Relatività linguistica e Neoinnatismo: B.L. Whorf vs. E. Lenneberg
Benjamin Lee Whorf è una figura centrale e controversa della linguistica contemporanea. Il suo principio della “relatività linguistica”, come anche l’”Ipotesi Sapir-Whorf” che lega il suo nome a quello di Edward Sapir, sono tuttora oggetto di contrastanti giudizi.
Il principio proposto da Whorf costituisce una riformulazione delle idee che erano state avanzate dai filosofi romantici Hamann, Herder e von Humboldt in opposizione ai teorici dell’innatismo del XVII e XVIII secolo (Descartes e Kant).
Il bersaglio polemico di Whorf non è dissimile da quello dei filosofi romantici. La relatività linguistica si configura come una teoria critica nei confronti di una millenaria tradizione di pensiero filosofico-scientifico. In virtù di questa tradizione esisterebbe un mondo dei concetti dato a tutti gli uomini sostanzialmente nella stessa forma e la filosofia, che è fatta di argomenti, si riferirebbe direttamente a questo immutabile mondo delle idee. La filosofia parlerebbe direttamente della ragione e delle sue categorie. In questo modo lo studio dei processi conoscitivi veniva svicolato dai problemi del linguaggio e del significato.
Il principio relativistico costituisce una potente critica su base linguistica di quella tradizione. Esso stabilisce che tra noi e le idee (e tra noi e la conoscenza) esiste un filtro: la lingua in cui ci esprimiamo. Non esistono dunque concetti assoluti, universali, perché ci formiamo i concetti attraverso il tramite che è costituito dalla nostra lingua.
L’accettazione del principio relativistico porta con sé la rinuncia al programma dell’”autofondazione della ragione” (che segna il filone centrale della filosofia occidentale e si fonda sull’autoreferenzialità della ragione) e apre la strada allo studio del condizionamento linguistico sullo sviluppo dei processi cognitivi e sul comportamento.
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Informazioni tesi
Autore: | Pier Paolo Caserta |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1999-00 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filosofia |
Relatore: | Massimo Prampolini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 126 |
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