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Il Presidente Chirac in visita nell'Africa australe
Il Presidente francese Chirac compie un viaggio che lo porta a toccare ben quattro paesi (Namibia, Sud Africa, Mozambico ed Angola) in meno di una settimana. Il viaggio aggira significativamente l'Africa Centrale e attraversa tutto il Cono Sud del Continente; pur avendo forti connotazioni economiche e commerciali, i suoi obiettivi non sono certo limitati ai soli interessi mercantili. Cominciando con la Namibia, Chirac cerca forse di addolcire l'immagine dello sbarco di una vera e propria quinta colonna di cacciatori di grossi contratti che la delegazione al seguito indubbiamente dà. Oltre al Ministro degli Esteri, quello dell'Economia e quello della Cooperazione, una sessantina di grossi imprenditori accompagnano il Presidente francese. In ogni paese visitato è organizzata una cena di lavoro nella quale i singoli imprenditori transalpini sono posizionati abilmente nelle varie tavole accanto ai possibili clienti locali. Ad ogni tavolo, si ha cura di ricreare una piccola sessione lavorativa per ogni genere di industria ed attività. Lo stesso Chirac, inoltre, interviene intercedendo personalmente per i suoi imprenditori nazionali, presentandoli alle autorità locali e lodandone l'operato e l'attività professionale. La tappa in Namibia è un successo: gli accordi di scambio che sono siglati sembrano promettere bene. E' chiaro comunque che la tappa principale del viaggio del Presidente francese è quella in Sud Africa. È proprio a partire da questo paese-chiave che la Francia vuole, infatti, far conoscere la sua nuova politica africana. Parigi ha cominciato a rompere col passato, riformando il settore della cooperazione ed asservendolo ad una logica più geoeconomica che geopolitica. Nella sua visita sudafricana, Chirac dichiara di fronte a Mandela e Mbeki, suo successore designato: «Noi sappiamo che il commercio e gli aiuti vanno di pari passo nella crescita economica». Affermando che gli aiuti francesi non verranno meno nonostante l'aumento degli investimenti, il Presidente francese vuole chiaramente mettersi un passo avanti agli americani, che invece propongono solo un'apertura sempre maggiore del mercato, in modo tale che le imprese americane vi si possano inserire, apportando così dei miglioramenti economici.
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