Qualità: nuovi orizzonti tra norme tecniche, Corte di Giustizia CE e strumenti di tutela.
Dallo studio fatto finora si evince che le norme tecniche definiscono i criteri sui quali si basano i determinati marchi per la produzione di prodotti di qualità. Oltre che per le DOP e le IGP esistono norme tecniche che regolano la produzione anche per l’agricoltura biologica (Reg. CE 2092/91), per la difesa integrata, per l’agricoltura sostenibile (Reg. CE 2082/92), ecc. Tutte le forme di coltivazione e di produzione che si basano sul rispetto di determinate norme, regolate giuridicamente, per la salvaguardia dell’ambiente e per la produzione di prodotti di qualità hanno un valore aggiunto.
In generale, la liberalizzazione degli scambi commerciali ha comportato una difficoltà nel creare i principi e le regole comuni per definire ed assicurare la qualità delle merci. Infatti, fin dall’inizio, ci si trovava di fronte ad una eterogeneità di legislazioni nazionali, a un diverso modo di concepire il concetto di qualità all’interno di ogni Paese membro e all’esistenza di norme tecniche diverse per ogni Stato appartenente alla Comunità Europea.
Attraverso passi successivi si è arrivati all’approvazione dei requisisti essenziali che i prodotti devono soddisfare prima di essere immessi sul mercato. Questi requisiti devono garantire la salvaguardia dell’ambiente e la protezione della salute del consumatore dai rischi come sono spiegati nelle direttive che regolano la produzione di determinati prodotti (norme tecniche obbligatorie). La Politica Agraria Comune quindi si basa sulla qualità come strategia di differenziazione dell’offerta, sulla difesa del reddito dell’agricoltore, sull’incremento della capacità competitiva del sistema agroalimentare, sulla valorizzazione delle aree marginali, sullo sviluppo rurale e quindi sulla qualità garantita nel rispetto dei disciplinari di produzione.
Purtroppo questa Politica presenta una mancanza di coordinamento tra politiche classiche di sostegno di mercato e interventi di valorizzazione dei prodotti ottenuti con metodi colturali differenti (come ad esempio l’agricoltura biologica) senza porre la giusta attenzione sull’informazione al consumatore. Analizzando poi la politica nazionale sotto il profilo della qualità, ci troviamo di fronte alla mancanza di coordinamento tra le politiche di vari livelli (comunitaria, nazionale, regionale) e all’assenza di una legge quadro di recepimento delle DOP e IGP. [...]
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Informazioni tesi
Autore: | Elena Pivetta |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Udine |
Corso: | Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali |
Relatore: | Gioietta Maccioni |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 39 |
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FAQ
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