Contributo allo studio ed alla terapia dell'epatite C nel paziente HIV-positivo
Il problema della co-infezione con HCV nei pazienti HIV-positivi ha recentemente acquisito una rinnovata rilevanza clinica: il miglioramento della sopravvivenza indotto dalle nuove terapie antiretrovirali ha reso la sottostante patologia epatica una delle maggiori cause di morbidità e mortalità. La HAART (Higly Active AntiRetroviral Therapy), tuttavia, contribuisce attraverso meccanismi di epatotossicità alla progressione del danno epatico.
Questo studio retrospettivo coinvolge 81 pazienti HIV-positivi seguiti ambulatorialmente nel Day Hospital del Reparto di Malattie Infettive dell’ospedale di Chieti, dei quali 24 presentano una co-infezione con HCV. Vengono qui prese in esame le maggiori problematiche legate a questa co-infezione: l’epidemiologia, la prevalenza dell’HCV nella popolazione HIV-positiva e l’associazione con particolari fattori di rischio (notoriamente la tossicodipendenza I V) correlati alle diverse modalità di trasmissione di questi due virus. Vengono valutate la progressione della fibrosi e l’eventuale evoluzione in epatocarcinoma le quali risultano essere, rispettivamente, più rapida e probabile nei pazienti con infezione HIV; questo avviene particolarmente negli stati avanzati di immunodeficienza.
Un’attenzione particolare viene posta al trattamento dell’epatite C nei pazienti co-infetti: in dettaglio è studiata l’efficacia dell’associazione Interferone Pegilato-Ribavirina in relazione ai diversi regimi terapeutici, ai diversi genotipi virali, alla carica virale dell’HCV ed allo stato di immunodeficienza (conta dei CD4+). I valori di risposta clinica e virologica vengono, infatti, monitorati nelle diverse fasi del trattamento valutando le risposte virologiche precoci (EVR), le risposte a fine trattamento e le risposte virologiche sostenute (SVR), nonché le ricadute, le interruzioni premature del trattamento, i fallimenti terapeutici ed i principali effetti collaterali di questi farmaci. Tutti questi dati vengono confrontati con un gruppo di controllo composto da pazienti mono-infetti da HCV in cura presso lo stesso ambulatorio. Ulteriori conclusioni vengono fornite circa l’impatto dell’aderenza sull’efficacia del trattamento e sulle strategie terapeutiche finalizzate a prevenire e gestire le manifestazioni indesiderate associate a questo trattamento.
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Informazioni tesi
Autore: | Daniele Bondi |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara |
Facoltà: | Medicina e Chirurgia |
Corso: | Medicina e chirurgia |
Relatore: | Eligio Pizzigallo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 133 |
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