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Il Piano d'azione per l'e-government
Il Governo italiano compie un passo decisivo nel processo di ammodernamento delle Amministrazioni mediante l'utilizzo delle nuove tecnologie approvando il Piano d'azione per l'e-government.
Questo progetto si inserisce nel tentativo, da parte delle autorità italiane, di concretizzare una politica coerente nel settore che specifichi le risorse impegnate e le scadenze precise nell'ambito di una nuova visione strategica.
Dunque, viene riproposta la necessità di ricondurre ad un disegno unitario l'informatizzazione del settore pubblico ed il proposito di intraprendere la direzione di un'integrazione, in un unico sistema interconnesso, dei vari servizi on-line degli Enti, sia nazionali che locali.
Uno dei principali propositi del Governo è quello di ribilanciare, dalla parte del cittadino, l'asimmetrico rapporto tra questo e l'Amministrazione rivoluzionando la cultura della sudditanza verso le Istituzioni.
Gli attori protagonisti di questo mutamento così radicale non possono che essere rintracciati negli Enti Locali che vengono investiti dall'onere di conseguire i tre obbiettivi principali del piano:
- migliorare l'efficienza operativa interna delle singole amministrazioni;
- informatizzare la erogazione dei servizi ai cittadini ed alle imprese, integrando quando necessario i servizi di diverse amministrazioni;
- consentire l'accesso telematico degli utilizzatori finali ai servizi della pubblica amministrazione e alle sue informazioni.
Il Piano, avvalendosi della rete nazionale (extranet), della carta d'identità elettronica (in sperimentazione dall'autunno) e della firma digitale, definisce i compiti delle varie Amministrazioni:
1) le Amministrazioni centrali predisporranno una rete di portali per consentire il pieno accesso ai servizi ed alle informazioni: portale unificato delle norme, dei servizi al cittadino, per i servizi di certificazione, per i servizi all'impiego, per i servizi alle imprese;
2) le Regioni dovranno attivare le rispettive reti di interconnessione tra gli Enti Locali del proprio territorio in piena autonomia sulle modalità;
3) i Comuni e le Province dovranno predisporre gli sportelli frontoffice con il proposito fondamentale di abbattere le attuali forti differenze territoriali nella qualità dei servizi.
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