Le relazioni Italo-Albanesi 1925-1939
All’inizio del secolo, l’Albania faceva ancora parte dell’Impero ottomano . Mentre questo stava tramontando, gli Albanesi si trovarono davanti alla sfida di costruire uno Stato nazionale: impresa non facile sia perché i paesi confinanti avevano ambizioni territoriali sul nascente Stato albanese, sia per la presenza nel paese di forze conservatrici fedeli all’ Alta Porta e contrarie all’autonomia dal sultano.
Gli Albanesi, inoltre, avrebbero dovuto recuperare la coscienza di uno Stato nazionale autonomo,il cui ultimo ricordo risaliva a circa cinque secoli prima. L’Ottocento, secolo della rinascita del nazionalismo europeo, non risparmiò l’Albania: tale movimento investì tutti gli strati della società albanese e portò alla dichiarazione di indipendenza del 1912, e in seguito alla formazione di uno stato nazionale albanese. I fattori politici esterni favorevoli alla creazione di uno stato albanese autonomo erano costituiti dagli interessi dell’Impero Austro-Ungarico e dell’Italia: il primo vedeva nel maturo nazionalismo albanese una naturale barriera all’ espansionismo slavo nei Balcani, favorito dalla Russia in nome del panslavismo, mentre la seconda era interessata soprattutto alla posizione strategicamente importante – nella triplice accezione geografica, economica e politica dell‘Albania .
L‘ inizio del rapporto di protezione/dipendenza- gerarchia/subordinazione tra l‘Italia e l‘Albania è testimoniato dai patti che l’Italia strinse con la Triplice Intesa alla conferenza segreta degli ambasciatori a Londra nel 1915: all’Italia sarebbe spettato il protettorato sull’intera Albania e l’annessione di Valona e dell’isola antistante di Saseno. Le autorità italiane si resero conto ben presto che questo progetto era impraticabile: il nazionalismo albanese, ormai maturo, non si sarebbe accontentato di una soluzione che sanzionasse semplicemente una virtuale e non sostanziale indipendenza albanese. La guerra di Valona del 1920 portò al “disimpegno giolittiano” e quindi di ogni pretesa territoriale da parte italiana nei confronti del nuovo stato. In quell’anno, anno di riscatto della nazione albanese, l’Albania entrò nella società delle Nazioni; mentre nel 1919 la pace di Versailles aveva creato il nuovo stato jugoslavo, sottraendo alla Albania metà del suo territorio. La irrisolvibile questione kosovara cominciò così a manifestarsi con tensioni e scontri alla fine del secondo decennio del secolo , costituendo un nodo che non sarebbe stato sciolto neppure alla fine del ventesimo secolo. La prima guerra mondiale ebbe sull’economia e sulla società albanese effetti a dir poco catastrofici. Nonostante la dichiarazione di neutralità da parte del nascente stato, l’Albania diventò campo di battaglia degli eserciti stranieri; fu invasa da nord dai serbi, da sud dai greci, da est dai francesi,nel centro dagli austro-ungarici e infine dall’esercito italiano nella zona di Valona. Durante la guerra la popolazione albanese subì perdite pari a 70 mila persone, 8-10% della popolazione e il paese fu completamente distrutto dal punto di vista economico e devastato nelle sue strutture sociali.
L’intervento politico,militare,economico e culturale dell’ Italia in Albania tra il 1925-1939 si divide in tre periodi. Il primo periodo comincia con la stipula dell’ accordo per il prestito della SVEA e la formazione della Banca Nazionale Albanese e continua fino al giugno 1931, quando tra i due stati venne preparato un altro accordo per un nuovo prestito di 100 milioni di FA. Il secondo periodo, comincia con il prestito di 100 milioni di FA, nel giugno del 1931 e continuò fino al marzo del 1936, quando vennero stipulati una serie di accordi tra l’Italia e l’Albania. Questo periodo venne caratterizzato dalla resistenza del governo albanese contro gli interventi italiani nel settore politico ed economico. Fu anche il periodo del inasprimento delle relazioni tra questi due paesi. Il terzo periodo comincia dal marzo 1936 fino al 7 aprile 1939, quando l’Italia fascista attacca l’Albania e la occupa;
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Niko Kaculini |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Storia moderna |
Relatore: | Giancarlo Giordano |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 112 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi