Giornalisti italiani in Sudan. Storia e drammi nei racconti di Enzo Nucci, Luciano Scalettari, Barbara Schiavulli
L’introduzione al lavoro di tesi è tratta dagli scritti del giornalista polacco Ryszard Kapuściński. Si è analizzato il ruolo che il giornalismo ha avuto nel passato e quello che gli è riservato oggi, le caratteristiche proprie di un bravo giornalista e tutti quei dettagli che rendono un articolo di giornale esempio di buon giornalismo. Attraverso l’esperienza del noto giornalista si sono introdotte le difficoltà e le gratificazioni che accompagnano chi esercita il mestiere in Africa. Gli italiani Enzo Nucci, Luciano Scalettari e Barbara Schiavulli sono stati presi a modello per aver raccontato, immergendosi nella società africana, realtà ai più sconosciute riguardo gli attuali drammi del Sudan.
Nel primo capitolo è inserito un excursus sulla storia del Sudan, con particolare attenzione al periodo del condominio anglo-egiziano e alle fasi che hanno portato all’indipendenza, gettando le basi per la scissione politica, religiosa e culturale del Nord arabo e musulmano dal Sud nero prevalentemente cristiano, resa ufficiale dalla secessione del Sud Sudan il 9 luglio 2011. A partire dalla mappa etnico-tribale del Paese si sono analizzate le guerre tribali sulle Montagne dei Nuba e nel Darfur, e il ruolo esercitato da Stati Uniti e Cina nelle recenti vicende sudanesi: il primo con la lotta al terrorismo di Al-Qaeda, la seconda con l’economia del petrolio e la connivenza nei crimini contro l’umanità.
Nel secondo capitolo sono stati esaminati i drammi del Sudan, oltre al ruolo esercitato dai giornalisti sudanesi e soprattutto da quelli stranieri nel farli conoscere al mondo. Fonti principali sono gli articoli di Nucci, Scalettari e Schiavulli in relazione al tema dei bambini soldato, al sistema sanitario e scolastico e al problema dei profughi, con particolari riferimenti a Sud Sudan e Darfur. Sono state inoltre approfondite la questione femminile e la piaga della schiavitù.
Il lavoro di tesi si è concluso con l’appello di Ryszard Kapuściński alle nuove generazioni, affinché possano conoscere quanto è tenuto nascosto e divulgare ciò che si vuole non sia raccontato. È soltanto attraverso la sensibilità e la totale assenza di cinismo dei giornalisti sempre presenti nei luoghi più remoti, in mezzo a gente e culture diverse, che le esperienze di chi vive in prima persona storia e drammi sono trasmesse allo scrittore e, attraverso l’attenzione del lettore, tornano alla vita.
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Informazioni tesi
Autore: | Stefania Dal Canto |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Elena Dundovich |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 59 |
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