Le linee di povertà: metodi e modelli
Povertà è una parola d’uso corrente e può quindi sembrare strano che possa avere molte accezioni e molteplici significati. Quella che in un primo momento sembra una parola chiara e di ovvio significato, viene usata in una larga serie di situazioni diverse. Da ciò deriva la difficoltà di dare un significato alla povertà, e talune volte sfocia anche nell’osticità di stabilire precisamente quanti siano i poveri nel mondo. Nel mondo contemporaneo il concetto di povertà ha lasciato spazio a quello più ampio di esclusione sociale, che sembra essere una condizione ancora più diffusa.
In tale lavoro si presenta una rassegna dell’analisi della povertà, delle sue misure che sono state proposte nel tempo al fine di studiare questo fenomeno dettagliatamente.
Nel primo capitolo si introduce il concetto di povertà, esaminando in particolare i diversi approcci, primo tra tutti la differenza sostanziale tra la povertà assoluta e quella relativa. Appare chiaro, dall’analisi condotta, come la povertà nella stragrande maggioranza dei casi non si riferisca a fattispecie di vera e propria miseria, bensì a situazioni nelle quali più che di povertà vera e propria risulta corretto parlare di condizione di “disagio economico”. Il criterio per definire una famiglia povera è quello adottato dall’Istat, per cui viene considerata povera quella famiglia di due persone che dispone di un reddito non superiore al reddito medio pro-capite; la soglia di povertà calcolata viene poi differenziata in relazione al variare della dimensione della famiglia attraverso la scala di equivalenza.
Nel secondo capitolo si affrontano le diverse metodologie di misura di questo fenomeno: dalla linea di povertà e dall’individuazione della relativa soglia, alle scale di equivalenza e agli indici di povertà, sia di misure monetarie che non monetarie.
L’ultimo capitolo si sofferma sulle principali indagini condotte in Italia.
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Informazioni tesi
Autore: | Chiara Paoli |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo |
Corso: | Relazioni pubbliche e pubblicità |
Relatore: | Emma Zavarrone |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 70 |
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