Comunicazione e partecipazione on line: il caso Pandora
La nostra attuale società è contraddistinta da continui cambiamenti. Sul piano tecnologico siamo di fronte ad un periodo caratterizzato da un susseguirsi di innovazioni che vede come protagonista il processo di digitalizzazione.
In pochi anni le applicazioni di punta delle tecnologie informatiche sono mutate, e ora non si parla più tanto di interazione uomo-computer quanto dei nuovi ambienti creati dalle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) fra di loro.
Lo scopo di questa tesi è quello di analizzare l’impatto che le Tecnologie hanno avuto nel panorama della comunicazione e come esse possano offrire nuove possibilità di espandere il concetto di democrazia e di partecipazione, di livellare le opportunità, di permettere agli individui di coltivare interessi al di là delle distanze e delle esclusioni.
L’interesse nell’affrontare questo tipo di tematiche nasce dalla mia esperienza di tirocinio alla Fondazione Eni Enrico Mattei di Venezia, in cui ho partecipato allo sviluppo di uno strumento che, avvalendosi delle TIC possa permettere agli utenti della rete di informarsi, comunicare e cooperare su tematiche inerenti la sostenibilità locale: il sistema Pandora.
Nella prima parte dell'elaborato si cercherà di offrire una panoramica d’insieme che, spaziando dall’ambito storico generale al contesto attuale, passi per un’analisi della socialità del mezzo telematico, per i processi comunicativi e collaborativi che offre la rete e per il nuovo ruolo che assume la comunicazione in rete nei processi di formazione.
La seconda parte è centrata sull’esperienza di tirocinio e tenterà, attraverso il percorso della progettazione del sistema Pandora, di far comprendere l’importanza di un processo di partecipazione in vista di uno sviluppo sostenibile del territorio.
Dopo aver individuato e analizzato i vari tipi di formazione a distanza, le sue componenti fondamentali e dopo aver fornito delle indicazioni utili per la progettazione e lo svolgimento di un corso on line, viene affrontato il problema inerente la qualità, nodo cruciale nell’ambito della formazione.
Dopo un'analisi dettagliata sui processi di comunicazione on line, e partendo dalla considerazione che il bisogno di comunicare è insito nell’essere umano, vedremo come gli utenti della rete non partecipino al cyberspazio individualmente, ma si ritrovino a discutere insieme ad altri con i loro stessi interessi, su argomenti di diversa natura, dando vita a processi di partecipazione on line.
E’ questo l’oggetto della seconda parte dell’elaborato.
L’obiettivo principale del progetto Pandora è stato quello di avvalersi delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione per accompagnare il cittadino della rete in un “viaggio virtuale” con lo scopo di informarlo su l’Ambiente, l’Economia e la Società locale, invogliarlo ad avviare un processo di mutual learning su tali tematiche, e permettergli di dar vita, condividendo in rete percezioni e aspettative, ad una “intelligenza collettiva”, possibile base per una transizione verso la sostenibilità locale.
In quest’ultima parte si intende far luce sulle ipotesi di base che hanno guidato la progettazione di Pandora, soffermandosi in particolare sulle finalità della ricerca, sulla metodologia di lavoro adottata e sulla struttura del sistema rivolto alla realtà veneziana.
Infine, si è arrivati alla valutazione del sistema Pandora, in un primo momento con un’indagine esplorativa mediante la somministrazione di un questionario agli utenti della Biblioteca Multimediale della Fondazione Eni Enrico Mattei, ai quali è stato chiesto di navigare nel sito e successivamente rispondere alle domande proposte; successivamente si è cercato di arrivare ad una valutazione della qualità dello strumento attraverso una metodologia più raffinata, il SERVQUAL, il quale è stato elaborato inizialmente in ambito aziendale per valutare la soddisfazione degli utenti rispetto ad servizio fornito.
Essendo Pandora uno strumento e un servizio per i “cittadini del Web” atto ad informare, comunicare e far partecipare su tematiche legate alla sostenibilità locale, si è ritenuto utile applicare la metodologia SERVQUAL al fine di valutare se il sito, così costruito, rispondeva alle esigenze e alle aspettative degli utenti della rete.
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Informazioni tesi
Autore: | Sara Reffo |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Scienze dell'Educazione |
Relatore: | Luciano Galliani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 191 |
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