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Mattei attira il risentimento delle compagnie petrolifere
L'accordo tra l'Azienda Generale Italiana Petroli (AGIP, società dell'ENI) e la National Iranian Oil Company di Teheran per la costituzione di una società a capitale italo-iraniano per lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi iraniani, talmente innovativo da apparire rivoluzionario, dirige verso l'ENI attenzioni e risentimenti di allarmante portata. Viene applicata per la prima volta, su iniziativa di Mattei, la formula "75/25", che prevede una divisione degli utili netti al 75% per lo stato produttore e al 25% per la compagnia concessionaria. Questa nuova formula mette in discussione tutti i precedenti accordi basati sulla divisione "50/50" spingendo gli altri governi mediorientali a richiederne la modifica e l'adeguamento. Lo stato detentore delle riserve si trasforma quindi da esattore di imposte a co-investitore: un evento forse più politico che economico.
Tesi correlate:
- La politica mediorientale di Aldo Moro [1969 - 1974] di Marco Paganini
- Israele e Palestina dagli insediamenti agli Stati sovrani. L'Italia e la questione palestinese 1967-1978. di Francesco Emanuele Gentile
- Ruolo del gas naturale e fonti di approvvigionamento per l'Italia di Edoardo Riccardo Scrimaglio
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