La tutela giuridica dei format televisivi. Le esperienze europea e statunitense
Il mercato dei format, molto ricco e da molti anni in grande attività, non ha ancora una netta e chiara regolamentazione in materia di tutela del diritto d’autore relativo ai format.
Attualmente il termine format non è riconosciuto legalmente, ed è difficile per i tribunali determinare che cosa siano effettivamente i format, anche perché essi non rientrano esattamente all’interno delle categorie riconosciute dall’attuale legge sul diritto d’autore, ed è difficile capire qual è il livello (tra l’idea astratta ed il lavoro finito) soggetto a tutela.
Inoltre non sempre è facile definire se il format è in grado di mostrare la sua ‘originalità’, ossia l’idea, proprio ciò che è alla base del problema di tutela. Le idee non sono tutelabili, in quanto non sono soggette a proprietà esclusiva. Ed è questo il problema che sorge quando si analizza la questione dei format.
Anche generi, tipi e stili sono esclusi dal diritto d’autore. Il creatore di format non può quindi rivendicare il monopolio dell’intero genere a cui appartiene il format da lui creato, anche se si tratta di un genere completamente nuovo. E' bene ribadire che non basta "l'idea", e l'idea di un programma non può essere nè tutelata, nè generare diritti televisivi, finchè non viene prodotta o acquistata.
È quindi necessario auspicabile trovare un bilanciamento tra la tutela globale e la assoluta mancanza di una tutela.
Questo lavoro ha lo scopo di indagare gli aspetti legati alla tutela giuridica dei format televisivi partendo da un’analisi che mira a scoprire, prima di tutto, cos’è un format televisivo, la sua natura, le sue caratteristiche e il suo funzionamento e questo, sia da un punto di vista prettamente mediatico, sia da un punto di vista più propriamente giuridico.
Analizzando il crescente volume d’affari che riguarda il format si cercherà di capire quali sono state, a fronte di una prassi commerciale molto sviluppata e ben regolamentata, le ragioni che hanno determinato una sorta di battuta d’arresto nell’evoluzione della disciplina giuridica dei format televisivi.
A questo scopo l’analisi si concentrerà principalmente su due sistemi di civil law, cioè quello italiano e quello francese, e a due sistemi di common law, in particolare l’ordinamento statunitense e quello del Regno Unito al fine di sottolineare una sorta di preoccupazione comune che, a prescindere dalle possibili differenze nazionali, sembra accompagnare i legislatori in questi ordinamenti.
In tutti i sistemi presi in considerazione, a fronte di rimedi più o meno incisivi volti a tutelare i diritti dell’autore di un format o i diritti di case di produzione ad operare in un mercato che si informi ai principi della correttezza professionale e della concorrenza leale, la linea di fondo che sembra informare tutti gli ordinamenti è quella di evitare il cd. monopolio delle idee.
L’analisi prenderà in considerazione due campi: quello del paper format, che rappresenta un’idea, un modello per un futuro programma; e quello del program format, ossia di un programma già trasmesso e basato su un determinato format.
Nel primo campo la tutela si incentra, nella maggior parte dei casi, sulla normativa del diritto d’autore e sulle azioni che discendono dalla appropriazione indebita di notizie e informazioni confidenziali.
Nel secondo campo, invece, si analizzeranno tutte le possibili problematiche e implicazioni che riguardano la concorrenza sleale e, nei sistemi di common law, le azioni di passing off e misappropriation.
Attraverso uno studio comparato si cercheranno le ragioni delle difficoltà che, in tutti gli ordinamenti considerati, hanno ostacolato i vari legislatori a fornire una regolamentazione chiara e precisa sulla questione della tutela giuridica dei format televisivi.
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Informazioni tesi
Autore: | Filomena Barone |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Salerno |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Giovanni Maria Riccio |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 191 |
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