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Toxoplasma Gondii: sindromi cliniche


La maggior parte delle infezioni è benigna e asintomatica. Il parassita diffonde ai tessuti tramite sangue. All'interno delle cellule si moltiplica producendo tachizoiti che lisano la cellula e si propagano ad altre. In seguito alla risposta immunitaria, i tachizoiti si incistano nei tessuti sotto forma di bradizoiti. Sono colpite principalmente polmone, cuore, organi linfoidi e SNC, occhio compreso. I sintomi della malattia acuta comprendono brividi, febbre, cefalea, mialgia, linfadeniti e affaticamento. In quella cronica si osservano linfadeniti, rash, apparente epatite, encefalomieliti e miocardite. In alcuni casi, si osserva corioretinite che può portare a cecità.
L'infezione congenita si manifesta in bambini nati da madri infettate durante la gravidanza. Tra i sintomi: epilessia, encefalite, microcefalia, calcificazioni intracraniche, idrocefalo, ritardo mentale, corioretinite, cecità, anemia, ittero, rash, polmonite, diarrea e ipotermia.
Nei paziente immunocompromessi si osservano segni neurologici con encefalopatia diffusa, meningoencefalite o lesioni cerebrali. I sintomi dipendono dalla localizzazione delle lesioni e possono comprendere emiparesi, crisi epilettiche, danni alla vista, stato confusionale e letargia.

Tratto da MICROBIOLOGIA MEDICA di Salvatore Volpe
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