Il pettegolezzo, strumento di integrazione e controllo sociale.
In questo lavoro ho deciso di approfondire il pettegolezzo, un fenomeno molto presente nella nostra società e anche nelle società passate. Ogni giorno, anche se non ce ne rendiamo conto, abbiamo a che fare con voci, pettegolezzi e dicerie, sia mentre parliamo con adulti che con bambini. Questo fenomeno infatti è onnipresente, riguarda persone di ogni età, sesso e classe sociale. Il pettegolezzo è un chiacchierare attorno alla vita privata degli altri, soprattutto in merito ad argomenti privati che si vorrebbero tenere nascosti, ad esempio la sfera sessuale. Perciò quando si parla di pettegolezzo si pensa sempre a qualcosa di negativo, un comportamento atto a mettere in cattiva luce qualche conoscente; in realtà, studiando le varie caratteristiche di questo fenomeno, possiamo affermare che esso è molto utile nella nostra società, avendo un’importante funzione di integrazione e di coesione nei gruppi sociali. Indispensabile è, infatti, la presenza di una rete sociale che permetta lo scambio di informazioni tra i propri membri, così da riuscire a condividere con altre persone che hanno i nostri stessi interessi informazioni, apparentemente credibili ma non necessariamente verificate, che aumentano il sentimento di appartenenza al gruppo.Oltre ad avere effetti positivi per il gruppo in generale, questo fenomeno aiuta anche il singolo individuo a sentirsi importante all’interno del gruppo, accrescendo la fiducia che ha in sé stesso e permettendogli di sfogarsi e svagarsi con persone che la pensano come lui.
Un’altra importante funzione del pettegolezzo è quella di riuscire ad influenzare i suoi protagonisti e le persone che trasmettono queste informazioni; è una forma di controllo sociale, è un potere indiretto, che permette di indurre a fare qualcosa senza bisogno di comunicare direttamente la propria volontà. Mettendo in giro un pettegolezzo si riesce ad influenzare il comportamento della persona oggetto di pettegolezzo, e anche di coloro che lo divulgano, avendo paura delle conseguenze sulla propria reputazione.
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Informazioni tesi
Autore: | Francesca Bernardi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze sociologiche |
Relatore: | Vincenzo Pace |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 46 |
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