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La sindrome di disinibizione frontale

LA SINDROME DI DISINIBIZIONE FRONTALE


La sindrome di disinibizione frontale è associata ad un danno alla corteccia prefrontale mediale ed orbito- frontale. Il paziente diventa socialmente disinibito e manifesta gravi deficit di giudizio, discernimento e prudenza; in pratica si realizza una sorprendente dissociazione tra la funzione intellettiva, intatta, e la totale perdita del minimo buonsenso. Benché le funzioni mnesiche essenziali rimangono intatte, il paziente è incapace di apprendere dall’esperienza, continuando ad assumere comportamenti del tutto inadeguati. Non sembra provare sofferenza emotiva, sensi di colpa o rammarico, nemmeno di fronte a conseguenze disastrose causate dai suoi comportamenti aberranti. Tali comportamenti patologici tendono a manifestarsi nelle situazioni della vita reale e possono non manifestarsi durante la visita nello studio medico.
Una valutazione delle capacità di giudizio, chiedendo al paziente cosa farebbe se si accorgesse di un incendio in teatro oppure se trovasse per strada una busta con scritto l’indirizzo, non risulta adeguata in quanto i pazienti, pur rispondendo in maniera assennata nello studio medico, potrebbero agire in maniera irragionevole se tali situazioni fossero reali.
Quindi il medico deve essere pronto a formulare una diagnosi di patologia del lobo frontale unicamente sulla base delle informazioni anamnestiche, anche quando l’esame ambulatoriale dello stato mentale sembra assolutamente nomale.

Tratto da I NETWORK CEREBRALI di Stefania Corrai
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