F I L O L O G I A
G E R M A N I C A
Appunti di Monica Zappaterra
Università degli Studi di Pavia
Facoltà: Studi Umanistici
Corso di Laurea in Lingue e Culture Moderne
Esame: Filologia germanica - Modulo A
Docente: Marusca Francini
A.A. 2022/2023
Tesi
online
A P P U N T I
TesionlineCorso di Fil o l ogia Ge rmanica -
M odul o A
LIN GUISTI CA GERMA NI CA
INTRODUZIONE
Indoeuropeo → G erm anico → Lingue germ aniche (= studio diacronico, di sviluppo storico)
L in g u e g erman ich e
- svedese, norvegese, olandese, afrikaans, inglese, tedesco…
- stessa fam iglia linguistica (insiem e di lingue im parentate, che discendono da uno
stesso ceppo)
- sottogruppo delle lingue indoeuropee (lingue slave, rom anze, celtiche… ; lingue
parlate da India all’Europa occidentale)
- figlie di una protolingua ricostruita non attestata (g erman ico ), a sua volta figlia di
un’altra protolingua (in d o eu ro p eo )
Per ricostruire questa protolingua
M eto d o d i co mp arazio n e
- di testi, docum enti più antichi in lingua germ anica = prim e iscrizioni runiche, incise su
oggetti di uso quotidiano (es. punte di freccia, pettini… )
- prestiti dal fin n ico (F inlandia)
Esem pio
finn. KUNING AS
germ . * KUNING AZ
ing. KING
ted. KO NIG
[ * → indica un term ine ricostruito ]
II-III sec. = prim e attestazioni
- iscrizioni runiche
- testi di scrittori classici (T acito, Cesare… ) parlano dei G erm anici, usano term ini
germ anici sparsi nei loro scritti
T acito “La G erm ania”, scritto in latino (98 d.C.)
es. G LESUM → scivolam ento sem antico
gles = am bra (resina fossile, di cui paesi germ anici facevano grandi esportazioni)
1um = desinenza latina
Lingue m oderne
G LES → G LASS (vetro; non si conosceva, ciò che gli assom igliava di più era l’am bra)
IV sec. = prim o docum ento in lingua germ anica di una certa estensione
W u lfila traduce la Bibbia dal greco al gotico, in M esia (provincia rom ana)
wulf = lupo
ila = dim inutivo gotico
Da VIII sec. = tradizione letteraria di altre lingue germ aniche (anglosassone, antico alto
tedesco)
T eorie sulla ricostruzione linguistica del germ anico
AL BERO G ENEAL O G ICO , di Schleicher (prim a m età ‘800); riporta le diverse lingue di una
fam iglia alla loro origine com une
(“PRO T O ”-)G ERM ANICO
G erman ico setten trio n ale
(lingue nordiche)
- nordico orientalĒ
danese e svedese
- nordico occidentalĒ
norvegese e
isalndese
G erman ico o ccid en tale
anglosassone, antico alto
tedesco (progenitori di
inglese e tedesco),
antico frisone, antico
sassone…
G erman ico o rien tale
(es. gotico, altre lingue,
nom i usati da scrittori
classici) = lingue m orte
I G oti (ram o orientale) si distaccano già dal II sec. m entre gli altri due gruppi rim asero più a
lungo in contatto. La distinzione tra germ anico occidentale e settentrionale si può avere dal
V sec. con la m igrazione in Britannia di Angli, Sassoni e Juti
Alla basĒ concezione della lingua com e organism o che sviluppa e decade dando luogo a
una progressiva dif ferenziazione nel tem po.
T eoria troppo schem atica e rigida; successivam ente altre teorie considerano lo sviluppo
delle lingue non solo per i diversi gruppi e le singole lingue, m a soprattutto tenendo in
considerazione la dif fusione dei fenom eni linguistici nello spazio, attraverso i contatti tra
parlanti diverse lingue e dialetti.
2LEGGI FONETICHE
PRIMA MUT AZ IO NE CO NSO NANT ICA
Leggi form ulate da neogram m atici (‘800); LInguistica storica com parata.
= studiano rapporti genealogici, di filiazione tra le lingue, considerate com e enti viventi
Critiche a queste leggi: schem a troppo astratto, non rende rapporti storici-geografici
T EO RIA DELL E O NDE, di Schm itt (uno dei correttivi, seconda m età ‘800)
( = im m agine del sasso gettato nell’acqua che genera cerchi* tanto più intensi tanto più sono
vicini al suo punto di caduta)
F enom eno linguistico ha un’origine precisa, dove si m anifesta con più forza; m an m ano che
ci si allontana, si indebolisce, fino a scom parire.
*cerchi → rappresentano le isoglosse (= “stessa lingua”)
Es. G erm ania, distinzione dialettale tra Nord e Sud basata sulle isoglosse (= fenom eno
fonetico) →
SECONDA MUT AZIONE CONSONANTICA
Basso tedescŌ dialetti del Nord
Alto tedescŌ dialetti del Sud
Dialetti del tedesco superiore (bavarese, alem anno) = dove le isoglosse sono
com pletam ente realizzate, e si indeboliscono m an m ano che si allontana da queste zone
- verso Nord, fino a scom parire in corrispondenza della lin ea d i Ben rath .
- verso Sud: influenza lingua longobarda
Longobardi (secondo regno rom ano-barbarico): subìto forte influenza dei Bavaresi, contatti
stretti con ducato di Baviera.
In italianŌ m olti prestiti longobardi
dal G otico (occlusiva) dal Longobardo (fricativa)
T appo Z af fo
T eoria del sostrato
= ciò che sta sotto
3Influenza di lingua parlata in precedenza in un determ inato territorio = cam biam ento
linguistico
Lingua precedente scom pare, m a lascia una sua traccia nella lingua dei nuovi arrivati
(per spiegare prim a e seconda m utazione consonantica)
T eoria delle onde e del sostrato non si escludono a vicenda
Es. Anglosassone
germ . *A → ags; dovuto all'influsso del sostrato celtico (lingue celtichĒ G alles,
Cornovaglia… )
Es. dialetti italiani
Nord: sostrato celtico
T oscanĀ sostrato etrusco (aspirazione occlusive sorde)
T utti derivano da latino, m a trovato sostrati diversi e quindi si sviluppano in m aniera diversa
T eoria della poligenesi
= cause interne alle lingue; prem esse com uni che portano all’insorgere dello stesso
fenom eno (lingue im parentate tra loro); es. m etafonia palatale
ing. F O O T → ags. F O T → germ . *F O T UZ
ing. F EET → ags. F ET → germ . *F O T IZ (“I”: influenza del suono palatale sulla vocale
radicale)
Presente in tutte le lingue germ aniche (soprattutto in antico nordico e anglosassone), tranne
gotico (per la sua antichità di attestazione).
Metafon ia palatale spiegata in due m odi:
1. T eoria della poligenesi: tendenze di sviluppo nelle lingue germ aniche che ha portato
all’insorgere di questo fenom eno
2. T eoria delle ondĒ punto di origine → antico nordico e anglosassone e poi da lì si è
dif fuso
Cro n olog ia d ei feno men i
lingua ricostruita = dif ficile dare periodizzazione
V an Coetsem
1. Pro to g erman icŌ accento m obile
Periodo “e-a” (periodo di transizione)
2. G erman ico co mu n Ē innalzam ento, abbassam ento, allungam ento vocalico;
G erman ico o ccid en tale, o rien tale, setten trio n ale (divisi in base alle isoglosse,
fenom eni fonetici com uni)
V sec. → com inciano a dif ferenziarsi germ anico occidentale e settentrionale
4VI sec. → seconda m utazione consonantica
Fenomeni di superstrato
Norm anni (= uom ini del Nord, Norm andia); erano V ichinghi che causavano incursioni, finché
il re dei F ranchi ha concesso loro una terra (Norm andia) = Regno vichingo. Si può notare
anche il contributo linguistico della lingua scandinava (francese o anglonorm anno)
F ine VIII secolo = età vichinga, incursioni in Inghilterra, gruppi guerrieri da Scandinavia,
incursioni, finché si insediano (Inghilterra, Nord-Est)
1066: G uglielm o il conquistatore sconfigge ultim o re francese
Influenza del superstrato sulla lingua inglese
- lingua scandinavia = influenza anche su m orfologia
- francese
Altro esem pio: italiano = superstrato di prestiti germ anici
M anuale p. 17, p. 35, 40
ISOGLOSSE GERMANICO OCCIDENT ALE
= fenom eni ling che distinguono in 3 gruppi
1. g emin azio n e co n so n an ticĀ non riguarda gotico e antico islandese
2. fricativa sonora dentale (ð ) germ anica = (d ) occlusiva sonora dentale
3. desinenza germ anica -Z scom pare nelle form e del germ anico occidentale (m entre si
conserva in got. e aisl)
*F O T UZ desinenza scom parsa nel germ occ
finali di parole = gotico “S” / scandinave “R”
G erm anico occidentale m olto più frastagliato degli altri due
● lingue ingevoni (o del m are del Nord)
ISOGLOSSE LINGUE INGEVONI
Delle varie tribù, degli Ingaevones facevano parte in particolare F risi, Cauci, Cim bri, T eutoni,
Angli, Sassoni e Juti
1. Nasale cad e d avan ti a fricativa so rd a + Allu n g amen to d i co mp en so d ella vo cale
ch e p reced e
5Esem pio.
got. F IM F
ags. F IF (“i” lunga, allungam ento di com penso della vocale; nasale prim a della fricativa è
caduta)
2. G erman ico *AI = esiti mo n o tto n g ati n elle lin g u e in g evo n i
Esem pio.
germ . *ST AINAZ
ags. ST AN (“a” lunga)
3. “A” seg u ita d a n asale, si p ro n u n cia “O ”
4. M etatesi d i “R”(camb ia p o sto )
Esem pio.
ags HO RS; ing. HO RSE
aat HRO S; ted. RO SS
5. coniugazione verb i al p lu rale, si ha una fo rma u n ica
6. form e pronom inali caratteristiche delle lingue ingevoni (= u scita vo calica)
ing. HE, M E
ted. ER, M IR
7. ang. e antico frisone; pronuncia palatizzata della “a”
A → æ
p. 75
T ip o e po sizio ne dell’accento: una delle più im portanti isoglosse che
caratterizzano il germ anico e le lingue germ aniche rispetto all’indoeuropeo
- indoeuropeŌ accento m obile
- germ anicŌ accento fisso su sillaba radicale (di intensità)
p. 81
V ocalismo
V ocali brevi (indoeuropeo) → i, e, ə, a, o, u
V ocali brevi (germ anico) → i, e, a, u
V ocali lunghe indoeuropeo → ī, ē, ā, ō, ū
V ocali lunghe germ anico→ ī , Ē, ō (non c’è ū)
ISOGLOSSE relative a VOCALI BREVI/LUNGHE
- ie A, O , Ǝ → germ *A
- ie A, O (lunga) → germ *Ō
p. 82-83
6VO CAL I BREVI
ie KwO D (lat. quod) → germ *HwA T
ags HwæT
aat (H)wAZ
ie PƎT ĒR (e lunga) → germ *F AðĒR (e lunga)
ags F æDER
aat F AT AR
CASO P ARTICOLARE AA T
Ō → UO (si dittonga)
VOCALI LUNGHE
ie Ā → germ * Ō
ie BHRĀT ER → germ *BRŌ θAR (fratello)
(= occlusiva sonora aspirata)
ags BRO θŌ R
aat BRUO DER
θ =
ie PŌ D → germ *F Ō T UZ (= piede)
ags F Ō T = si perde “z” (3’ isoglossa germ anico occidentale) e “u” (sillaba atona, per via
dell’accento); p.40
aat F UO Z
(lezione 4 = riduzione delle vocali dall’indoeuropeo al germ anico; vocalism o)
p.84
“E” lunga
in germ anico, 2 tipi
1. Ē(1) di o rig in e in d o eu ro p ea: abbastanza aperta, si apre fino ad arrivare alla Ā
(nelle lingue germ aniche)
germ *Ē → ags æ; aat Ā
72. Ē(2) di o rig in e g erman ica: rim ane Ē, essendo più chiusa (nelle lingue germ aniche,
tranne che in antico alto tedesco in cui si dittonga)
germ * Ē(2) → aat: IA
Stru ttu ralismo = lingua è struttura , sistem a; quando si hanno due suoni sim ili, si tende a
dif ferenziarli ulteriorm ente
ie HEIR → germ * HĒR (“e” lunga, 2)
ags HĒR = ing here
aat HIAR = ted hier
DITT ONGHI INDOEUROPEI
Riduzione dei dittonghi germ anici conseguente alla riduzione vocalica (p.85-86)
In corrispondenza di due dittonghi indoeuropei ce n’è solo uno germ anico
In d o eu ro p eo AI O I AU O U EI EU
G erman ico AI AU Ī EU
● ie AI / O I → germ *AI
ags Ā
aat EI
es.
ie G HAIDO S → germ *G AIT AZ
(accento radicale percussivo, form a di indebolim ento, di lenizione in sillaba finale)
ags G ĀT (dittongo “AI” si m onottonga per la 2’ isoglossa delle lingue ingevoni)
aat G EIZ (si pronuncia com e fricativa sorda in questo caso)
es.
ie O INO S → germ * AINAZ
ags ĀN (cade desinenza per via dell’accento e la fricativa per la 3’ isoglossa del germ anico
occidentale)
aat EIN
● ie O U → germ * AU
ags EA
aat Ō (quando seguita da una d en tale) oppure O U
8es.
ie RO UDHO S → germ *RAUðAZ (“rosso”)
ags READ
- segno di vocale lunga sulla “e”; in ags significa che è un vero d itto n g o , per
distinguerli dagli pseudo-dittonghi;
- 3’ isoglossa del germ anico occ = cade la fricativa sonora “z”
- cade la desinenza “a” per via dell’accento
aat RŌ T
- seconda m utazione consonanticĀ occlusiva dentale sorda diventa sonora
ie → germ *θEUðO (“o” lunga) (popolo)
ags θEO D (2’ isoglossa del germ anico occidentale = fricativa interdentale diventa occlusiva
dentale sonora)
aat DIO T
(es. ing = three;ted = drei)
diutisc/k (?) (isc/k = per costruire aggettivi)
vocale palatale che fa cam biare “io” a “iu” (innalzam ento)
p.86/87
SEMIVOCALI
“i” = sem ivocale palatale
“u” = sem ivocale velare
passando da ie a germ non cam biano (/j/, /w/)
LIQUIDE E NASALI SONANTI
(possono essere in m ezzo a una sillaba); = status fonetico interm edio
In d o eu ro p eo L R M N
G erman ico UL UR UM UN
= vocale di appoggio “u”
es.
ie PLNO ’S → germ * F ULNAZ → germ * F ULLAZ
ags F ULL
aat F O LL
(“A” della sillaba atona, prim a di cadere lascia il proprio tim bro sulla vocale radicale;
9“A” = vocale bassa, quindi tira la “U”, la abbassa e la fa diventare “O ”)
es.
i.e URDHO M → germ * W URðA(N) = (“parola”)
ags W O RD
aat W O R T
1’ MUT AZIONE CONSONT ANTICA
(1’ leg g e d i G rimm)
articolazione delle occlusive indoeuropee
sorde, sonore aspirate (3 isoglosse)
O CCL USIVE
Sorde Sonore Sorde aspirate Sonore aspirate
Labiali P B (PH) BH
Dentali T D (T H) DH
Palatali K G (KH) G H
V elari K G (KH) G H
Labio-velari Kw G w (KwH) G wH
p. 92
ISOGLOSSE
1. O cclusive sord e dell’indoeuropeo → F ricative so rde in germ anico
Indoeuropeo P T K Kw
G erm anico F → /f/ θ H → /x/ Hw → /xw/
2. O cclusive son ore aspirate in indoeuropeo → F ricative son ore in
germ anico
10Indoeuropeo BH DH G H G wH
G erm anico → ß ð → /ð/ G → /y/ G w → /yw/
3. O cclusive son ore dell’indoeuropeo → O cclusive sorde in germ anico
Indoeuropeo B D G G w
G erm anico P → /p/ T → /t/ K → /k/ Kw → /kw/
es. “fratello”
ie BHRĀT ER → germ *BRŌ θAR
ags BRŌ θO R
aat BRUO DER
- occlusiva sonora aspirata, BH (indoeuropeo) → occlusiva sonora B (germ anico)
= 2’ isoglossa della 1’ m utazione consonantica
- occlusiva sorda dentale → fricativa interdentale
= 1’ isoglossa della 1’ m utazione consonantica
es. “ospite”
ie G HO ST IS → germ *G AST IZ
occlusiva sorda (T ): preceduta da una fricativa, rim ane occlusiva
accento su sillaba radicale, energia fonatoria si concentra lì, a discapito delle sillabe
successive atone (indebolim ento; sibilante/fricativa da sorda a sonora)
aat G AST (cade i della desinenza; cade sibilante)
ags G iEST (“i”, espediente grafico, pronuncia palatalizzata della velare G )
p. 93
ie PED/PO D (e/o lunga) → germ *F O T UZ (o lunga)
(1’ isoglossa della 1’ m utazione consonantica; P → F )
ags F O T (o lunga)
aat F UO Z (si pronuncia com e fosse sorda)
p. 94, es. “notte”
ie NO KT → germ *NAHT
(occlusiva non cam bia, perché preceduta da un’altra occlusiva; due occlusive = la prim a (K)
diventa fricativa, la seconda no, T )
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