Il turismo relazionale integrato e il paese albergo in Sicilia
La presente dissertazione è suddivisa in tre capitoli.
Il primo capitolo farà inizialmente un breve excursus sul fenomeno turistico a livello nazionale e regionale, in seguito rappresenterà la situazione turistica della Sicilia nel 2007.
Saranno messi in evidenza i punti di forza e di debolezza della regione: la Sicilia pur avendo grandi potenzialità non riesce comunque a sfruttarle in pieno; tali potenzialità in effetti sono controbilanciate da altrettanti punti di debolezza sia a livello strutturale che organizzativo.
Si procederà analizzando dal punto di vista quantitativo i flussi turistici in Sicilia, facendo una distinzione tra quelli italiani, stranieri, alberghieri ed extralberghieri.
Si noterà come il settore extralberghiero, nonostante a livello quantitativo sia sotto la media nazionale, è caratterizzato da una vivacità imprenditoriale, soprattutto in riferimento ai bed & breakfast e agli agriturismi. A tal proposito, la Sicilia, presenta in effetti un territorio per lo più rurale e maggiormente adatto a tali formule ricettive extralberghiere. La regione presenta in particolare delle grandi possibilità per l’attuazione di turismi alternativi, ovvero turismi non convenzionali, che mirano per lo più alla conservazione dell’ambiente e che sono ricercati dal turista del nuovo millennio; quest’ultimo infatti è sempre più alla ricerca della natura, delle tradizioni del luogo e delle relazioni umane, non più accontentandosi delle classiche strutture alberghiere.
A tal proposito il secondo capitolo affronta il tema del Turismo Relazionale Integrato, ovvero una forma di turismo alternativo ricercato dal turista del terzo millennio, ossia un nuovo sistema di offerta integrata e radicata nel territorio che tende a valorizzare il patrimonio naturalistico e culturale dei piccoli centri.
La Regione Sicilia per la diffusione del TRI ha finanziato il progetto M.O.T.R.I.S., ovvero la Mappatura dell’Offerta di TRI in Sicilia.
Obiettivo del progetto è creare una rete di itinerari (distretti) che riescano a promuovere e a valorizzare le aree interne dell’isola; in particolare Motris punta alla ristrutturazione di vecchie strutture immobiliari abbandonate.
Negli anni le potenzialità di questi piccoli centri potrebbero fungere da espediente per l’incremento del PIL nel settore turistico regionale, mettendo quindi a profitto l’entroterra siciliano e valorizzando il ricco patrimonio di cui l’isola gode.
Verranno analizzate le possibili formule ricettive utilizzate per l’applicazione e la diffusione del turismo relazionale; ed in particolare si parlerà di uno dei borghi che ha attraversato il processo di riqualificazione: il Borgo rurale di Pantano.
Il terzo ed ultimo capitolo metterà a fuoco una di tali tipologie di strutture ricettive adatte per lo sviluppo del TRI: il Paese Albergo (PA) altrimenti chiamato l’Albergo Diffuso (AD). Inizialmente si parlerà della nascita di questa innovativa struttura ricettiva per poi concentrarsi sulla sua diffusione in Italia. Il PA nasce quindi dall’opportunità di realizzare nuove strutture ricettive in piccoli centri urbani, senza costruire nuove unità immobiliari, bensì utilizzando e ristrutturando quelle già esistenti, nell’ottica della conservazione ambientale. Il PA ha già riscosso molto successo in tutta Italia; di contro in Sicilia è ancora abbastanza carente, nonostante i vari progetti al riguardo. Per la regione siciliana il paese albergo potrebbe costituire un’opportunità ed una strategia per lo sviluppo economico.
Verranno così messe in evidenza tutte le azioni e gli enti locali che si occupano della promozione di tale nuova formula ricettiva; in Sicilia ad esempio esiste l’Associazione Siciliana Paese Albergo (A.Si.Pa.) che affronta un’attività progettuale molto intensa per la realizzazione del PA.
Verrà poi analizzato il caso studio del Paese Albergo dei Dioscuri: si tratta di un progetto di albergo diffuso da attuare nella zona intercomunale Tindari – Nebrodi. Il progetto suscita particolare interesse poiché, se realizzato, porterebbe numerosi benefici ad una delle zone dell’entroterra siciliano, che ha a disposizione numerose risorse, ma non è in grado di sfruttarle.
L’albergo diffuso quindi rappresenta un’occasione di sperimentare e proporre al mercato della domanda turistica nuovi stili di vita, offrendo la propria ospitalità e cultura senza rinunciare agli standard di qualità.
In Sicilia però tale formula è ancora allo stadio embrionale; per lo sviluppo di tale iniziativa, infatti, si sono riscontrate numerose difficoltà, tra le quali quelle di riuscire a creare un’interazione tra imprenditori ed istituzioni: è necessario così la costituzione di un network, in cui gli attori che ne fanno parte agiscano verso lo scopo comune dello sviluppo locale.
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Informazioni tesi
Autore: | Veronica Petralia |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Catania |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Gestione delle Imprese Turistiche |
Relatore: | Sonia Giaccone |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 81 |
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FAQ
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