Appunti riguardanti i discorsi mediatici sui principali mezzi di comunicazione di massa (cinema, stampa, televisione).
L’accento è posto sugli effetti che i testi mediatici producono sul contesto e sugli spettatori, per questo il documento inizia con l’analisi critica del discorso (CDA) elaborata dal sociologo Foucault.
L’approccio critico al discorso mediale viene analizzato in ambito filosofico, sociologico e linguistico.
Vengono inoltre analizzate le strutture dei talk show e i linguaggi che quest’ultimi utilizzano per aumentare il livello di spettacolarizzazione.
Corso di Laurea in Comunicazione e Società - A.A. 2016/2017
Il discorso dei media
di Sara Consonni
Appunti riguardanti i discorsi mediatici sui principali mezzi di comunicazione di
massa (cinema, stampa, televisione).
L’accento è posto sugli effetti che i testi mediatici producono sul contesto e
sugli spettatori, per questo il documento inizia con l’analisi critica del discorso
(CDA) elaborata dal sociologo Foucault.
L’approccio critico al discorso mediale viene analizzato in ambito filosofico,
sociologico e linguistico.
Vengono inoltre analizzate le strutture dei talk show e i linguaggi che
quest’ultimi utilizzano per aumentare il livello di spettacolarizzazione.
Corso di Laurea in Comunicazione e Società - A.A. 2016/2017
Università: Università degli Studi di Milano
Esame: Sociolinguistica
Docente: Federico Boni1. Il Discorso dei Media
Analisi (critica) del discorso
Il discorso può essere definito come l’uso del linguaggio come parte della vita sociale. Il discorso è il
linguaggio usato in un determinato contesto, per un determinato scopo; è una costruzione sociale della
realtà; una forma simbolica di conoscenza. Il linguaggio e il discorso sono dei modi con i quali veniamo a
conoscenza della realtà. L'analisi del discorso analizza come il linguaggio viene usato per costruire la realtà
e non è tanto interessata solo al contenuto dei testi, a cosa dicono, ma anche – e soprattutto-a COME lo
dicono. L'analisi critica del discorso (Critical Discourse Analysis, CDA), secondo Van Dijk, è un tipo di
analisi del discorso che studia soprattutto il modo in cui l'abuso di potere, la supremazia e l'ineguaglianza
sono messi in atto, riprodotti e rafforzati per mezzo di testi scritti e orali nel contesto politico e sociale. La
CDA ha le sue origini nella linguistica critica, interessata a studiare il LINGUAGGIO COME PRATICA
SOCIALE che produce visioni sul mondo e le NATURALIZZA, facendole apparire scontate e inevitabili,
appunto naturali. Centrale nella prospettiva della CDA è la nozione di ideologia e il suo influsso sui
meccanismi cognitivi individuali, rispetto ai quali è evidente il ruolo che viene svolto dai media. L'approccio
critico al discorso mediale viene analizzato sia in ambito filosofico (Foucauòt), sia sociologico (Van Dijk),
sia linguistico (Halliday).
Foucault: l’ “ordine del discorso”
Chi ha inventato l'analisi del discorso? Foucault!
Secondo l’approccio filosofico di Foucault il discorso è costruzione della realtà.
Il linguaggio, per lui, è l’insieme dei discorsi in un determinato periodo storico.
Il discorso è costruttore di conoscenze: non vi è un significato preesistente di oggetti già dati, né una
concezione del discorso come specchio di ideologie o conoscenze. E’ la pratica discorsiva di un periodo
storico a determinare l’esistenza dei significati.
L'ordine del discorso è espressione e generatore di potere.
Ideologia
La nozione di ideologia è simile all’idea di “stile di vita”.
Le ideologie offrono schemi di interpretazioni della realtà, che risultano comuni per gli appartenenti ad un
dato gruppo e che si manifestano nei discorsi.
Van Dijk: l’approccio sociocognitivo
Le interazioni sociali tra individui si realizzano attraverso testi-discorsi, che vengono interpretati dai soggetti
attraverso le loro capacità socio-cognitive. Si sviluppa dunque una memoria che è sia di tipo episodico
(soggettiva, legata alle esperienze personali), sia sociale (ossia formata di valori condivisi dal gruppo).
Ciascun discorso di ogni soggetto, poiché l'individuo fa parte di un gruppo, rifletterà i suoi modelli mentali
(soggettivi) come persona e le sue conoscenze e attitudini in quanto parte di un gruppo, cioè le
rappresentazioni mentali condivise con gli altri soggetti. Nella prospettiva impegnata dalla CDA si sostiene
che, attraverso i discorsi (linguaggio e media), è possibile esercitare un controllo da parte di un gruppo su
altri più deboli attraverso una gestione della comunicazione dell'informazione. Il controllo sui discorsi
influisce sulla costruzione dei modelli mentali individuali. Si può agire sul contesto e sulla struttura del
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Il discorso dei media testo/discorso, attraverso la selezione delle notizie, la scelta degli spazi da assegnare, del genere, ecc. Il
primo controllo lo si applica al discorso scegliendo l’argomento, la titolazione, il lessico ecc. Secondo Van
Dijk questi tipi di controllo, esercitati su testo e contesto, producono i loro effetti nel creare o modificare,
secondo l'interesse del gruppo che detiene il “potere” dell'informazione, la mente, le rappresentazioni sociali
degli spettatori.
Il linguaggio come semiotica sociale
Halliday, con la sua teoria linguistica, parla del linguaggio come istituzione e come sistema.
Si tratta di rapportare i due sistemi (linguistico e sociale) tra loro.
Nel primo caso, prende in esame la variabilità di registri e dialetti a seconda delle caratteristiche sociali e
delle attività cui si partecipa. Nel secondo caso gli enunciati sono il frutto di scelte operate su vari livelli
(semantico, lessico – grammaticale, fonologico), le quali rappresentano anche metaforicamente la realtà.
Il sistema definito da Halliday offre tre modalità significative, tre metafunzioni a disposizione del parlante:
- Metafunzione ideazionale: capacità di esprimere qualcosa a proposito del mondo: il parlante è un
osservatore della realtà circostante e ne riporta la configurazione.
- Metafunzione interpersonale: riguarda l’atteggiamento del parlante nel contesto discorsivo e alla sua
posizione nei confronti dell'interlocutore, che si manifesta nelle relazioni di ruolo.
- Metafunzione testuale: riguarda l’organizzazione dell’informazione nel testo, attraverso la tematizzazione
e il riconoscimento dell’informazione nuova rispetto a quella data (tema – rema).
Le scelte operate nella costruzione del messaggio hanno rilevanza per tutte e tre le metafunzioni.
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