Pensione pubblica o privata? Un'analisi di portafoglio dei costi di transizione.
In molti paesi europei (ed extraeuropei) i sistemi pensionistici pubblici in vigore si stanno rivelando insostenibili a causa del declino della forza lavoro (il che riduce la base d’imposta) e del parallelo aumento della popolazione anziana avente diritto a prestazioni troppo generose per essere sostenute dagli attuali sistemi di finanziamento. Nella maggior parte dei paesi europei (ed in particolare in Italia) i sistemi pensionistici sono di carattere pubblico e a ripartizione. In assenza di riforme per il 2050 l’aliquota contributiva di equilibrio raggiungerà livelli preoccupanti, prossimi al 50-60% delle retribuzioni correnti. Tali livelli sono chiaramente insostenibili. E’ necessario procedere ad una riforma dei sistemi in vigore. Il discorso a questo punto si sposta sulla questione del come procedere ad una eventuale riforma e sulle caratteristiche del sistema pensionistico da implementare. Quale sia la struttura ottima del sistema di previdenza pubblica è una questione di complessa e discussa natura. Tale struttura deve rispondere a principi di efficienza economica, equità intergenerazionale, equilibrio macroeconomico e finanziario. Astraendo dalla complessità e varietà dei sistemi pensionistici esistenti si possono individuare due casi estremi:
- Sistemi pubblici a ripartizione;
- Sistemi privati a capitalizzazione.
La natura pubblica o privata del sistema può prescindere dalla modalità di finanziamento dello stesso (a capitalizzazione o a ripartizione); tuttavia le caratteristiche tipiche di queste modalità di finanziamento rendono tale combinazione natura-modalità di finanziamento piuttosto comune. In particolare, un sistema a ripartizione, coinvolgendo piu’ generazioni, richiede l’esistenza di un’autorità che abbia il potere di imporre alla generazione correntemente attiva sul mercato del lavoro di finanziare le erogazioni pensionistiche della generazione correntemente inattiva in cambio della promessa di ricevere indietro tali pagamenti dalla generazione successiva. Normalmente tale autorità è rappresentata dal Governo o dall’ente pensionistico pubblico. Un sistema a capitalizzazione si appoggia tipicamente ai mercati dei capitali (in cui vengono infatti investiti i contributi previdenziali) e opera sulla base di principi di mercato. Tale sua caratteristica fa sì che i sistemi a capitalizzazione siano più frequentemente di natura privata. Un punto di partenza per la definizione del sistema pensionistico ottimo a livello della collettività considerata nel suo insieme è l’individuazione della combinazione ottima dei due sistemi pensionistici di base a capitalizzazione e a ripartizione da un punto di vista economico-finanziario. Non è detto che la scelta del sistema ottimo debba coincidere con il sistema ottimo da un punto di vista finanziario, c’è infatti una pluralità di criteri che un sistema pensionistico deve rispettare, non solo quello di efficienza economica. L’individuazione del sistema ottimo da un punto di vista economico-finanziario permette tuttavia di individuare chiaramente il carico dato dal costo che consegue all’allontanamento dal sistema ottimo, che il raggiungimento di altri scopi accolla alla collettività. Secondo un’ottica meramente finanziaria i sistemi pensionistici possono essere considerati alla stregua di attività finanziarie: essi possono infatti essere valutati sulla base di un’analisi media-varianza. Un sistema a ripartizione presenta un tasso di rendimento dato dal tasso di crescita del monte salari, quello a capitalizzazione presenta come rendimento il rendimento delle attività finanziarie in cui sono investiti i contributi pensionistici. Tali rendimenti presentano una correlazione non positiva, è quindi possibile miscelare i due sistemi in modo da ottenere una efficace diversificazione di portafoglio.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Francesca Giordana |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1998-99 |
Università: | Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia Politica |
Relatore: | Guido Tabellini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 172 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Gestione ed equilibri finanziari dei fondi pensione: il caso inglese
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi