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Si spara all'Università di Roma
Un gruppo di estremisti di destra irrompe all'università di Roma, dove lo studente Guido Bellachioma, del Comitato di Lotta, viene gravemente ferito da un colpo d'arma da fuoco.
L'incursione rappresenta l'applicazione della linea uscita dall'ultimo congresso dell'Msi. In quella sede è stato enunciato l'obiettivo di divenire una componente della nuova fase della strategia della tensione. Le posizioni anticomuniste delle frange violente del "movimento" sono state giudicate positivamente da Terza posizione e da altre organizzazioni neofasciste. I neofascisti mirano, cioè, a combinare la ripresa delle violenze squadristiche con un tentativo, teorizzato da Pino Rauti, di inserimento nei punti di maggior profondità della crisi sociale. I fascisti, comunque, in questa fase giocano un ruolo di secondo piano, ma l'aggravarsi della crisi sociale e l'incertezza della situazione politica offrono un terreno di iniziativa alla destra eversiva.
Tesi correlate:
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- Stampa quotidiana, nuova sinistra e movimenti di Enio de Marzo
- Brigate Rosse, partito comunista combattente di Roberto Bartali
- La solidarietà assediata. Pci e terrorismo 1976-1979 di Angelo Riboni
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