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Le regole tecniche e la verità

LE REGOLE TECNICHE E LA VERITÀ


Le regole tecniche sono necessarie per la verità. Hanno a che fare con il sein. Non sono regole costitutive, dicono quale è il mezzo per ottenere un fine. Per es. la parola: “spingere” = se vuoi uscire spingi la porta. Sono regole che presuppongono che il mondo sia fatto in una certa maniera (per es. se dico “spingere”, se tiro la porta non si apre). Quando il legislatore pone delle norme deve tenere conto di come è la struttura del mondo. Il mondo reale oppone una resistenza ontologica a quello che noi possiamo fare. Ci sono cose che il legislatore non può fare. Se non si tiene conto di come è fatto il mondo le leggi sono in contrasto con le regole, per es. le nuove tecnologie: il legislatore non capisce il funzionamento dei meccanismi dell’information technology. In alcuni casi c’è un’architettura del mondo che oppone una resistenza al potere del sovrano positivo (limite implicito al potere del Leviatano). Queste norme spesso nel diritto sono chiamate norme tecniche: sono norme technonomiche. Alcune regole hanno a che fare con il modo in cui va fatta una determinata azione sono regole deontiche (obbligo giuridico di operare in una certa maniera) e definiscono la struttura del mondo (technonomiche, non modificabili dal legislatore). Non sono modificabili dal legislatore fino ad un certo punto: per es. le nuove tecnologie per la costruzione di automobili, alcune regole possono modificarle (con effetti che a volte non sono prevedibili).

Tratto da FILOSOFIA DEL DIRITTO di Francesca Morandi
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