Progettazione dei Servizi di Trasporto Collettivo: un’applicazione al Comune di Avezzano
La storia dello studio dei sistemi di trasporto collettivo è relativamente recente, infatti le teorie su cui si basano i sistemi di trasporto collettivo -ma anche la costruzione delle infrastrutture e la definizione delle reti necessarie ad esercire tale servizio -superano di poco il mezzo secolo di esperienza significativa.
Il ciclo di vita di un servizio di trasporto collettivo prevede quattro distinte fasi: la pianificazione, nella quale sono definite le topologie della rete e le frequenze da realizzare; la programmazione, nella quale viene appunto programmato il servizio, ovvero sono stabilite le corse da effettuare e le risorse necessarie, attraverso la definizione degli orari e dei turni delle macchine e del personale; la gestione (o esercizio), che consiste nella gestione ed attuazione del servizio; infine il monitoraggio, che prevede verifiche e controlli interni per la valutazione della qualità del servizio effettivamente offerto, attraverso indicatori che evidenziano quali possono essere le eventuali migliorie da apportare al sistema.
Nel caso in esame verranno applicate le metodologie di uso comune nella progettazione di un sistema di trasporto pubblico – esercito attraverso autobus gommati -al Comune di Avezzano, a seguito delle modifiche alla viabilità che stanno avvenendo negli ultimi anni in questo centro di medie dimensioni (più di 40'000 abitanti in un territorio dall'estensione di circa 100 km2). Il PUT (Piano Urbano del Traffico) redatto dal Comune prevede infatti sostanziali interventi di rinnovamento dell'intero tessuto urbano: conseguentemente, quando tutti gli interventi saranno ultimati (entro l'anno 2009), sarà necessario ripensare l'intero sistema di trasporto collettivo alla luce delle modifiche apportate non solo alla rete stradale, ma anche alle infrastrutture ed in generale all'intero sistema di mobilità del centro abitato.
Gli strumenti utilizzati nello svolgimento del progetto prevedono innanzitutto uno studio teorico delle metodologie utilizzate (know-how) nella progettazione di questa tipologia di servizi: tali metodologie comprendono primariamente uno studio accurato delle caratteristiche territoriali, sociali, topografiche, demografiche, ecc. del caso preso in esame; successivamente vengono analizzati tutti i dati necessari per una prima progettazione, che dovrà essere convalidata attraverso la simulazione di tale sistema mediante l'utilizzo di software in grado di restituire indicatori che permettono di verificare la correttezza e l'efficienza del sistema progettato. Per lo studio del caso del Comune di Avezzano saranno di importante aiuto:
- le Relazioni Tecniche fornite dalla società “IT Ingegneria dei Trasporti Srl”, svolte in collaborazione con gli organi istituzionali del Comune (Ufficio Urbanistica, Polizia Municipale, ecc.) e che forniscono un quadro completo ad una analisi approfondita del sistema della mobilità avezzanese;
- il software di simulazione TransCAD®, un sistema informativo computerizzato che permette l'acquisizione, la visualizzazione, l'analisi, e la restituzione di informazioni derivanti da dati geo-referenziati.
Attraverso questi strumenti teorici e pratici sarà possibile progettare un sistema di linee di autobus funzionale ed in linea con quelle che sono le metodologie utilizzate dalle società che svolgono i servizi di trasporto pubblico in tutta Italia: una metodologia che potrebbe quindi – ipoteticamente -essere utilizzata nella realtà di un qualsiasi comune di medie dimensioni.
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Informazioni tesi
Autore: | Davide Pignalosa |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Roma Tor Vergata |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria gestionale |
Relatore: | Umberto Crisalli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 124 |
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