La competizione spaziale tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica durante gli anni della guerra fredda
La competizione spaziale tra Stati Uniti ed Unione Sovietica si sviluppò come una spettacolare articolazione della guerra fredda. L’epicentro della guerra fredda si sviluppo in Europa, ma come un’onda sismica nel corso degli anni si propagò in tutto il globo, finendo per dividerlo in due diversi e contrapposti blocchi che indirettamente si fronteggiarono più volte, arrivando in due occasioni sull’orlo del baratro di una nuova guerra che questa volta, essendo nucleare, sarebbe stata “totalmente distruttiva per il genere umano”. La competizione spaziale fu quindi una conseguenza voluta e ricercata della corsa agli armamenti, che caratterizzò le fasi più calde della guerra fredda. Tutto ciò produsse infine due effetti solo in apparenza contrastanti, da un lato si ebbe la cosiddetta “deterrenza” tra le due superpotenze dall’altro ciò non impedì la cooperazione tra le due superpotenze (iniziata in sordina ma poi sbandierata come esempio di potenza) che acquisì sempre più importanza soprattutto dopo la conquista della luna da parte americana per concludersi con i primi progetti di stazioni spaziali sovietiche che divennero alla fine degli anni settanta e per tutti gli anni ottanta e novanta reali e fattivi esempi di cooperazione scientifica internazionale . Dalla metà degli anni ottanta del XX secolo ai primi anni di questo nuovo secolo, la “gara” spaziale tra le superpotenze ha visto prevalere definitivamente gli Stati Uniti sull’Unione Sovietica. Stati Uniti che nonostante i numerosi tagli di bilancio apportati dalle presidenze succedutesi in questi anni riescono ancora a detenere la leadership nel campo spaziale. Sulla scena internazionale nel XXI secolo gli Stati Uniti potranno contare sulla partenership dei paesi della Cee e della Russia, ma dovranno anche vedersela con nuovi e agguerriti competitori come l’India e soprattutto la Cina che riaccenderà nei prossimi decenni di nuovi contenuti la corsa verso la conquista dello spazio.
La competizione spaziale tra Stati Uniti ed Unione Sovietica si sviluppò come una spettacolare articolazione della guerra fredda. L’epicentro della guerra fredda si sviluppo in Europa, ma come un’onda sismica nel corso degli anni si propagò in tutto il globo, finendo per dividerlo in due diversi e contrapposti blocchi che indirettamente si fronteggiarono più volte, arrivando in due occasioni sull’orlo del baratro di una nuova guerra che questa volta, essendo nucleare, sarebbe stata “totalmente distruttiva per il genere umano”. La competizione spaziale fu quindi una conseguenza voluta e ricercata della corsa agli armamenti, che caratterizzò le fasi più calde della guerra fredda. Tutto ciò produsse infine due effetti solo in apparenza contrastanti, da un lato si ebbe la cosiddetta “deterrenza” tra le due superpotenze dall’altro ciò non impedì la cooperazione tra le due superpotenze (iniziata in sordina ma poi sbandierata come esempio di potenza) che acquisì sempre più importanza soprattutto dopo la conquista della luna da parte americana per concludersi con i primi progetti di stazioni spaziali sovietiche che divennero alla fine degli anni settanta e per tutti gli anni ottanta e novanta reali e fattivi esempi di cooperazione scientifica internazionale . Dalla metà degli anni ottanta del XX secolo ai primi anni di questo nuovo secolo, la “gara” spaziale tra le superpotenze ha visto prevalere definitivamente gli Stati Uniti sull’Unione Sovietica. Stati Uniti che nonostante i numerosi tagli di bilancio apportati dalle presidenze succedutesi in questi anni riescono ancora a detenere la leadership nel campo spaziale. Sulla scena internazionale nel XXI secolo gli Stati Uniti potranno contare sulla partenership dei paesi della Cee e della Russia, ma dovranno anche vedersela con nuovi e agguerriti competitori come l’India e soprattutto la Cina che riaccenderà nei prossimi decenni di nuovi contenuti la corsa verso la conquista dello spazio.
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Informazioni tesi
Autore: | Emilio Basile |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Storia contemporanea |
Relatore: | Giorgio Caredda |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 177 |
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