Effetto antiapoptotico dell’IL-1ra nei miocardiociti ischemici e l’endotelio linfatico nella ricircolazione leucocitaria
Riassunto
EFFETTO ANTIAPOPTOTICO DELL’IL-1ra NEI MIOCARDIOCITI ISCHEMICI
La morte di cellule cardiache per apoptosi è una fenomeno rilevante nelle cardiomiopatie ischemiche. Questo fenomeno è stato descritto nelle regioni peri-infartuali del miocardio nelle patologie coronariche e nel rimodellamento cardiaco dovuto a patologie ischemiche. L’attivazione, per via mitocondriale, della caspasi-9 gioca un ruolo fondamentale nell’apoptosi indotta da ischemia. Con questo lavoro si vuole dimostrare che:
- l’antagonista recettoriale dell’interleuchina-1 (IL-1ra), che è catalogata come una citochina infiammatoria, è presente nei sieri di pazienti con una sindrome coronarica acuta a concentrazioni elevate.
- l’IL-1ra è attivamente prodotta dalle cellule cardiache ischemiche.
- l’IL-1ra inibisce, in vitro, l’attività della caspasi-9.
- l’IL-1ra è una molecola che, in vivo, fa preservare i miocardiociti ischemici dalla morte per apoptosi.
La scoperta di questa nuova funzione endogena dell’IL-1ra evidenzia l’importanza di questa proteina nel rimodellamento cardiaco, promuovendo la sopravvivenza dei miocardiociti nelle regioni ischemiche. Queste osservazioni pongono le basi razionali per iniziare a studiare possibili interventi terapeutici in specifiche patologie dove, con il controllo dell’apoptosi attivata per via mitocondriale, si potrebbero ottenere dei vantaggi sul piano clinico.
L’ENDOTELIO LINFATICO NELLA RICIRCOLAZIONE LEUCOCITARIA
La presente ricerca ha come obiettivo quello di mettere in evidenza il ruolo dell'endotelio dei vasi linfatici nella cosiddetta ricircolazione dei leucociti e nell’entrata nel circolo linfatico di cellule tumorali maligne in fase di metastatizzazione. Più precisamente il nostro obiettivo è quello di identificare quali chemochine prodotte dalle cellule endoteliali linfatiche siano implicate nella migrazione cellulare.
Dopo aver confermato l’espressione di alcune chemochine da parte dell’endotelio linfatico, in particolare della C10, si è individuata la possibilità di costruire grazie ad una tecnica di silenziamento genico, l’RNAi, modelli sperimentali in cui le cellule con attività chemiotattica nei confronti delle cellule endoteliali linfatiche siano deficitarie dei recettori per la chemochina C10. Si è osservato che nelle cellule trattate diminuisce l’espressione dei recettori, confermando l’efficacia della tecnica di silenziamento genico utilizzata. Si è anche valutata la capacità delle cellule trattate di migrare verso un gradiente chemiotattico prodotto dalle cellule endoteliali linfatiche, constatando che le cellule trattate, dunque deficitarie del recettore, mostrano una minore capacità migratoria nei confronti del terreno condizionato dalle cellule endoteliali linfatiche. Si è anche constatato che, in vivo, le cellule deficitarie per i recettori della C10 hanno minore capacità di infiltrare il tessuto linfatico. Questi risultati convalidano la tesi che la chemochina C10 sia implicata nel processo di migrazione.
Gli esperimenti precedentemente descritti sono sempre stati condotti su cellule murine; fino ad ora infatti esiste solo la possibilità di ottenere colture endoteliali linfatiche murine. Per poter studiare tali fenomeni nell’uomo si sta cercando di isolare cellule endoteliali linfatiche umane.
A tale scopo si è prodotto in cavia un anticorpo che fosse specifico per la podoplanina umana. La podoplanina è una mucoproteina di membrana espressa dall’endotelio linfatico e non da quello vascolare, quindi costituisce un valido marcatore per distinguere questi due tipi di endotelio.
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Informazioni tesi
Autore: | Edoardo Gustini |
Tipo: | Tesi di Dottorato |
Dottorato in | DOTTORATO DI RICERCA IN PATOLOGIA SPERIMENTALE E CLINICA |
Anno: | 2008 |
Docente/Relatore: | aldo dobrina |
Istituito da: | Università degli Studi di Trieste |
Dipartimento: | patologia |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 116 |
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