Casistica degli spiaggiamenti di cetacei nel Mar Adriatico centro-settentrionale dal 1990 al 2004
I mammiferi marini presentano adattamenti, ecologia, comportamenti e patologie peculiari per il lungo processo evolutivo che li ha portati a colonizzare quasi tutti gli ecosistemi marini superficiali e talvolta anche profondi. Nel Mediterraneo i Mammiferi marini appartengono a due gruppi: i Pinnipedi a cui appartiene la Foca monaca (Monachus monachus), e i Cetacei. Delle 78 specie di Cetacei conosciute, 19 sono state osservate in Mediterraneo e di queste, solo otto possono considerarsi regolari. La composizione della cetofauna mediterranea sembra essere determinata dall’insieme delle condizioni ambientali caratteristiche di questo mare (per esempio la notevole escursione termica stagionale delle sue acque superficiali, la sua modesta e assai localizzata produttività primaria, la consistenza dei popolamenti ittici. Le otto specie regolari, dal punto di vista delle loro preferenze di habitat, possono essere suddivise in tre gruppi principali: pelagiche (a profondità medie superiori ai 2000 m), di scarpata profonda (tra i 1000 e i 1500 m) e costiere (a profondità inferiori ai 500 m). Alle specie pelagiche appartengono la Balenottera comune, lo Zifio, il Globicefalo e la Stenella striata. Il Capodoglio e il Grampo preferiscono mantenersi nella zona esterna della scarpata continentale. Al terzo gruppo appartengono il Delfino comune e il Tursiope. Il Mar Ligure e il Mar di Corsica sono in assoluto le regioni dove i Cetacei sono più abbondanti: qui si possono trovare le Stenelle striate, le Balenottere comuni (solo nella stagione estiva), il Capodoglio, il Grampo, il Globicefalo e il Delfino comune.
L’Adriatico possiede una discreta diversità di specie nella sua porzione meridionale, con abbondanti Stenelle striate e Tursiopi, e il Grampo non è raro. Procedendo verso nord tale diversità decresce fino a ridursi al solo Tursiope nella parte settentrionale del bacino.
Le informazioni sui Cetacei sono raccolti da vari centri di ricerca e divulgazione sparsi sul territorio nazionale. Nel lavoro sono state rielaborate le informazioni (cause di morte e le analisi condotte su cetacei spiaggiati morti e vivi) presenti negli archivi della Fondazione Cetacea di Riccione.
La Fondazione Cetacea ONLUS è un'organizzazione senza scopo di lucro, ufficialmente riconosciuta dalla Regione Emilia-Romagna e individuata quale Centro di Educazione Ambientale. Essa opera per lo studio e la sal¬vaguardia dei Cetacei e degli altri Vertebrati marini e, più in ge¬nerale, per la tutela del mare e delle sue risorse. Sin dal 1988 è attivamente impegnata nei settori della ricerca, della conservazione e dell'educazione ambientale grazie al contributo di biologi, veterinari, naturalisti e volontari. Inoltre la Fondazione è impegnata in iniziative per i1soccorso, la cura e la riabilitazione di animali marini in difficoltà.
I cetacei hanno sviluppato particolari adattamenti fisiologici per vivere in mare: quando qualcuno di questi cessa di funzionare in maniera corretta, l'intero equilibrio è disturbato e può insorgere uno stato patologico. Questi “malfunzionamenti” possono essere causati da fattori naturali o determinati da attività umane, anche se, nei mammiferi marini, è spesso difficile isolare la causa delle malattie. Oltre ad essere state riconosciute spesso come importante causa di spiaggiamento, le patologie vengono ormai considerate un fattore modulante i fenomeni di mortalità naturale dei mammiferi marini.
Le patologie dei cetacei possono essere raggruppate in quattro grandi categorie eziologiche:
• presenza di fattori ambientali abiotici “critici” (soprattutto impatto antropico, alterazioni degli ecosistemi marini ed oceanici, sostanze inquinanti);
• presenza di fattori biotici dannosi (alghe tossiche, microrganismi patogeni, parassiti, maggiore virulenza di organismi patogeni o adattamento di patogeni di altri mammiferi in seguito ad alterazioni ambientali ed evoluzione );
• danni fisici (lesioni traumatiche per aumento della circolazione dei natanti, danni al sistema auditivo e di ecolocazione a causa di sonar);
• fattori intrinseci all’individuo (stati di immunosoppressione in cattività o in natura).
Le patologie che possono colpire i cetacei sono di origine virale, batterica, parassitaria e micotica (Fioravanti, 2005).
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Marzia Righetti |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2004-05 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Medicina Veterinaria |
Corso: | Scienze e tecnologie zootecniche e delle produzioni animali |
Relatore: | Maria Letizia Fioravanti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 102 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Indagine sulle Patologie Spontanee di Delfinidi e Zifidi, sia in Libertà che in Ambiente Controllato
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi