Gli appunti partono da una definizione di network cerebrali: network limbico, network temporo-occipitale e network parieto frontale. Viene presentato il quadro completo della sindrome del network prefrontale.
I network cerebrali
di Stefania Corrai
Gli appunti partono da una definizione di network cerebrali: network limbico,
network temporo-occipitale e network parieto frontale. Viene presentato il
quadro completo della sindrome del network prefrontale.
Università: Università degli Studi di Sassari
Facoltà: Medicina e Chirurgia
Corso: Fisioterapia
Esame: Neuropsicologia
Docente: Prof. Agnetti1. Network cerebrali: limbico e temporo-occipitale
I network (reti neuronali) sono costituiti dal linguaggio (aree perisilviane), attenzione e comportamento (pre
frontale), orientamento spaziale (parieto – frontale), riconoscimento facce ed oggetti (occipito temporale) e
mantenimento dei ricordi (limbico).
Il network limbico
Il network limbico è costituito dalle aree limbiche e prelimbiche (ippocampo, amigdala, ipotalamo, nuclei
anteriori e mediali del talamo e parti mediali e basali dello striato). Le sue funzioni consistono nella
coordinazione delle emozioni, motivazioni, tono autonomico e funzione endocrina (è come se fosse un
collegamento tra SNC e SNA grazie alle connessioni che ha con l’ipotalamo). Un danno bilaterale del
network limbico può causare uno stato amnesico globale persistente in quanto il suo ruolo è quello di
collegare le varie componenti della corteccia cerebrale in cui si trovano le varie tracce mnesiche. Tale
integrazione, data dal network limbico , permette di creare una serie coerente di eventi ed esperienze
cosicché essi possono essere richiamati alla mente in forma cosciente. Quindi la lesione di questo network
non distrugge necessariamente le tracce mnesiche, ma il loro richiamo cosciente (memoria dichiarativa) in
forma coerente.
Il network temporo-occipitale
Il network temporo- occipitale è implicato nella funzione di riconoscimento di volti ed oggetti.
L’informazione percettiva viene captata e inizialmente registrata a livello della corteccia visiva primaria e
nelle adiacenti aree di associazione visiva; da qui, l’informazione viene trasmessa alle aree di associazione
visiva poste più caudalmente (corteccia occipito-temporale) e poi alle aree eteromodali e paralimbiche della
corteccia cerebrale. Lesioni bilaterali di questo network, in genere causate da ictus del territorio cerebrale
irrorato dall’arteria cerebrale posteriore, interrompono tale processo e interferiscono con la capacità di
attivare le associazioni intermodali, variamente distribuite, che permettono il riconoscimento di volti
(causando prosopagnosia) e oggetti (causando agnosia per gli oggetti). La sola lesione unilaterale
dell’emisfero destro è causa di posopoagnosia; quella dell’emisfero sinistro è causa di agnosia per gli
oggetti.
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I network cerebrali 2. Network parieto-frontale
L’orientamento adattivo e eventi significativi nell’ambito dello spazio extrapersonale è sostenuto dal
network parieto-frontale. Esso è costituito da 3 compartimenti: la corteccia del cingolo (fornisce l’accesso ad
un mappaggio limbico- motivazionale dello spazio extrapersonale); la corteccia parietale posteriore
(permette una rappresentazione sensitivo – motoria degli eventi extrapersonali di rilievo); i campi
ocularifrontali (indicano le strategie motorie per i comportamenti dell’attenzione).
Le componenti sottocorticali di questo network includono lo striato ed il talamo: una negligenza, o
NEGLECT della visione emispaziale controlaterale alla lesione, rappresenta un risultato del danno a
qualsiasi componente corticale o sottocorticale di tale network.
Le manifestazioni cliniche della negligenza presentano tre componenti comportamentali: gli eventi sensitivi
all’interno dell’emispazio trascurato hanno un impatto minore sulla sorveglianza di tutto il sistema; inoltre,
viene compiuto un ristretto numero di azioni atte ad esplorare l’emispazio trascurato e il paziente si
comporta come se l’emispazio trascurato fosse meno importante dal punto di vista motivazionale.
L’emisfero destro dirige l’attenzione nell’ambito dell’interno spazio extrapersonale, mentre l’emisfero
sinistro coordina l’attenzione principalmente nell’ambito dell’emispazio controlaterale destro.
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