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Diritto internazionale dei conflitti armati aerei

La tesi si occupa di dare una trattazione completa ai problemi che il diritto internazionale incontra nel settore dei conflitti armati aerei. Partendo dagli albori della regolamentazione internazioanle dell'arma aerea di fine '800 e proseguendo fino all'operazione Odissey dawn in Libia nella primavera 2011, verranno affrontate le questioni di ius ad bellum ed ius in bello correlate all'uso dell'aeromobile militare. Il tutto è correlato dall'analisi di numerosi casi pratici che si occupano di dare concretezza ed attualità alle norme internazionali in materia.
Ho deciso di dividere la tesi in due parti: nella prima si analizza la guerra aerea dal XIX secolo fino alla Carta delle Nazioni unite, mentre nella seconda viene affrontato il periodo dalla nascita dell’Onu fino ad i nostri giorni.
Bisogna premettere che l’approccio alle due fasi è diverso, infatti per la prima periodizzazione ho scelto di procedere in ordine cronologico, dividendo la trattazione in ius ad bellum e ius in bello.
Differentemente, per il lasso di tempo 1945-2011 mi sono affidato ad un’analisi per aree tematiche, col duplice fine di evitare, per quanto possibile, un mero elenco di trattati e convenzioni che avrebbero spostato le luci della ribalta dal nocciolo della tesi, e di rendere più accattivante il tema dei conflitti armati aerei, mantenendo però la summa divisio tra ius ad bellum e diritto internazionale umanitario.
In ultimo ho cercato di inserire quanti più casi pratici possibile, cercando di collegare il formalismo eccedente spesso in bizantinismo del diritto internazionale con quanto è avvenuto nella pratica dei conflitti armati, in ossequio al principio engheliano per cui “un oncia di azione vale più di una tonnellata di teoria”. Spero di conseguenza che mi vengano perdonate alcune piccole divagazioni nel mondo della storia, indispensabili per capire la realtà dei fatti.

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____________________________________________________________________ 10 DEFINIZIONI PRELIMINARI. necessario dare una definizione chiara e breve a termini che verranno usati con una certa frequenza nel corso della narrazione. Tali concetti riceveranno una maggior esposizione ed analisi nel prosieguo. Spazio aereo: area compresa tra il suolo e dell’orbita più bassa a cui un satellite può orbitare attorno alla terra. Spazio che va dal livello del mare a circa 100 km di altitudine, limite in cui si è soliti passare dal termine “aeronautico” al termine “astronautico”. Secondo la Convenzione di Chicago 1949, lo spazio aereo si divide in nazionale, al di sopra di uno Stato titolare della sovranità su di esso, ed internazionale, come per esempio lo spazio aereo in alto mare. Operazioni aeree o missilistiche: operazioni militari in conflitti armati, od in guerra, che coinvolgono l’uso di qualsiasi tipo di mezzo aereo o missile, sia in difesa che in offesa, sia al di sopra che al di fuori del territorio di uno Stato belligerante. Rientrano nella categoria sia la fase in cui il velivolo od il missile sono in volo, sia gli atti connessi svolti a terra. Mezzo Aereo: nel prosieguo, il termine “mezzo aereo” verr{ usato nel senso più ampio, comprendendo: aeroplani, dirigibili, aerostati, palloni, UAV (unmanned aerial vehicles), alianti. Missile: armi semoventi senza pilota, da crociera, o balistici, lanciati da aerei, navi, o da basi a terra. Mentre i missili da crociera sono guidati es. con segnatura all’infrarosso, con sistema GPS ecc, i missili balistici non sono guidati, ma sfruttano la curvatura della terra e la forza di gravità per È

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Informazioni tesi

  Autore: Diego Baroni
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Bergamo
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Silvio Busti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 292

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