Eugenetica e politica nella prima metà del XX secolo
Un approfondimento didattico sull’eugenetica pensato per degli alunni dell’ultimo anno di liceo.
Perché?
Vedo un motivo essenzialmente pratico: leggendo i manuali scolastici (e ascoltanto le lezioni degli insegnanti…) si può notare come i temi delle politiche sociali, del welfare, e il rapporto scienza-politica siano ancora marginali, non sentiti e soprattutto non problematizzati. Ancora oggi nelle aule (e cercherò di sottolinearlo in questo lavoro) certe affermazioni affrettate, certi “luoghi comuni” su popolazione e politica, certi passaggi scontati su problemi aperti sono ancora frequenti. E questo nonostante la storiografia, su questi temi, abbia prodotto, negli ultimi anni, notevoli novità, specialmente in Italia.
Mi si potrebbe obiettare: “ma quelli dell’eugenica, del welfare, della politica sociale sono temi in fondo «di nicchia», temi da specialisti che hanno poco a che fare con la preparazione di base degli studenti”. Allora risponderei: “davvero lo sono”? i temi della bioetica, della manipolazione genetica, della clonazione umana, dell’integrità della persona, del rapporto scienza-potere, della manipolazione delle masse, della privacy, sono temi astratti, marginali rispetto alla vita quotidiana dei ragazzi a cui andiamo ad insegnare? O non si tratta piuttosto che di temi “caldissimi”, con cui i ragazzi sono costantemente a contatto? Parlare in classe, durante una lezione di storia, di eugenetica, di darwinismo e politiche sociali è un modo, credo, significativo per aiutare i ragazzi a orientarsi nel presente: è un modo per chiarire come la genetica, negli ultimi vent’anni, non abbia “inventato” i problemi che la caratterizzano, ma li abbia solo “riscoperti”, e forse complicati. Un modo per richiamare l’attenzione sulla profondità e la complessità di problemi che i mass-media volentieri banalizzano e livellano sull’enfasi dell’attualità.
Spero di non apparire pedante o inutilmente retorico citando qui Croce: «perché la storia passata rivive e la storia passata si fa presente, via via che lo svolgimento della vita così richiede» . Credo che, se davvero il nostro compito è accompagnare i ragazzi a esplorare il mondo della storia, non sia più molto proficuo far percorrere loro lunghe marce nei territori della storia politica e solo brevi ed occasionali tratti sulle vie della geografia storica o della storia sociale. Si ha la sensazione diffusa che il clima, anche nella scuola, sia davvero cambiato: le istituzioni, la politica e il potere non rappresentano più l’unica linea d’orizzonte. Alla didattica ormai, le famiglie e le istituzioni chiedono di avere uno sguardo molto più dettagliato, di offrire contenuti vicini, vivi, presenti e sinceramente legati alla realtà dei ragazzi che apprendono. Agli insegnanti è richiesta poi grande attenzione alle ricadute educative e formative (prima che culturali) dell’insegnamento. Per questo motivo quella che Braudel chiama la “vita materiale”, sarà destinata – credo – a diventare sempre più protagonista nell’insegnamento della storia. Anzitutto perché – e lo si vede facilmente in classe - interessa e appassiona i ragazzi. In secondo luogo perché aiuta l’insegnante nel suo ruolo di formatore, consentendogli di avvicinare studenti e genitori su problemi condivisi, sentiti, permettendogli di spaziare su documentazioni nuove, ricche e non banali, verso luoghi e testimonianze legati anche al territorio in cui la scuola vive. La storia sociale aiuterà i nuovi insegnanti, in sostanza, a rispondere a domande non banali e non retoriche in modo professionale.
Attraverso l’approfondimento di temi come l’eugenetica, il dialogo dell’insegnate coi ragazzi e le famiglie potrà essere, io credo, davvero autentico. In questi anni, in cui la società occidentale ha sentito forti la pressione dell’edonismo, le lusinghe del benessere economico e delle certezze scientifiche, anche le lusinghe “eugenetiche” (ingegneria genetica, fecondazione artificiale, clonazione umana, aborto preventivo…) sono tornate a diffondersi e i ragazzi in classe ci hanno chiesto spesso di aiutarli a capire meglio, ad orientarsi quando saranno chiamati a decidere. Nel nostro ruolo di insegnanti non possiamo certo indottrinarli o scegliere per loro. Ma possiamo approfondire assieme a loro, dal lato della nostra competenza specifica, questi problemi.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Massimo Ciceri |
Tipo: | Tesi di Specializzazione/Perfezionamento |
Specializzazione in | SILSIS- Scuola interuniversitaria lombarda per l'insegnamento secondario superiore |
Anno: | 2005 |
Docente/Relatore: | Edoardo Bressan |
Istituito da: | Università degli Studi di Milano |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 81 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Origini controllate: l'eugenetica in Italia 1900-1924
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi