PSICOLOGIA COGNITIVA
ED ERGONOMIA
Appunti di Gaia Grazia Serra
Università degli Studi di Bologna
Facoltà di Scienze della Comunicazione
Corso di laurea in Scienze della Comunicazione
Esame di Psicologia cognitiva ed ergonomia
Docente: Elena Gherri
Anno accademico - 2021/2022PSICOLOGIA COGNITIVA ED ERGONOMIA
L'oggetto alla base della psicologia cambia a seconda della scuola di pensiero:
- STRUTTURALISMO: nasce in Europa con Wilhelm Wundt nel 1879, vuole dare uno
status di scienza empirica alla psicologia e fonda il primo laboratorio di psicologia
sperimentale a Lipsia. Ha numerose intuizioni, il suo compito e di chi lavora con lui, è
quello di studiare gli organi di senso.
Vogliono capire come, degli stimoli esterni, tradotti in impulsi nervosi, siano percepiti,
attraverso le vie sensoriali trasmesse al cervello. Loro sviluppano una tecnica per conoscere
le sensazioni di base, frutto dell’esperienza immediata, attraverso le quali si hanno più
percezioni complesse, con le quali creiamo una rappresentazione delle cose. La tecnica
dell'introspezione,appunto, prevede che attraverso le sensazioni di base le percezioni della
realtà/la realtà, si possano scomporre in più unità.Queste unità psichiche prendono il nome
di atomi di base. Da qui il termine "strutturalismo". Per quanto le persone possano essere
addestrate per descrivere una percezione oggettiva data dalla sensazione immediata e non
una percezione complessa data dall’esperienza, è difficile farlo in modo puro, molte
percezioni verrebbero descritte in modo automatico.
PER ESEMPIO: guardando una tazza, la definiremo in modo automatico, lo strutturalista la
descriverebbe come un "oggetto afferrabile con una mano, di colore x, misura x " eliminando
il concetto e arrivando alla percezione e sensazione primaria della mente. (Anche se il
colore, il fatto che sia afferrabile sono già conoscenza pregresse, è allora un paradosso?
Non si dovrebbe conoscere nulla, ma la percezione è automatica, quindi nella loro teoria
c'era un errore iniziale) Si cerca di arrivare alle qualità fondamentali dell'oggetto, ciò che
percepiamo è maggiore delle singole sensazioni di base. Edward Titchener, allievo di Wundt,
si spostò dalla Germania e esportò la psicologia di Wundt negli stati uniti. Il metodo
dell'introspezione ha dei limiti:
1. si basa su un resoconto verbale, che come già scritto non può essere
completamente oggettivo
2. il limite del linguaggio, non tutti lo conoscono, ad esempio i bambini, persone con
disabilità e gli animali, che potrebbero invece trasmettere informazioni importanti
3. alcune percezioni si manifestano automaticamente.
- FUNZIONALISMO: i 3 limiti appartenenti allo strutturalismo portano a una reazione.
Darwin pubblica
"L'origine delle specie", l'uomo non è più al centro dell'universo e al di sopra della natura, ma
è un animale come tutti gli altri. James e Dewey abbracciano la teoria di Darwin e la
pongono sul piano psicologico, il comportamento umano coinciderebbe con un processo di
adattamento dell’organismo all’ambiente. Ancora una volta tentano di studiare la mente in
laboratorio, concentrandosi sulle funzioni dei processi e dei comportamenti mentali.
Secondo loro non è possibile scomporre questi processi mentali, che per natura
appartengono all'uomo. Per i funzionalisti cambia la domanda e quindi l'oggetto di studio
della psicologia, è necessario conoscere la funzione dei processi mentali e non il loro
funzionamento. Ampliano il campo di studio, introducono la motivazione, il pensiero e
l'apprendimento. Il funzionalismo nasce in America con William James e John Dewey e
viene esportato in Europa.
- PSICOLOGIA DELLA GESTALT: nasce in Germania a inizio del ‘900.
Gestalt= configurazione, forma organizzata. Loro non vogliono conoscere le singole parti,
ma tutto, un nome importante è Wertheimer che esegue un esperimento sul movimento
stroboscopico nel 1912, in quel periodo il movimento cinematografico ha sempre più
successo, più immagini o fotogrammi vengono proiettati su uno schermo in modo alterno a
1intervalli bui, (i "pallini gialli che si muovono") chi osserva ha una percezione affine alla
gestalt, ossia costruisce un’unica immagine in movimento. Generalmente ciò che importa è
la totalità.
PER ESEMPIO: lettere di grandi dimensioni create dall’accostamento di piccole altre lettere,
importa la lettera grande e non da cos'è composta. La mente estrapola l'informazione totale,
ad esempio la musica si percepisce, ma non si intuisce dal suono lo spartito.
Per studiare questi processi, utilizzano il metodo fenomenologico, tramite l'osservazione
naturalistica dei fenomeni, come vengono percepiti, come i strutturalisti danno poca
importanza alle esperienze pregresse. L'esempio della scritta nella mirror image dimostra
che l'esperienza passata non ha importanza, altrimenti avremmo riconosciuto una parola.
- In contemporanea, il COMPORTAMENTISMO: deriva in parte da alcuni concetti
funzionalisti.
Il fondatore principale è stato John Watson, uomo eclettico. Recuperano lo studio
dell'ambiente in cui vive l'individuo. Watson afferma che la psicologia dovrebbe far parte
delle scienze naturali, ma afferma anche che è impossibile studiare i processi mentali,
possiamo solo basare lo studio dei processi mentali su ciò che possiamo osservare, ossia il
comportamento delle persone. Crede non ci sia differenza tra uomo e animale in quanto
entrambi rispondono a stimoli ambientali. La mente è considerata una scatola nera, succede
qualcosa, ma non possiamo saperlo, perciò la evitiamo semplicemente. Possiamo osservare
il comportamento manifesto, la psicologia funziona secondo stimolo-risposta, ricevendo uno
stimolo si risponde, credono quindi di poter influenzare il comportamento mentale di una
persona o animale.
PER ESEMPIO: se diamo un croccantino a un cane, lui risponde come vogliamo, capisce
che la crocchetta è un premio che si deve guadagnare con una determinata risposta.
Secondo loro la mente è una tabula rasa, non abbiamo nessuna predisposizione genetica e
ereditaria, ma siamo il risultato dei nostri apprendimenti, quindi le possibilità sono infinite. Il
comportamento umano è analogo a quello animale, il nostro stimolo non è un croccantino,
ma la televisione dopo i compiti, ad esempio. Chiunque può comportarsi in maniera ideale
se stimolato dall'ideatore. L'oggetto di studio non è la mente o la coscienza, che si esistono,
ma non sono osservabili, l'oggetto è il comportamento manifesto, è quindi fondamentale la
relazione tra stimolo e risposta.
Watson crede possibile educare un bambino per farlo diventare l'uomo ideale per il genitore,
come abbiamo detto crede che siano fondamentali le associazioni tra ambiente e
comportamento. La coscienza non si può studiare. Essendo la mente una tabula rasa
contano solo le esperienze.
Critica al comportamentismo:
1. idee riduzioniste, eliminano l'eredità genetica ad esempio, tutto viene ridotto a una
catena di stimoli e risposte. Viene eliminata la parte dei processi mentali.
2. determinismo, dato un determinato stimolo deve conseguire necessariamente una
determinata risposta.
- Dopo il comportamentismo nasce il NEOCOMPORTAMENTISMO con Tolman, crede
sia necessario
studiare anche i processi mentali, è da qui che nasce il cognitivismo.
Nel primo dopoguerra tante discipline arrivano a simili conclusioni, a Boston durante un
convegno, tutte le figure scientifiche presenti arrivano a una conclusione che porta alla
nascita della psicologia cognitiva. I tre più importanti interventi sono stati:
21. G. A. Miller, che compie studi sulla memoria a breve termine, scopre che le persone
hanno uno spam di memoria a breve termine dove ci stanno in media 7 cose che le persone
riescono a ricordare senza ripetere.
2. Newell e Simon cercano di dimostrare che un computer è in grado di risolvere problemi
matematici, passaggio dopo passaggio, secondo il modello general problem solving.
3. Chomsky si scaglia contro teorie comportamentiste, soprattutto quella della mente come
tabula rasa, crede che le persone debbano avere una predisposizione genetica, per
esempio a parlare. I bambini, anche se non hanno mai sentito prima una parola, hanno la
capacità di generalizzare e parlare. Si possono sviluppare frasi e parole partendo da una
base limitata.
- COGNITIVISMO: nasce come ribellione al comportamentismo, Neisser è
considerato il padre di questa
psicologia, ma il suo libro viene pubblicato solo dopo 10 anni il convegno, lui prende le idee
di coloro che intervengono e le sistema. Lui afferma che è importante l'interpretazione: "tutto
quello che sappiamo della realtà è stato mediato non solo dagli organi di senso, ma da
sistemi complessi che interpretano continuamente l’informazione fornita dai sensi”. Sposta
gli interessi sui processi mentali. Come se non possono essere osservati? Si ricerca in
ambiti diversi (linguistica, neuroscienze, memoria, intelligenza, percezione ecc)
Δt = tempo di reazione / Cronometria mentale: misurare il tempo richiesto da determinati
processi mentali
Misurazione di due fasi: 1=centrale-cognitiva: ha importanza il tempo e
2=periferico-motoria
Fattori che influenzano il tempo di reazione:
1=fattori sensoriali ( come viene emessa una risposta, complessità dello stimolo..)
2=fattori legati al soggetto (genetica, stress ecc)
3=fattori tecnici (errori del computer
Effetto STROOP: quando ci sono incongruenze siamo più lenti a dare una risposta a uno
stimolo.
PSICOLOGIA COGNITIVA: psicologia della comprensione e della conoscenza o dei
processi mentali.
Come si elabora l’info? esistono più tipi di elaborazione e più stadi.
Quasi sempre sono: stimolo esterno (input)> percezione (trasformazione)> attenzione
(riduzione) > rappresentazione delle conoscenze (elaborazione) > apprendimento
memoria (immagazzinamento e recupero) > linguaggio, comunicazione, pensiero,
ragionamento, problem solving, decisione (utilizzo)
METODI DI RICERCA IN PSICOLOGIA (cap.2) : domanda classica= è vero?
Fake news= opinione sbagliata di qualcuno > distinzione tra fatti e opinioni:
fatto= verificato e verificabile (scienza) / opinione= priva di certezza
Come distinguere le cose? Scetticismo. (caso del cavallo Hans)
METODO SPERIMENTALE (scientifico) si può dividere in 4 fasi:
1. individuazione e descrizione del problema: si individua il problema di interesse e
si descrivono gli aspetti generali, si relazione un interrogativo a un dato fenomeno
2. formulazione di un’ipotesi: si ipotizza una relazione di causa effetto tra due
variabili, la v. indipendente (manipolata) e la v. dipendente (misurata), la ricerca
empirica= si parte da un'ipotesi da verificare.
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