Quadro della professione e dell’etica professionale negli Stati Uniti
Questo è il quadro della professione e dell’etica professionale così
come è generalmente intesa negli Stati Uniti.
Si suppone che il
professionista sia un lavoratore autonomo che mandi il conto ai suoi
clienti. Il professionista autonomo che ci viene in mente è generalmente
il medico o l’avvocato, non l’insegnante o l’ingegnere o l’infermiera i
quali sono professionisti impiegati in grandi organizzazioni
burocratiche e devono rispondere a un superiore.
Il professionista
dipendente è guidato nella sua attività non dalla sua vocazione o dai
suoi ideali di fidatezza o prudenza, bensì dalle esigenze
dell’organizzazione. La sua professione si riduce in un insieme di
capacità in vendita, detto in altre parole, per lo stipendio. La scelta
dei clienti da servire, dei colleghi con cui lavorare, delle condizioni
da praticare e i modi di svolgere il suo lavoro, tutto ciò è severamente
limitato. La sua etica professionale si esprime solo in scelte di
scarsa importanza, tipo la scelta di rivolgersi al cliente in modo
rispettoso o arrogante oppure in scelte concernenti la dimissione. Ciò
non toglie che il professionista dipendente possa svolgere il suo lavoro
in modo estremamente buono, ma ciò non toglie il fatto che non ha
nessun controllo sulle pratiche. Questa situazione porta ad una continua
tensione nei professionisti dipendenti tra lo status di professionista e
quello di dipendente che si risolve in modi diversi nelle diverse
professioni: c’è chi come i professori dei college sono stati capaci
di far valere l’integrità del loro status professionale, chi come gli
ingegneri si considerano business man partecipando alla direzione delle
imprese per cui lavorano, chi come le infermiere diventano frustrate
dalla tensione e lasciano la professione.
Sempre più i nostri
professionisti diventano dipendenti, è molto più probabile che medici e
avvocati vengano assunti in grandi compagnie che trattano i casi in
maniera rapida e in serie.
In tali compagnie che ne è dell’etica che
guida i nostri professionisti? Che ne è del requisito dell’assoluta
fiducia tra il cliente e il professionista? Che ne è del requisito
dell’accuratezza quando il capo dice che potete spendere solo 5 minuti
con il cliente? Il futuro dell’etica professionale negli USA è legato al
modo in cui si adatteranno coloro i quali lavorano da professionisti
con le nuove realtà economiche.
Per affrontare questi problemi in
modo razionale si devo compiere alcuni passi organizzativi: innanzitutto
ciascuna professione deve al suo interno affrontare i temi dell’etica
professionale, dello status professionale, della legislazione
concernente la professione, e del futuro della pratica professionale.
Vi
sono innumerevoli organizzazioni professionali e ognuna tenta di
affrontare questi problemi a modo suo ma:
1. Nessuna organizzazione
professionale ha il potere di obbligare ad associarsi ad essa come
condizione necessaria per praticare la professione.
2. Nessuna organizzazione professionale ha il potere di obbligare i suoi membri a porre attenzione a questi problemi.
3.
L’attuale trend verso i professionisti dipendenti rende problematico il
progresso in queste aree dal momento che una organizzazione
professionale ha molti meno servizi per i dipendenti.
4. Ogni
tendenza ad esercitare la disciplina in una professione, da parte di
queste grandi organizzazioni professionali, sarebbe probabilmente
interpretata come una cospirazione intesa a limitare la concorrenza e
verrebbe bloccata.
La tendenza è a scomporre le professioni e ad
occuparsi solo di argomento di rilevanza immediata per i membri (gli
ingegneri hanno una dozzina di associazioni professionali e ciascuna ha
come target un tipo di attività ingegneristica).
Secondo poi, anche
supponendo che ciascuna professione possa organizzarsi di per se,
dovrebbe realizzarsi un network, e una organizzazione sovra gerarchica o
federazione tra professionisti, per occuparsi di temi comuni a tutte.
Al momento non c’è un’associazione attiva, non ci sono corsi ne seminari
ne pubblicazioni che vengono da una sola fonte. Ciascun centro di etica
degli affari o delle professioni è indipendente. Noi tendiamo ad
organizzarci in modo diversi per scopi diversi. Non vene sono due con
gli stessi obiettivi e programmi, gli stessi modi di finanziamento, lo
stesso impegno in termini di principi etici. Noi cerchiamo di parlarci
reciprocamente, di comunicare attraverso newsletter, pubblicando sulle
stesse riviste, (tutto questo i professionisti) leggendo e scrivendo
libri di mutuo interesse, ma la collaborazione, il fare network,
raramente va oltre queste forme di contatto.
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Dettagli appunto:
-
Autore:
Marianna Tesoriero
[Visita la sua tesi: "Mind Control: strategie di controllo mentale attraverso i media"]
- Università: Università degli Studi di Messina
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Corso: Scienze della Comunicazione
- Esame: Deontologia
- Docente: Prof. D. Neri
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