Psicologia
dello sviluppo
Appunti di Arianna Campagnolo
Università degli Studi di Genova
Facoltà: Scienze della Formazione
Corso di Laurea: Scienze e Tecniche Psicologiche
Esame: Psicologia dello sviluppo
Docente: Paola Viterbori
A.A. 2021/2022Psicologia dello sviluppo
Il concetto di infanzia è un concetto relativamente recente, prima del 1600 non si attribuiva un
periodo specifico all’infanzia.
Alla fine del 1800 inizia la psicologia dello sviluppo e si cominciano a studiare i bambini.
Binet è il primo che sviluppa il test di intelligenza per capire quali bambini erano esclusivamente
svantaggiati dalla condizione sociale e quali avevano invece dei problemi di sviluppo cognitivo.
Hall inizia a utilizzare il questionario e introduce il concetto di fase di sviluppo, ossia che lo
sviluppo sia formato da diverse fasi collegate fra di loro.
Gessel utilizza modalità di osservazioni sistematiche, usano un contesto controllato ma simile a
un contesto naturale (cupola).
Lo sviluppo nei bambini si studia con l’osservazione diretta (attualmente vi sono metodi più
specifici e tecnologici). Una sonda modalità sono gli esperimenti, ossia osservare come reagisce il
soggetto a modificazioni ambientali. Infine anche tramite la raccolta di informazione da parte di
adulti che si occupano dei bambini. Talvolta vengono utilizzate piu metodologie insieme. Nel
corso del tempo i metodi sono variati ma gli aspetti di base permangono.
Temi legati allo studio dello sviluppo
- Educazione —> da un lato l’educazione aiuta lo sviluppo del bambino, dall’altro la psicologia
dello sviluppo ha aiutato l’educazione
- Parenting —> il ruolo dei genitori e come questo abbia un’influenza sullo sviluppo
- Contesto —> in che modo il contesto culturale influenza lo sviluppo del bambino, così come le
microculture e l’ambiente multiculturale.
Lo sviluppo è determinato anche dalla biologia perché segue lo sviluppo del cervello. Vengono
analizzati i processi cognitivi (=modo di elaborare le informazioni, es linguaggio, memoria,
attenzione) e come essi si modificano.
Si analizzano anche i processi socio-emotivi (sfera emotiva e competenza emotiva, capacità di
capire i sentimenti propri e altrui).
L’affettività è influenzata dai meccanismi cognitivi. Le competenze emotive sono associate a
quelle socio-relazionali.
Fasi dello sviluppo
1. Prenatale
2. Prima infanzia ( fino ai 2 anni) —> dipende dagli adulti, ma iniziano le prime attività
psicologiche importanti
3. Seconda infanzia (fino ai 6 anni) —> caratterizzata da autonomia e prima separazione dalla
famiglia (ingresso a scuola). Molte delle competenze cognitive si sviluppano in questo
periodo.
4. Fanciullezza ( fino agli 11 anni) —> si sviluppano le competenze scolastiche e aumenta la
capacità di regolazione (essere in grado di gestire il comportamento) e la gestione
dell’affettività (controllo ansia e rabbia senza l’intervento di un adulto). In questo periodo
possono iniziare a notarsi dei disturbi dell’apprendimento.
5. Adolescenza (fino ai 18 anni) —> periodo in cui possono identificarsi problemi più grandi dal
punto di vista psicologico. Caratterizzato dalla ricerca dell’identità e sviluppo di un pensiero
astratto
1Dibattito e rapporto
- Tra natura e cultura —> vi sono studiosi che propendono per il pensiero che la genetica abbia
un ruolo importante e studiosi che propendono per la cultura. Si cerca di comprendere qual è
l’influenza dell’ambiente fisico e socioculturale sullo sviluppo dell’individuo.
- Tra continuità e discontinuità —> si può pensare allo sviluppo come qualcosa di lineare
caratterizzato dall’apprendimento graduale o si può pensare che lo sviluppo è costituito da fasi,
tra l’una e l’altra vi è un cambiamento qualitativo. secondo Piaget le strutture di ragionamento
sono differenti in un bambino piccolo e in uno più grande.
- Tra dominio generale e specifico —> dominio specifico: linee evolutive per ogni dominio
all’interno di queste può essere continuo o discontinuo. Secondo la visione di dominio generale
il sistema cognitivo si riorganizza man mano che cresce con meccanismo generali che
influenzano lo sviluppo di tutte le aree. Piaget ha una visione generale discontinua: secondo lui
queste fasi sono diverse perché nei bambini piccoli le competenze sono mediate dal tatto
(sviluppo senso-motorio).
- Tra ruolo delle esperienze più antiche rispetto al resto delle esperienze —> le prime esperienze
sono particolarmente rilevanti per l’individuo (teoria dell’attaccamento con le figure genitoriali,
per cui il bambino sviluppa un modello mentale dei genitori che influenzerà le sue relazioni
future). Secondo un altro pensiero le esperienze modificano in qualche modo lo sviluppo del
bambino indipendentemente da quanto precoci siano.
Teorie dello sviluppo
Teorie psicoanalitoche
Teoria di Freud —> basata sul ruolo dell’inconscio, l’importanza delle esperienze precoci,
interesse per l’aspetto affettivo-relazionale, idea delle fasi psicosessuali. Secondo Freud lo
sviluppo è dato da conflitti tra piacere e ciò che è imposto dalla società).
Teoria psicosociale di Erikson —> interesse per gli aspetti affettivi. Identifica il percorso di
sviluppo nel corso della vita. Lo sviluppo si articola in 8 fasi, ciascuna delle quali è caratterizzata
da una crisi che sancisce un punto di svolta ta che costituisce una potenziale fragilità ma anche
una possibilità di crescita e cambiamento. Mette in difficoltà l’individuo e gli consente di evolversi.
Teorie cognitive
Teoria di Piaget —> è interessato allo sviluppo per stadi. In ogni stadio le caratteristiche cognite
dell’individuo sono diverse. Crescendo cambia il meccanismo con cui elabora le informazioni. Un
concetto importante è il costruttivismo: secondo lui il bambino è attivo e sperimenta, fa prove del
mondo.
Lo sviluppo è diviso in fasi:
- Stadio senso-motorio —> esperienze sensoriali e motorie
- Stadio preoperatorio —> Iil bimbo inizia a rappresentare il mondo tramite pensieri e parole
- Stadio operatorio concreto —> effettuare un ragionamento logico, capacità di classificazione
- Stadio operatorio formale —> effettuare ragionamenti astratti, logici
Teoria socio-culturale di Vygotskji—> lo sviluppo cognitivo è inseparabile dall’ambiente
(l’intelligenza non. Sufficiente a sopravvivere in determinati ambienti). Gli strumenti culturali
influenzano lo sviluppo cognitivo.
Zona du sviluppo prossimale è a zona di apprendimento che il bambino fa da solo o con il
supporto di qualcuno. Introduce l’idea che lo sviluppo non venga raggiunto individualmente, ma
grazie agli altri.
Teoria dell’elaborazione delle informazioni —> Interesse per come avviene dentro la mente il
ragionamento tramite diagrammi di flusso. Interessato a capire i modelli di funzionamento delle
capacita cognitive dell’individuo. Viene associato il cervello a un computer.
2Teorie comportamentiste e socio-cognitive
Comportamentismo —> Studiano il comportamento, il risultatoi della cognizione. Descrivono i
meccanismi del comportamento manifesto. I comportamentisti sono una scuola di pensiero.
Condizionamento classico di Pavlov —> esempio del cane. Si riesce a condizionare la
produzione di salivazione al suono di una campanella per l’associazione al cibo. Si creano delle
associazioni. Vi sono evoluzioni del comportamentismo più articolate.
Condizionamento operante di Skinner —> pensa che le associazioni possano essere rinforzate
dando un premio. Il rinforzo è qualsiasi evento che aumenta la probabilità che si verifichi un
comportamento.
Teoria socio-cognitive di Bandura —> legato all’apprendimento osservativo. Il bambino vede il
compagno che viene lodato e mette in atto lo stesso comportamento. Bandura riconosce che il
rinforzo può essere influenzato dai pensieri dell’individuo. Apprendimento osservativo:gli
individui manifestano comportamenti, mai rinforzati precedentemente, frutto dell’osservazione di
altre persone che sono state rinforzate per il loro comportamento.
Teoria etologica
Teoria etologica di Lorenz —> studia il comportamento animale. Introduce il concetto di periodi
critici: periodo in cui deve avvenire una determinata esperienza perché influenzi o sviluppi un
determinato comportamento.
Teoria dell’imprinting: schema comportamentale definito dalla genetica che ha lo scopo di
mantenere la vicinanza dell’animale. Le teorie etologiche sono focalizzate sul ruolo dei geni e
sull’assetto genetico.
Teoria ecologica
Teoria ecologica di Bronfenbrenner
Importanza del ruolo dell’ambiente come un ruolo complesso identificando dei sottosistemi:
⁃ Microsistema—> il più vicino al bambino (famiglia, nido)
⁃ Mesosistema —> interazione tra i microsistemi ai quali il bambino partecipa attivamente
⁃ Esosistema —> contesto allargato che può influenzare il bambino, ma in cui non partecipa
attivamente. (Lavoro della madre: orari di lavoro )
⁃ Macrosistema —> cultura generale in cui è inserita la famiglia e il bimbo
⁃ Cronosistema —> i cambiamenti della relazione tra i vari contesti ambientali nel corso del
tempo (la famiglia crescendo diventa meno rilevante)
Studio scientifico dello sviluppo
I primi studi sono stati osservativi. Successivamente viene applicato allo studio dello sviluppo il
metodo scientifico (raccolta di evidenze basate su misurazioni e formulazione di ipotesi). l metodo
scientifico dà una procedura utilizzabile per formulare un’ipotesi (deriva da una teoria generale o
dati acquisiti precedentemente). Il metodo scientifico prevede di progettare l’esperimento, come
si vuole valutare l’ipotesi, poi si conduce l’esperimento e si verifica che i dati siano congruenti
all’ipotesi iniziale. Infine si comunicano i risultati ad una rivista scientifica.
I film aggressivi aumentano l’aggressività degli adolescenti. Faccio un questionario iniziale e poi
divido i partecipanti in due gruppi: a uno sottopongo con film neutro e all’altro uno aggressivo.
Valuto l’aggressività di nuovo con un questionario e guardo se è cambiato qualcosa.
Una teoria è un’insieme di idee collegate tra loro che cercano di spiegare un fenomeno e fare
previsioni. Piaget ipotizza che certi tipi di attività cognitive non siano presenti in bambini da una
determinata età.
3Disegni di ricerca in ambito psicologico evolutivo
Ricerca descrittiva
Descrive un fenomeno. Si è interessati ad un fenomeno e lo si descrive in dettaglio in modo
diretto (osservazione naturalistica) o indiretto (questionario).
Rapporti di amicizia nei bimbi con disturbo di disattenzione: trovo un modo per osservare e capire
le amicizie dei bambini (si può chiedere ai bambini o al genitore). Lo stesso faccio in un gruppo di
bambini tipici per vedere se ci sono delle differenze. Prima osservo un fenomeno e poi faccio delle
ipotesi.
Ricerca correlazionale
Serve a capire se due fenomeni sono collegati e ha come obiettivo studiare le associazioni. Si sa
che due variabili sono relazionate, ma non si sa la causa. La prima potrebbe essere la causa della
seconda e viceversa. Per capire qual è la causa si utilizza la manipolazione sperimentale.
Associazioni tra uso dei social media e bassa autostima nelle preadolescenti femmine. Chi sta di
più su Instagram ha anche un autostima più bassa. Faccio lo studio, verifico quanto stanno su
Instagram e poi faccio una valutazione dell’autostima delle adolescenti. Ipotizzo che all’aumentare
delle ore su Instagram diminuisce l’autostima. Questa associazione può significare che stare online
diminuisce l’autostima, oppure le ragazze che hanno un autostima più bassa preferiscono
nascondersi nei social media (il contrario).
Ricerca sperimentale
Serve a capire se una variabile ha conseguenze su un’altra variabile. Manipolo l’evento e vedo se
modificando qualcosa ho risultati diversi e scopro la causalità.
Divido due gruppi, uno sta tanto su Instagram e l’altro poco e valuto all’inizio e alla fine per vedere
se in uno diminuisce l’autostima e se nell’altro l’autostima è stabile.
Esperimento
L’esperimento è una procedura ben definita nella quale i soggetti sono assegnati a condizioni
sperimentali in modo causale in cui uno o più fattori, che si pensa influenzino il comportamento in
esame, sono manipolati, mentre gli altri fattori rimangono costanti. La variabile sono
caratteristiche che cambiano e possono avere diversi livelli e possono essere valutati.
Per capire se un fenomeno è uguale per molte persone si una un questionario standardizzato,
con domande ben precise.
Le variabili possono essere
- Indipendente: quella che si manipola ed è la potenziale causa
- Dipendente: cambia in base alla mia manipolazione.
Si utilizzano un gruppo sperimentale, la cui esperienza viene manipolata, e un gruppo di
controllo, che serve per capire il confronto con il gruppo sperimentale.
Quando le persone vengono assegnati ai gruppi devono essere assegnati a caso ai due gruppi,
perché le persone si differenziano per molti variabili. In questo modo non c’è il rischio che nel
gruppo vi siano soggetti con caratteristiche simili.
Quando non si può manipolare certe variabili già presenti allora si parla di un quasi esperimento.
Se si analizzano maschi e femmine per un compito matematico, non si può manipolare il genere.
Al genere ci possono essere associate altre variabili. Divido i soggetti per una loro caratteristica.
4Validità della ricerca scientifica
Dice se l’esperimento è effettivamente valido.
Validità interna
Riguarda la logica della relazione casuale tra la variabile indipendente manipolata e la variabile
dipendente osservata.
Ci possono essere delle variabili non prese in considerazione che spiegano il fenomeno.
Validità esterna
Serve per estendere a contesti simili i risultati.
Disegno di ricerca
La ricerca può essere longitudinale o trasversale.
Longitudinale
Studiare un campione nel corso del tempo. Questo approccio consente di valutare come si
sviluppa una determinata competenza. Puo però succedere che si perda un numero di soggetti.
Se sono casuali non importa se sono un gruppo selezionalo (fenomeno di attrito selettivo) si
possono perdere informazioni importanti al fine dello studio.
Trasversale
Si studiano soggetti di età differenti in un momento preciso. È vantaggioso economicamente e
per il tempo, ma non si hanno informazioni sul soggetto individuale.
Può essere svantaggiato dall’effetto coorte, che si verifica quando i gruppi presi in esame hanno
vissuto contesti diversi (pandemia), per cui i soggetti fanno la stessa esperienza, ma in contesti
diversi e ciò comporta risposte diverse.
Metodi di ricerca
Osservazione
Il metodo di osservazione può essere
- spontanea: si osserva ciò che il soggetto fa abitualmente
- in laboratorio: attraverso metodi sistematici. L’esperienza del soggetto viene controllata e
manipolata, ma l’ambiente non é naturale. Il soggetto potrebbe rispondere in modo non
spontaneo poiché sa di essere osservato.
- naturalista: si fa l’osservazione in un contesto naturale per il soggetto.
In ambito psicologico si predilige l’osservazione in laboratorio.
L’osservazione serve per poter vedere in maniera diretta il comportamento del bambino.
Vengono sviluppate delle griglie osservative per analizzare i comportamenti specifici.
Questionari
Sono strumenti composti da una serie di domande e affermazioni, compilati da bambini più grandi
perché devono essere in grado di leggere e comprendere.
Esistono anche questionari per i genitori o gli insegnanti. Questi questionari sono standardizzati,
ossia sono stati somministrati nella stessa forma a un ampio numero di soggetti e sono stati
5raccolti i dati per capire la risposta media. Permettono di raccogliere dati che è difficile osservare
e a cui non ho accesso diretto.
Tuttavia chi compila può rispondere in maniera non veritiera. Non viene mai utilizzato come
strumento diagnostico.
Test standardizzati
Sono attività anche pratiche che hanno una procedura dic codifica, in base a come il soggetto
assolve a un compito viene assegnato un punteggio. È lo strumento principale dello psicologo. La
standardizzazione della consegna/istruzione che vengono date permette di non essere influenzati.
Es: test di memoria visuo-spaziale
Per somministrare questo tipo di prove vengono utilizzate delle consegne standardizzate. I
vantaggi sono che possono confrontarsi le risposte ottenute dai soggetti con i dati normativi.
(Prestazione tipica, inferiore o superiore alla media).
Aspetti etici
Esistono delle linee guida da rispettare:
1. Consenso informato: i partecipanti devono essere informati su quello che stanno facendo e ci
si può ritirare dalla ricerca
2. Obbligo alla riservatezza
3. I partecipanti devono essere informati dei rischi (disagio, affaticamento)
4. Obbligo della protezione dei dati, I dati possono essere diffusi, ma solo sotto forma di
aggregati e anonimi. Non deve essere possibile associare l’informazione a un gruppo specifico
di soggetti
Esistono i comitati etici, che non fanno valutazioni sulla ricerca, ma si assicurano che il ricercatore
applichi questi sistemi di tutela.
Sviluppo prenatale e nascita
Approccio evoluzionistico
Si basa sul concetto dell’evoluzione della specie e della selezione naturale (gli individui che
sopravvivono e si riproducono hanno caratteristiche più vantaggiose per la vita). Date determinate
condizioni ambientali chi ha le caratteristiche migliori per quell’ambiente ha più probabilità di
sopravvivenza. La selezione naturale è il fattore che promuove la presenza di determinate varianti
geniche.
Questi concetti sono stati applicati alla psicologica, ipotizzando che vi siano alcune caratteristiche
psicologiche che possono rendere un individuo più adatto a un determinato contesto. Attraverso
questo modo di interpretare il comportamento sono stati spiegate diverse tipologie di
comportamento (il legame di attaccamento favorisce la sopravvivenza dei piccoli e le madri con
questa caratteristica affettiva tenderanno a riprodursi di più).
Questo approccio è stato considerato un po semplicistico perchè non considera le scelte
individuali.
La genetica comportamentale studia le influenze dei fattori ereditari e il perchè persone che
arrivano dallo stesso contesto sono diverse.
Dibattito natura-cultura
Tipici della genetica comportamentale sono gli studi sui gemelli e sui bambini adottati, in quanto
hanno un patrimonio genetico diverso da quello dei genitori.
6I gemelli monozigoti condividono ambiente e patrimonio genetico, mentre gli etero zigoti hanno
patrimonio genetico diverso, ma vivono nello stesso ambiente.
Se si scopre che delle esperienze particolari hanno influenza sullo sviluppo del linguaggio si può
cercare di capire quali specifiche esperienze ambientali.
L’interazione tra ambiente e ereditarietà dell’individuo può essere interpretata:
⁃ Correlazione passivo tra il genotipo dell’individuo e il suo ambiente —> i bimbi ereditano una
parte del patrimonio genetico, ma i genitori offrono un ambiente con quelle caratteristiche.
⁃ Correlazione evocative —> certe caratteristiche dell’individuo evocano un ambente
compatibile con le mie caratteristiche (l’ambiente rafforza le caratteristiche). Il soggetto non
vuole suggerire all’altro come comportarsi ma attiva nell’altro una capacità. Evoco un modo di
comportarsi degli altri.
⁃ Correlazione attiva —> cerco situazioni compatibili con me. Cerco ambienti che suggeriscono
il mio assetto genetico.
C’è una sorta di continuità tra il carattere da bambini e quello da adulti, al contrario può
succedere che un evento dell’infanzia può cambiare il carattere in una determinata situazione.
La prospettiva epigenetica sostiene che anche a livello genetico il gene ha interazioni con il suo
ambiente, uno stesso assetto genetico può dare dei fenotipi leggermente differenti.
L’interazione geni per ambiente sostiene che chi ha una variante genica che dispone alla
depressione. Quel gene si esprime più facilmente quando il soggetto ha un evento traumatico. Per
cui una situazione di vista particolare evidenzia il gene represso che predispone alla depressione.
Sviluppo prenatale
È diviso in:
- Periodo germinale —> prime 2 settimane dal concepimento
- Periodo embrionale —> fino ai due mesi, corrisponde allo sviluppo degli organi
- Periodo fetale —> accrescimento e continuo sviluppo degli organi
Dai 6 mesi il bambino è in grado di sopravvivere al di fuori dell’utero materno , seppur necessiti
l’aiuto di respiratori.
Periodo germinale
L’ovulo ha già iniziato la sua divisione cellulare. Dalle 2 alle 8 settimane l’embrione è formato da
tre strati di cellule:
1. Endoderma —> sistema digestivo e respiratorio
2. Mesoderma —> sistema circolatorio, ossa e muscoli
3. Ectoderma —> sistema nervoso, recettori sensoriali e cute
Periodo embrionale
Si sviluppa il cordone ombelicale, l’amnio per mantenere la temperatura e lo isola dal resto
dell’ambiente e la placenta che consente la circolazione sanguigna. Dopo due mesi il feto è lungo
2 cm e pesa 1 g.
Periodo fetale
Nel corso di questo periodo si sviluppano tutti gli organi. I bambini prematuri hanno diversi fattori
di rischio. Man mano che ci si avvicina ai 9 mesi i rischi della prematurità tendono a diminuire.
I bambini alla nascita pesano circa 3 kg e sono lunghi circa 5o cm.
Il cevrello si sviluppa nei primi 6 mesi di vita e inizia dal tubo neurale, sul tronco dell’embrione.
Dopo 24 giorni dal concepimento si chiude alle due estremità. Poi inizia il processo di formazione
delle cellule nervose che si spostano nelle aree che poi formeranno il cervello.
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