L'istituto del trust nell'ambito delle strategie per la successione d'impresa. Profili aziendali, civilistici e tributari
Nella prima parte del lavoro ci si propone di esaminare le problematiche connesse alla successione generazionale nelle imprese familiari, dove il passaggio del timone di comando costituisce da sempre un momento delicato. L’analisi del modello “family business” rappresenta pertanto la fase propedeutica ad una disamina delle diverse strategie a disposizione delle aziende a carattere familiare, finalizzate a garantirne la “successione”, assicurandone la “continuità”; l’arbitraggio tra gli strumenti successori non può prescindere dall’approfondimento dei profili tributari della trasmissione d’azienda, molto spesso determinanti nella scelta delle soluzioni strategiche da adottare. La trattazione si soffermerà in particolare sulle disposizioni introdotte dalla recentissima legge di riforma dell’imposta sulle donazioni e successioni, che, anche nella specifica materia della successione d’impresa, ha apportato significative innovazioni.
Tra gli strumenti giuridici che consentono all’imprenditore di tenere unito il suo patrimonio per trasmetterlo agli eredi e ai soggetti designati assume un rilievo del tutto singolare l’istituto del trust. La seconda sezione del lavoro si propone dunque di analizzare la struttura e le caratteristiche del trust, quali si sono andate delineando nei sistemi di common law dove esso si è radicato e sviluppato. Il trust si configura come un meccanismo giuridico agile e flessibile, che permette la dissociazione del godimento dei beni dalla proprietà e gestione degli stessi, e che per le sue caratteristiche di adattabilità ha consentito di perseguire le finalità economiche più varie: il ricorso a tale strumento per fini successori è tecnica corrente negli ordinamenti di common law.
Nell’ambito del terzo capitolo dedicato al trust in Italia, una breve rassegna degli schemi giuridici degli ordinamenti di civil law ritenuti in qualche modo consimili al trust farà emergere la singolarità di quest’ultimo: l’elemento distintivo del trust sta, secondo parte della dottrina, nel cd “sdoppiamento della proprietà” che esso rende possibile; altra parte degli studiosi, peraltro, preferisce porre l’accento sulla caratteristica dell’istituto di realizzare la “segregazione” di una posizione giuridica soggettiva rispetto al patrimonio sia del disponente che del trustee.
Lo studio si concentra quindi nella disamina della Convenzione dell’Aja del 1985, con la quale, a seguito di ratifica nel nostro paese con L. 364/1989, la legislazione italiana è venuta ufficialmente a conoscenza dell’istituto del trust; la Convenzione rende riconoscibili anche in Italia gli effetti giuridici - e dunque la validità - di trust retti da una legge straniera, compatibilmente con le peculiarità del nostro sistema giuridico e nel rispetto delle norme inderogabili dell’ordinamento italiano. Nonostante l’entrata in vigore della Convenzione, sono sorti dubbi in merito all’effettiva possibilità di costituzione di trust nazionali, data l’assenza in Italia di una disciplina legislativa in materia. L’incertezza che accompagna la qualificazione dell’istituto ha comportato inevitabilmente la scarsa attitudine ad assurgere a strumento di organizzazione dei rapporti economici e giuridici.
La recente proposta legislativa sul trust cerca di colmare tali incertezze, ma lo schema all’esame delle Camere presenta svariate lacune e ha già suscitato molteplici perplessità; nel disegno di legge è apparsa in particolare trascurata la trattazione dei profili tributari del trust, che assumono rilievo primario ai fini della formulazione del giudizio di convenienza sulla utilizzabilità o meno di un determinato meccanismo negoziale. L’argomento concernente i profili tributari del trust ha stimolato in dottrina riflessioni a tratti contrastanti: in questa sede cerchiamo di fornire una visione d’insieme, anche al fine di individuare il regime fiscale che meglio si attaglierebbe all’istituto, considerato che una fiscalità punitiva o disarmonica ne pregiudicherebbe l’efficacia e la diffusione.
Concluderemo infine con l’esame di un’applicazione pratica del trust: l’impiego cioè dello strumento in questione per gestire la successione di un patrimonio aziendale. Il caso è riferito, in particolare, all’ipotesi di utilizzo del modello di trust discrezionale, con ricorso o meno alla costituzione di una holding frapposta tra il trust e le imprese di cui si voglia garantire il passaggio ai discendenti. La soluzione si presta efficacemente al perseguimento delle finalità di pianificazione familiare e, sulla base delle ipotesi formulate circa il regime tributario applicabile, permette di conseguire significativi benefici in termini fiscali.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Amintore Feliziani |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1999-00 |
Università: | Università degli Studi di Macerata |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Economia Bancaria, Finanziaria ed Assicurativa |
Relatore: | Stefano Acquaroli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 130 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
La successione imprenditoriale e lo sviluppo di conoscenza nell'impresa familiare
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi