Il Contratto di Apprendistato
Nell’elaborato di laurea ho approfondito di un particolare rapporto di lavoro: quello di apprendistato. Ho scelto questo argomento perchè si tratta di un istituto “trasversale”, nel senso che coinvolge vari portatori di interessi: i giovani (circa 600mila nel 2007), le imprese, le regioni, le parti sociali…
Bisogna preliminarmente affermare che dopo il 2003 non è chiaro se l’apprendistato si un unico contratto oppure si trovino nell’ordinamento tre fattispecie tra loro differenti. La tesi che preferisco è quella di vedere il nomen “apprendistato” come quello di un genere, contenente tre specie differenti, che presentano tratti comuni, ma differiscono per alcuni aspetti, sprattutto le finalità.
Il percorso di attuazione della riforma del 2003 non è stato assolutamente facile, a tal punto che l’inerzia delle parti che avrebbero dovuto emanare la disciplina di dettaglio (sopratutto le regioni) ha provocato alcuni interventi correttivi del legislatore, emanati con la legge n. 80 del 2005 e con la recente 133 del 2008, intervenuta sull’apprendistato professionalizzante - eliminando la durata minima e riformandone la formazione - e sull’apprendistato di alta formazione, arricchendone la disciplina.
La principale manualistica definisce l’apprendistato come un vero e proprio contratto di lavoro subordinato, seppur speciale, poichè a causa mista: in esso la causa tipica - prestazione lavorativa contro retribuzione - si arricchisce di una parte formativa. Parte della dottrina è però scettica, sostenendo che le finalità dell’istituto sono più formative che lavorative.
La causa è stata comunque in passato un profilo critico: le norme non la esplicitano, così, sebbene la maggioranza degli addetti ai lavori la individuavano nello scambio di lavoro con formazione e retribuzione, vi era chi riteneva la retribuzione un’obbligazione di carattere accessorio. E’ comunque in passato intervenuta la Cassazione che con la sentenza 398 del 1961 ha stabilito che il principio di proporzionalità e sufficienza della retribuzione debba applicarsi anche agli apprendisti, sebbene si debba tener conto del valore dell’addestramento.
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Informazioni tesi
Autore: | Michele Bazzi |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Andrea Lassandari |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 119 |
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