La Diaspora Cambogiana

Ho scelto di preparare la mia tesi di laurea triennale sulla diaspora cambogiana per due ragioni principali. La prima ragione per cui mi sono dedicata a questo studio è di carattere personale, infatti, io e la mia famiglia siamo stati toccati direttamente da questa triste
vicenda, che ha caratterizzato la storia recente della Cambogia.
I miei genitori sono scappati con i barconi dalla Cambogia sul finire degli anni 80’, e hanno raggiunto fortunatamente la Malesia, dove sono stati accolti in un campo di accoglienza; lì hanno vissuto alcuni anni come rifugiati internazionali e lì sono nata nel 1991.
La seconda ragione riguarda, invece, i miei interessi nel campo della comunicazione e della sociologia. In sintesi, in questo lavoro ho esaminato principalmente gli aspetti sociologici della diaspora cambogiana, attraverso i racconti diretti dei rifugiati e attraverso l’analisi dei reportage dei giornalisti dell’epoca e di alcuni video presenti online; ho cercato, quindi, di analizzare come questa diaspora è stata raccontata dai media.
Vi sono diverse versioni della diaspora Khmer, fatte a suo tempo appena dopo la fine del regime dei Khmer Rossi; a seconda del paese dei media, i racconti della guerra e della diaspora sono stati utilizzati spesso ai fini della politica estera, per sostenere le tesi e le
ragioni dei governi di questi paesi.
Raccontando l’evoluzione della diaspora e i suoi possibili sviluppi futuri anche e soprattutto in relazione al paese di origine mostrerò anche la distribuzione spaziale e i numeri della Diaspora Cambogiana nel mondo.
Oltre alle difficoltà incontrate dalle prime generazioni di profughi, cerco anche di descrivere il successo dell’integrazione della comunità Cambogiana nei maggiori paesi ospitanti, in particolare nel caso degli USA, dove si ritrova la più grande comunità Khmer.
Attraverso le esperienze dirette dei rifugiati e il racconto della vita di due donne e l’analisi di alcuni video online proporrò anche alcune mie considerazioni.
Infine, cerco anche di capire il possibile futuro delle seconde e terze generazioni della Diaspora, tra le quali si avverte forte il senso di attaccamento verso il paese d’origine dei genitori, a volte mai visitato e verso il quale alcuni ragazzi sentono il desiderio di
contribuire con le proprie conoscenze e i rispettivi saperi al miglioramento e allo sviluppo, ma, al contempo, un paese che le prime generazioni di profughi che vivono all’estero temono, terrorizzati dalla prospettiva che i loro figli vi facciano ritorno.
Il primo capitolo ha lo scopo di illustrare in maniera sintetica ma nel contempo molto precisa e completa, quali sono state le principali vicende storiche che hanno caratterizzato la storia della Cambogia dagli anni Cinquanta del secolo scorso, vicende strettamente
connesse ai motivi che hanno scatenato la Diaspora. Senza comprendere la gravità degli stravolgimenti politici e sociali avvenuti, risulta impossibile capire il perché la popolazione sia scappata in massa verso un futuro incerto, incontrando spesso la morte
nel viaggio. Oltre alla sintesi delle vicende storiche, mi sono soffermata sull’analisi delle principali guerre e del successivo Regime dei Khmer Rossi.