Storia e documentazione del Teatro Impero poi Rivoli in Valdagno (1937-1981)
La mia tesi tratta di un teatro che a Valdagno ha fatto storia; la sua struttura è ancora oggi presente, visibile ed ingombrante ma dimenticata ed abbandonata. Quando venne costruito, e siamo alla fine degli anni ‘30, la cronaca del tempo lo definì come il più grande teatro del Veneto, con i suoi 1861 posti in onore all’Unità d’Italia. Un teatro ricco di storia, voluto da Gaetano Marzotto che per Valdagno è stato benefattore facendo costruire la famosa città sociale attorno alla fabbrica, o meglio la città dell’armonia, appellativo a lui più caro, che comprendeva tutta una serie di opere assistenziali, sociali e ricreative molte delle quali ancora valide e funzionanti tutt’oggi come le scuole o la casa di riposo. Altre, invece, e tra queste il Teatro hanno vissuto ed anche subito sulla propria pelle dei cambiamenti radicali come sintomo dei cambiamenti socio politici.
Il Teatro Impero, questo è il nome con cui è stato battezzato, inaugurato nel 1937, è l’edificio tra tutti quelli della città sociale che ha avuto la storia più travagliata ed un finale decisamente infelice in 45 anni di vita. Conserva al suo interno il ricordo della gloria del passato, la struttura è intatta, ma chiunque, ignaro che si tratti di un teatro,oggi, dall’esterno farebbe fatica a riconoscerlo tale.
La storia di questo teatro coincide con i cambiamenti storici non solo di Valdagno ma anche dell’intera nazione. Nel ’37 era simbolo dell’idee politiche del tempo. Gli venne dato il nome Impero per confermare il sodalizio con il regime. Venne costruito non solo per donare alla città ed ai propri lavoratori uno svago dopolavorativo ma anche come monumento simbolico della grandezza e dell’imponenza del regime e di Marzotto. Di lì a poco avrebbero visitato la città sociale invitati da Gaetano Marzotto, Badoglio nel dicembre del 1937, il Principe Umberto nel maggio del 1938 ed il Duce in persona nel settembre del 1938. Anche la struttura stessa è palesemente fascista. L’ingegnere che progettò il Teatro ed anche tutta la città sociale fu Francesco Bonfanti che rivisita lo stile classico monumentale caro al fascismo aggiungendo un tocco di liberty e l’idea basilare di voler creare un ambiente ideale in cui vivere dove i lavoratori potessero trovare sicurezza agevolazioni e svaghi dove venissero esaltati i valori della famiglia del lavoro della tradizione.
Con la fine della guerra il primo cambiamento: se fino a pochi mesi prima della caduta del regime al teatro Impero venivano dati spettacoli in tedesco organizzati per le truppe tedesche risiedenti a Valdagno, dalla metà del 1945 l’Impero cambia nome: per pochi anni viene chiamato Teatro del Popolo ed al suo interno ospita accese riunioni socialiste. Negli anni ’50 il clima politico si riassesta ed anche il Teatro trova finalmente un nome che terrà fino alla chiusura: Cinema Teatro Rivoli. Viene approntato anche il progetto di una nuova facciata che verrà realizzata e decorata alla fine degli anni quaranta da un’artista che a Valdagno tornerà nel 1956 in occasione della sesta edizione del premio Marzotto, durante la quale vinse il primo premio della sezione pittura: l’artista è il veneziano Giuseppe Santomaso. Il Teatro diventa portavoce anche dell’arte contemporanea. Il Premio Marzotto nato nel 1951 per volere di Paolo Marzotto all’origine era solamente un premio letterario poi dopo le prime edizioni si estende subito anche ad altre discipline non solo umanistiche o artistiche ma anche scientifiche ed all’interno del teatro avvenivano le inaugurazioni e le premiazioni delle varie edizioni.
Il teatro è stato anche spesso palcoscenico per le esibizioni del Complesso Strumentale Vittorio Emanuele Marzotto che nato nel 1883 per volere proprio di Vittorio Emanuele Marzotto appassionato di musica, è il frutto dell’unione di più fanfare locali.
Con il passare del tempo e l’avvento della televisione il cinema Teatro inizia a perdere introiti, i costi diventano difficili da sostenere. Il Rivoli prova i primi sintomi di crisi sulla propria pelle quando, alla fine degli anni ‘60, a causa del cedimento di alcune piastrelle dell’opera del Santomaso, venne smantellata la facciata e al suo posto vennero costruiti degli appartamenti tutt’ora esistenti. La famiglia che allora ne era la proprietaria, avendo un altro cinema nella Vallata molto più piccolo e meno dispendioso, optò per la chiusura del peso maggiore. Chiude il 30 giugno 1981.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Valentina Dall'Ara |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Scienze e tecnologie delle arti figurative, musica, spettacolo e moda |
Relatore: | Carmelo Alberti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 79 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Lo spazio della Liturgia nelle Chiese di Ludovico Quaroni
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi