teoriche dei tre stili relazionali, tanto da imparare semplici concetti, risultando perciò collaborante nei confronti delle attività proposte.
Conclusioni: questo studio concorre a confermare il ruolo fondamentale di confronto e di crescita, svolto dai training di abilità sociali. In particolare l’educatore professionale, attraverso questo tipo di attività, può concorrere a incentivare nel paziente l’acquisizione di nuove abilità e competenze e ridurre i comportamenti pro-sociali inadeguati. I risultati ottenuti mettono in evidenza l’applicabilità del Progetto anche in pazienti con poca intraprendenza e con un atteggiamento piuttosto passivo. Ciò dimostra come le Life skills siano un’importante competenza da sviluppare anche e soprattutto in un contesto di ospedalizzazione, alla luce della loro valenza per un reintegro positivo della persona nella vita comunitaria, fatta di relazioni e ricerca della maggior autonomia possibile.
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Informazioni tesi
Autore: | Davide Conti |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Medicina e Chirurgia |
Corso: | Educazione Professionale |
Relatore: | Paolo Avantaggiato |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 132 |
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