Comunicazione ambientale: il caso Regione Abruzzo
Dall’indagine effettuata ai vari e più rappresentativi livelli istituzionali e organizzativi presenti sul territorio della regione Abruzzo si può rilevare che la grande criticità, di fondo, è la mancanza di un Piano di comunicazione generale e più propriamente ambientale. Un Piano, così importante, non solo per comunicare i vari risultati di efficienza, efficacia ed economicità (e per acquisire benvolere degli stackolders o di chiunque fruisca o è interessato all’attività amministrativa e ai servizi), ma per riuscire a sviluppare un sistema di relazioni che integri quella interna con l’esterna e di servizio (che ogni realtà aziendale sia pubblica che privata, di produzione e gestione, attiva sul territorio impattando l’ambiente). Un Piano che comunichi valore al cittadino, e che riesca finalmente a fidelizzare il cliente interno, unica risorsa di competenza, da valorizzare, guidare , supportare e motivare, per aumentare anche la competenza organizzativa e migliorare il rapporto tra performance competitiva e salvaguardia dell’ambiente. Il piano di comunicazione ambientale, a mio avviso, rappresenta il principale strumento strategico che, correlandosi ad altri strumenti quali PEG o Allegato Tecnico, Controllo di Gestione, Controllo Strategico e Bilancio Sociale, oltre a verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati è rivolto alla misurazione del grado di soddisfacimento dei bisogni dei cittadini/clienti/utenti che vivono l’ambiente. Ho avuto modo di registrare, Riguardo le politiche ambientali, la totale assenza (a tutt’oggi) di una corretta procedura di misurazione delle politiche regionali, valutabili in termini di efficacia e di efficienza, rispetto agli obiettivi stabiliti.Tra i punti di forza, la Governance abruzzese, può annoverare: un territorio ricco e interessante da un punto di vista di peculiarità geo-morfologico e paesaggistico; di essere l’unica, vera regione “verde” d’Italia, perché conta di oltre il 33% del territorio ad aree parco; dall’aver redatto un Piano Regionale Paesaggistico e dall’aver adottato, al suo interno, un Piano Rifiuti (primo tassello verso una gestione integrata, dalla produzione allo smaltimento - differenziato -, al riciclo); il censimento, per macro-areee, dei Geo-siti della Regione Abruzzo.
In ultima analisi, a mio modesto parere, la sfida attuale, in materia di Direzione e sviluppo dei Beni Ambientali, è affidata al Governo regionale. Un ruolo di primaria importanza, in questo processo, è affidato alla Dirigenza pubblica e alla sua capacità progettuale. Bisognerebbe ripensare il ruolo stesso della P.A. (e il modo di intendere il Servizio), magari promuovendo più efficaci politiche di riforma, rivolte all’ambiente e al cittadino. Il primo capitolo, traccia un quadro a grandi linee dell’evoluzione normativa dell’informazione ambientale.
Il secondo capitolo, tratta più propriamente i processi comunicativi e relazionali, nei contesti di interesse in cui si sviluppa l’approccio alla formazione di una cultura dell’ambiente, correlata alle dinamiche di sviluppo sostenibile.
Nel terzo capitolo, si analizza i contesti di interazione tra i vari sistemi, valutando ipotesi di eco-sostenibilità.
Nel quarto capitolo, si affronta la gestione dell’ambiente, passando attraverso le componenti: Professionalità, Economia e Geologia ambientale (nuova chiave di lettura, nuovo Programma di ricerca e nuovo Paradigma, per problemi di sviluppo che voglia contemplare una sostenibilità ambientale).
Nel quinto ed ultimo capitolo, si inquadra il contesto della regione Abruzzo, si rileva lo stato dei lavori, si analizzano i punti di forza e di debolezza, traendo considerazioni e pareri che ritengo utili per la causa dei Beni ambientali (oggetto della presente disamina).
L’approccio ai temi trattati, Infine, è centrato su una visione globale e multidimensionale delle varie organizzazioni che contraddistinguono l’assetto governativo regionale
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Informazioni tesi
Autore: | Giuseppe Capuzzi |
Tipo: | Tesi di Master |
Master in | II Livello in ''Direzione e management dei Beni ambientali'' |
Anno: | 2008 |
Docente/Relatore: | Donatella Furia |
Istituito da: | Università Telematica "Leonardo Da Vinci" |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 95 |
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