Turismo voce di costo? Risorsa per i territori, voce di costo per le amministrazioni locali
Un titolo volutamente provocatorio introduce l’argomento affrontato nel percorso di ricerca che chiude il percorso di studi specialistici in Economia dei Sistemi Turistici.
Il rapporto tra finanza degli enti locali e turismo è tornato di recente sulle prime pagine in seguito alle provocazioni portate da alcuni soggetti, legati in particolare all’amministrazione delle principali città d’arte italiane. Appare come ‐ a livello nazionale ‐ si sia sottovalutata la dimensione comunicativa del problema, generando ‘roboanti’ reazioni da parte dei diversi soggetti e accrescendo il livello di incertezza dell’offerta turistica nazionale. Ma queste provocazioni derivano da concrete problematiche che alcuni territori riscontrano. Elemento comune per queste destinazioni, a fronte di una costante crescita dei turisti, sono i numeri in espansione anche del fenomeno escursionistico e delle sue conseguenze, particolarmente evidenti per alcune località in cui il fenomeno turismo può trasformarsi in voce di costo per il territorio ed in particolare per l’amministrazione locale.
Si pensi a quanto sia cresciuta la spesa delle amministrazioni locali e dei soggetti pubblici più direttamente legati alla voce “turismo”. Non solo in termini di mantenimento, decoro e qualità della fruizione della risorsa‐destinazione ma anche destinati alla valorizzazione delle risorse, alla progettazione ed al supporto ad un’offerta turistica presente sul territorio, arricchita sempre più da eventi ed iniziative che comportano oneri di partecipazione per gli enti locali. Mentre il mercato si è rilevato agevolmente in grado di rilevare i benefici di breve periodo del turismo, è molto meno capace di rivelare i suoi costi di lungo periodo. Si potrebbe addirittura arrivare a parlare di una privatizzazione degli utili a fronte dell’istituzionalizzazione dei relativi costi.
L’applicazione di una tassa è l’unica soluzione? O sono già presenti modalità alternative per affrontare il problema e compensare la crescente asimmetria del mancato pagamento da parte di una fascia di utilizzatori di beni o servizi ed i costi derivanti dalla presenza degli stessi? Vi sono casi da cui trarre esperienze e risultati di applicazione che permettano di ‘risolvere’ il conflitto derivante da questa asimmetria. Questo senza che l’onere degli stessi gravi unicamente sui residenti o sovraccarichi il costo al turista pernottante.
A parere di chi scrive, la situazione può essere affrontata secondo diversi punti di vista e rispettive esigenze sintetizzabili in tre vertici: l’offerta turistica, la domanda (composta sia dai turisti che dagli escursionisti) e l’amministrazione pubblica. E quest’ultima deve, rispetto agli altri due soggetti, considerare in maniera più rilevante il quarto vertice d’analisi rappresentato dalla cittadinanza.
In questa sede è stato scelto il punto di vista dell’amministrazione locale attraverso la realizzazione di un’indagine pilota per affrontare direttamente con i Sindaci l’argomento, cercando di andare oltre le brevi dichiarazioni che si rincorrono sui giornali.
Il problema conoscitivo che ha trovato l’interesse di molte associazioni con cui sono entrato in contatto ed in particolare l’appoggio di importanti soggetti in Italia come l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ed il Touring club. Il fatto che ANCI e TCI abbiano poi in un qualche modo adottato questo argomento, oltre che manifestare il loro interesse, rendono l’affrontare questo tema non un esercizio fine a se stesso ma pongono le basi per approcciarsi in maniera più completa al tema. Si è trattato dunque di una indagine esplorativa volta ad accertare innanzitutto l’esistenza di questo fenomeno, tentando poi una prima valutazione sulla consistenza del fenomeno per poi approfondire gli strumenti o le modalità per affrontarlo.
L’approccio a questa tematica è stato realizzato ascoltando più voci che possano dare spunto ad ulteriori –necessari‐ approfondimenti supportati da un’analisi di casistica e di informazioni già disponibili. Cercando di tener conto dell’eterogeneità e della soggettività delle diverse esigenze si è cercato di strutturare il tutto in un lavoro organico che offra: una visione d’insieme dell’argomento, le considerazioni emerse dall’indagine pilota, un panorama delle soluzioni adottate e ‐ grazie alle esperienze in atto o in via di progetto – la possibilità di inquadrare le stesse cogliendone una serie di aspetti che possano porre le basi e facilitare l’approccio in futuro al tema su cui insistono tuttora criticità conoscitive.
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Informazioni tesi
Autore: | Anthony La Salandra |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Scienze dell'economia |
Relatore: | Mara Manente |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 251 |
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