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turistici alberghieri ed extralberghieri per provenienza nazionale ed
internazionale. Successivamente verrà posta particolare attenzione alla
distribuzione del turismo nelle province siciliane, considerando i flussi turistici
italiani, stranieri, alberghieri ed extralberghieri; infine verrà analizzata la
consistenza ricettiva dell‟isola sempre considerando le strutture alberghiere ed
extralberghiere.
Inizialmente l‟attenzione verrà focalizzata sulla domanda turistica della
regione; essa presenta tre diversi livelli di definizione (Candela 2003, p.157-
158):
- livello microeconomico: quantità di beni e servizi richiesti per le componenti
base del prodotto turistico;
- livello mesaeconomico: quantità richiesta misurata dalle presenze, per
aggregazioni spaziali e/o per turismo;
- livello macroeconomico: valore totale dei beni e servizi domandati dai turisti,
in un dato periodo e in una data destinazione.
Per comprendere meglio il significato di domanda turistica, è possibile
sintetizzare le precedenti definizioni nel seguente modo: “domanda turistica
intesa come presenza giornaliera4 in una data località per un dato tipo di
turismo”(La Rosa 2004, p. 177).
La domanda è inoltre misurata e prevista a diversi livelli: a sei livelli di
prodotto (prodotto singolo, gruppi di prodotti, linea di prodotti, vendite
aziendali, vendite del settore, vendite nazionali); a cinque diversi livelli
geografici (cliente, provincia, regione, stato, mondo); e a tre livelli temporali
(breve periodo, medio periodo, lungo periodo).5
La nozione di domanda turistica tuttavia può essere riferita soltanto a segmenti
di mercato turistico, all‟interno dei quali si raggiunge una sufficiente
omogeneità. Questi segmenti sono classificati in base a due criteri:
per ambiti territoriali; distinguiamo così la domanda turistica per una
località, per una regione, per una nazione…ecc.;
per tipologie di turismo; distinguiamo così la domanda turistica per il
turismo balneare, per il turismo montano, per il turismo culturale…ecc.
Se teniamo conto della generica definizione di domanda turistica, essa non
indica altro che un mero bisogno di viaggiare.
In realtà il concetto di domanda turistica è più complesso, esistono infatti più
funzioni della stessa, il cui contenuto è indicato secondo le realtà territoriali e/o
la motivazione turistica (Candela G., Figni P. 2003, p.157).
I consumatori sono individui che non ricevono passivamente i prodotti o i servizi acquistati;
essi sono coinvolti nella valutazione, modificazione e configurazione di tali prodotti/servizi
ricevuti, tutto ciò interagendo continuamente con i produttori in un processo di innovazione.
(Grabher, Ibert, Flohr 2008, p. 253).
4
La presenza turistica è un insieme di beni e servizi (paniere) consumati in un giorno di
vacanza. Se la composizione di tale paniere è nota e fissa, è possibile determinare il prezzo del
giorno di vacanza come somma della spesa per tutti quei beni e servizi che compongono il
paniere.
In realtà la composizione del paniere non è fissa, in effetti il turista sceglie non solo il numero
delle giornate di vacanza, ma anche la struttura della vacanza e quindi la composizione del
paniere (La Rosa 2004, p. 177).
5
Per maggiori approfondimenti sul tema si veda: Kotler 2001, p. 261.
7
Inoltre la presenza dei turisti comporta un determinato livello di consumi per
l‟alloggio, la ristorazione, i trasporti, gli intrattenimenti ed altro ancora, così
che per ogni giorno di vacanza il turista interviene in una serie di mercati; la
domanda perciò sarà sensibile a tutti gli accadimenti intervenuti nel mercato,
che si rifletteranno su di essa attraverso la variazione dei prezzi.
Per conoscere come si evolve il turismo e il trend della domanda turistica, si fa
riferimento ad una serie di dati e statistiche, per la produzione dei quali il
mondo della ricerca si è oggi specializzato, in modo tale da “offrire una
risposta efficace ed esaustiva al fenomeno turistico” (Rana 2008, p. 11).
Col passare degli anni le fonti di informazioni sono divenute sempre più
numerose ed ognuna di esse ha dei propri parametri per la valutazione del
settore turistico. Perciò per comprendere il livello della domanda turistica
attuale, è necessario partire da un‟analisi storica sull‟evoluzione della stessa,
cercando di focalizzare le caratteristiche e l‟evoluzione del fenomeno turistico
in Sicilia e a livello nazionale.
1.1.1 Analisi storica.
La data di nascita del turismo è di difficile individuazione, anche se molti
autori ne fanno risalire le origini ai pellegrinaggi del Medioevo.
Numerosissimi erano i luoghi che in quel periodo conquistavano un posto
fondamentale nella mappa dei viaggi a scopo religioso (Battilani 2001, p.69),
ma le principali mete erano tre: Roma, Gerusalemme e Santiago de
Campostela. Verso tali luoghi si dirigevano viandanti e pellegrini sostando e
trovando assistenza in una serie di ostelli, ospedali e conventi.
L‟epoca dei grandi viaggi, come li intendiamo noi oggi, iniziò però con il
Grand Tour6, che si diffuse lungo il corso del settecento: giovani della ricca
borghesia inglese si spostavano dall‟Inghilterra per raggiungere altre mete,
come Spagna, Francia e Germania. L‟Italia a causa della presenza del
brigantaggio, anche se meta molto apprezzata, non era uno dei paesi prediletti
dai giovani viaggiatori, protagonisti del Grand Tour.
All‟epoca non esistevano ancora delle vere e proprie strutture ricettive, ma più
che altro si era in presenza di semplici locande per la sosta dei viaggiatori.
Il fenomeno del viaggio organizzato ebbe le sue prime origini nel 1841, grazie
all‟iniziativa di Thomas Cook. Egli grazie alla nascita del treno come nuovo
mezzo di trasporto, organizzò un viaggio da Leicester a Loughborough a cui
parteciparono 570 persone. L‟iniziativa ebbe un grande successo, da lì ebbe
inizio l‟industria turistica moderna, in quanto Cook cominciò ad organizzare
dei veri e propri pacchetti turistici7. Con la nascita dell‟industria turistica si
6
Per maggiori approfondimenti sul tema si veda Costantino A. (a cura di) Il bisogno di
viaggiare, 2005, p. 29.
7
Per pacchetto turistico (d.lg. 6 settembre 2005 n.206) si intende quell‟insieme di: “viaggi,
vacanze e circuiti tutto compreso, risultanti dalla combinazione di almeno due di questi
elementi:
- il trasporto;
- l‟alloggio;
- servizi non meramente accessori al trasporto o all‟alloggio”.
8
andarono affermando così delle vere e proprie strutture ricettive e non più le
semplici locande di un tempo; pensioni, piccoli alberghi e villette
cominciarono a diffondersi nelle località di villeggiatura.
Dal „900 agli ultimi decenni del XX secolo si ebbe un cambiamento di
tendenza: dai tipici viaggi intesi come un lusso alla portata di poche persone
che non generavano un ingente giro d‟affari, si passò ad un turismo, di
rilevanza fondamentale, inteso come fenomeno sia economico che sociologico
e culturale8.
Con l‟aumento del reddito, la crescita economica, l‟espansione del settore dei
trasporti, il miglioramento della rete ferroviaria sino ai tipici voli charter di
oggi, l‟industria turistica ebbe una rapida evoluzione, fino ad assumere una
connotazione affaristico-speculativa.
Oggi il turismo diventa così uno dei pilastri dell‟economia mondiale, ed uno
dei principali elementi negli scambi commerciali, facendo registrare i più alti
trend di crescita:
genera un fatturato di 3.500 miliardi di dollari all‟anno;
produce il 6% del prodotto interno lordo nel nostro pianeta;
impiega 127 milioni di individui, uno ogni quindici occupati in tutto il
mondo;
coinvolge mezzo miliardo di persone all‟anno. (www.wto.org, 2007).
Però è anche vero che tali trend di crescita si hanno per lo più nei paesi del
Nord, in cui si registra la concentrazione del 70% dei turisti ed il 72% del
fatturato, creando così un grosso divario tra Nord e Sud del mondo. Infatti è
opportuno precisare che il turismo è strettamente legato ad uno stato di
benessere economico e ad un buon livello di reddito; da ciò scaturisce che sono
per lo più i paesi industrializzati del Nord a trarre beneficio dal fenomeno
turistico. Inoltre è importante essere consapevoli del fatto che il turismo è
consumato solo se il reddito raggiunge un certo livello; la richiesta dei consumi
turistici è effettuata solo nel caso in cui il reddito di ciascun individuo sia
sufficiente a soddisfare i bisogni essenziali.
A tal proposito l‟Europa e l‟America durante la seconda metà del secolo scorso
hanno assistito insieme ad altri paesi del mondo ad una forte crescita
economica9 e di conseguenza ad una maggiore propensione al viaggio, grazie
E‟ necessario inoltre che i pacchetti turistici siano venduti ed offerti ad un prezzo forfettario e
che siano di durata superiore alle ventiquattro ore, ovvero si estendano per un periodo di tempo
comprendente almeno una notte.
8
Il turista nella scelta di una destinazione è influenzato da vari fattori. Innanzitutto la sua stessa
personalità ed il suo modo di vivere riescono abbondantemente ad influenzarlo; nella scelta
della meta giocano un ruolo altrettanto importante anche le informazioni che il turista possiede
rispetto alla determinata destinazione ed i metodi e le tecniche di promozione della stessa
(Sigala 2008, p. 836).
9
Esistono otto diverse categorie di problemi che spiegano il perché alcuni paesi del mondo non
riescono a crescere economicamente:
- la stessa povertà è causa dell‟instabilità economica;
- la posizione geografica;
- problemi fiscali;
- i fallimenti del governo;
- le barriere culturali;
- le barriere geopolitiche;
- la mancanza di innovazione;
9
anche ad un aumento del tenore di vita e ad una riduzione dell‟orario
lavorativo.
I primi a potersi permettere il lusso del viaggio all‟estero sono stati gli
statunitensi, intorno agli anni ‟60 gli europei, in seguito è arrivato il turno dei
canadesi, dei giapponesi, degli australiani ed alla fine degli anni ‟80 di piccole
minoranze provenienti dal Messico, Brasile, Sud Africa ed India. Attualmente
l‟Italia, all‟interno del panorama internazionale, risulta un territorio ad alta
propensione turistica, trovandosi al quinto posto nella classifica mondiale,
preceduta da: Francia, Spagna, USA, Cina. Roma, Venezia e Firenze sono le
tre grandi città d‟arte in cui è più favorito il flusso turistico incoming
(www.wto.org).
Anche le bellezze del Mediterraneo, il patrimonio storico, naturale, artistico e
culturale sono un richiamo per i turisti del mondo. In termini di movimento
turistico, il Mediterraneo è la prima microregione mondiale di destinazione,
con oltre 265 milioni di arrivi, pari al 33% di tutti i flussi internazionali; questi
ultimi secondo i dati rilevati dall‟ Organizzazione Mondiale del Turismo
(WTO) nel 2005 hanno raggiunto gli 806 milioni di arrivi.
Le isole del Mediterraneo rappresentano per l‟Europa una grande risorsa
culturale, paesaggistica, turistica ed economica; esse costituiscono un elemento
di fondamentale attrattiva e nello stesso tempo un‟opportunità di sviluppo
economico per le limitrofe aree marginali, grazie anche ai diversi progetti di
tutela e valorizzazione della natura e delle culture locali. (Manente 2008, p.89).
A tal proposito la Sicilia, quale perla del Mediterraneo, è una delle regioni del
Sud Italia, ad alto potenziale turistico. La Regione Siciliana già a partire dagli
anni ‟60 elabora i primi piani allo scopo di organizzare l‟offerta turistica
regionale.10
Nonostante all‟inizio degli anni ‟60 una parte dell‟opinione politica credeva
nello sviluppo turistico dell‟isola, si spinse tuttavia verso una crescita del
settore industriale. Il potenziale ruolo attrattivo veniva così riconosciuto alle
zone ove si era localizzata l‟industria, per le risorse territoriali presenti 11 .
Anche l‟ industria turistica in quegli anni, sempre secondo parte dell‟opinione
politica, avrebbe portato ad un consumo di risorse, ma alla fine degli anni „70
si registra per lo più uno sviluppo dell‟ospitalità non aggressiva nei confronti
delle risorse del territorio. In effetti, nel 1978, all‟interno della Legge
Regionale n°71 viene introdotto il concetto di agriturismo, che a livello
- la trappola demografica. (Sachs J. 2005, p.56).
10
Tra i piani elaborati dalla regione intorno agli anni ‟60 ne citiamo solo alcuni:
- nel 1951 il Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno elabora il primo piano di
zonizzazione (comprensori turistici, centri d‟interesse storico, artistico e paesistico)
turistica dell‟isola;
- nel 1965 l‟Associazione Regionale Siciliana (A.R.S.) approva il Piano di Sviluppo
dell‟Economia Turistica Siciliana;
- nel 1965 a livello nazionale vengono regolamentati i possibili interventi per lo
sviluppo del Mezzogiorno, che avevano come obiettivo la riduzione degli squilibri tra
Nord e Sud Italia.
11
Oggi, anche se in buona parte compromessi, i poli industriali di Augusta, Gela, Milazzo e
Termini Imerese sono tra quelle zone alle quali in passato veniva riconosciuto un importante
ruolo attrattivo.