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Gli Algerini decideranno liberamente del loro destino

29 gennaio 1960

Mentre ad Algeri è in corso la "settimana delle barricate", il Presidente de Gaulle, prendendo la parola davanti alla televisione, si rivolge così all'Armèe e ai Francesi d'Algeria: «Gli Algerini decideranno liberamente del loro destino. L'autodeterminazione è la sola politica che sia degna della Francia... la sola soluzione possibile».
Con tono più misurato poi ordina ai militari di non associarsi in alcun modo alla ribellione, e di ristabilire l'ordine e la legalità. Quindi, con tono rassicurante, si indirizza ai ai pieds-noirs, spiegando loro la solidità dei legami che continueranno a unire Francia e Algeria.
Condannati gli oppositori delle due comunità, tanto i ribelli Algerini quanto i Francesi d'Algeria, de Gaulle parla infine alla Francia, e nel farlo la sua voce si commuove: «Bene, mio caro e vecchio paese, eccoci ancora una volta insieme ad affrontare una dura prova».
E' il de Gaulle dei tempi migliori a parlare, e il suo discorso, subito esaltato dal popolo francese, ottiene l'approvazione generale pure dell'Esercito.
Per la prima volta dall'inizio del conflitto, il potere non ha ceduto di fronte alle pretese degli ultras. La conclusione è chiara: la Francia è pronta ad accettare l'indipendenza dell'Algeria.

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