Storia del turismo e dello sviluppo costiero in Calabria dagli anni Novanta al 2003
Lo studio ha focalizzato l’attenzione sulla storia del turismo e dello sviluppo dei comuni del litorale Calabrese, nella seconda metà del ‘900, con riferimento particolare agli anni ’90 e agli albori del secondo millennio. Soltanto dopo un consistente numero di studi sulle applicazioni terapeutiche delle acque si posero le fondamenta della moderna idroterapia: comincerà così quella che da alcuni è stata definita l’era balneare. Al centro di tutto, il cambiamento di mentalità riguardo alle pratiche dei bagni, la fine di ogni paura nei confronti dell’acqua, la nascita dei primi stabilimenti termali e poi balneari, con il contemporaneo diffondersi delle vacanze di massa. Solo nel corso dell’Ottocento l’uso terapeutico dell’acqua trovò ampia diffusione anche in Calabria, ed oggi, parlare di turismo in Calabria equivale a parlare di “turismo balneare”. I sui 740 km di costa, che ne fanno la regione peninsulare più esposta al mare: un dato entusiasmante, per di più se si considera che l’87,4% di essa risulta balneabile e perciò potenziale meta di un turismo costiero. Sono quasi esclusivamente le località balneari quelle preferite dai turisti in quanto regalano scenari naturali estremamente mutevoli e di grandissima suggestione, mentre l’entroterra è pressoché sconosciuto al visitatore e all'incirca escluso dal circolo turistico, fatta eccezione per i luoghi montani che alimentano, tuttavia, un turismo invernale ancora troppo debole per lasciare un segno nell’economia calabrese.Questi ultimi anni hanno confermato l’andamento positivo del turismo in Calabria, pur a fronte di una tendenza nazionale che ha incontrato non poche difficoltà, soprattutto alla luce del fatto che la tipologia di turismo maggiormente in crisi è stata, in diverse regioni, proprio quella balneare. Un trend positivo da interpretare come l’avvio di una fase di sviluppo turistico, che trova prima di tutto motivazione nell’attenzione sempre maggiore verso questo ambito, ma che non si sarebbe potuto realizzare se non vi fossero stati, in parallelo, un aumento ed una qualificazione della ricettività alberghiera ed extralberghiera, e in termini di strutture e in termini di posti letto, quest’ultimi aumentati più di diecimila unità. Una simile evoluzione, però, ha visto coinvolti soltanto pochissimi comuni del litorale, e in particolare una determinata fascia costiera, quella tirrenica, in quanto sono situati principalmente su questo tratto di costa i comuni che hanno registrato un incremento nel settore dell’ospitalità. Lo studio ha, poi, volto l’attenzione al ruolo che le amministrazioni comunali svolgono nell’incentivare e promuovere il turismo, proprio per le innumerevoli competenze ad esse attribuite. Al successo degli interventi specifici in materia di turismo, concorrono molteplici fattori non governabili da una semplice politica di settore. Proprio considerando il delicato compito svolto dal governo locale si è pensato di determinare se i comuni costieri calabresi, protagonisti di una crescita manifesta in campo turistico, presentino o meno una similitudine di tipo politico. Se nella prima metà degli anni ’90, emerge una similitudine politica, che ha il colore della sinistra/centro-sinistra, il profilo politico degli anni più recenti si rivela caratterizzato da una marcata eterogeneità e, pertanto, risulta impossibile alludere ad ogni sorta di “somiglianza politica”. Infine ci si è avvalsi di una fonte di considerevole importanza, che porta il nome di John Kimmons Walton, insegnante di storia sociale nel Regno Unito, massimo esperto e studioso di storia del turismo e turismo balneare, e dai suoi studi si è tratta l’occasione per un confronto con le coste calabresi, che ha messo in luce alcune importanti debolezze che condizionano lo sviluppo ulteriore del turismo quali l’eccessiva stagionalità della domanda che comporta anche la scarsa utilizzazione degli impianti, nonché la ancora carente incidenza, nonostante i forti incrementi degli ultimi anni, della componente straniera. Se su questi punti si riscontra il maggior divario col resto d’Italia, per converso si intuisce quanto sono ancora grandi i margini di miglioramento e di sviluppo.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Giovanna De Santis |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2004-05 |
Università: | Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue e Letterature Straniere |
Relatore: | Annunziata Berrino |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 163 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi