Struttura degli investimenti
Le caratteristiche strutturali attengono alla dislocazione nel tempo delle entrate e delle uscite monetarie che delineano il profilo finanziario di una data iniziativa di impiego di capitale. Si possono individuare 4 categorie strutturali:
Investimenti point input – point output (PIPO): esborso e recupero istantanei, in un’unica soluzione (es. investimenti finanziari in titoli di Stato)
Investimenti point input continuous output (PICO). Esborso iniziale in soluzione unica e recupero scaglionato nel tempo (caso di molti investimenti industriali tipici, come l’acquisto di una attrezzatura o di un brevetto). [caso più frequente per gli investimenti industriali, a cui ci riferiamo]
Investimenti continuous input-point output (CIPO). L’esborso si manifesta gradualmente nel tempo a fronte di un recupero istantaneo (es. produzioni su commessa che prevedono pagamento finale in soluzione unica).
Investimenti continuous input – continuous output (CICO). Tanto l’esborso che il recupero sono ripartiti nel tempo (l’azienda stessa può essere considerate un macro-investimento di questo tipo).
Continua a leggere:
- Successivo: Classificazione degli investimenti, in base: (criteri)
- Precedente: Problemi legati all’uso del CAPM
Dettagli appunto:
- Autore: Alessia Chiovaro
- Università: Università degli Studi di Palermo
- Facoltà: Economia
- Titolo del libro: Finanza d'impresa
- Autore del libro: Brusa, Guelfi, Zamprogna
- Editore: ETAS Libri
Altri appunti correlati:
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Il bilancio delle imprese assicurative secondo la normativa nazionale
- L'Analisi di Bilancio: Il caso Enervit
- Analisi economico-finanziaria: il caso Costa Crociere
- Analisi di bilancio per indici e per flussi: caso Officine A.Melesi & C srl
- Gli equilibri nelle aziende turistiche: il caso delle imprese ricettive-alberghiere e dei tour operators
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.