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La globalizzazione


Oggi un fattore che sembra costituire la fonde di un profondo cambiamento sociale è costituito dalla globalizzazione. Il termine globalizzazione è un neologismo che nasce nel mondo economico.
L’attributo “globale” si riferisce al globo e quindi a tutto il pianeta, all’intero spazio che ci circonda.
Se proprio vogliamo definire l’espressione “globalizzazione” con tutti i limiti che una definizione comporta, possiamo dire, oggi, che con essa intendiamo genericamente un processo attraverso il quale tutti gli individui presenti sulla terra vengono integrati in un a grande, unica, rete globale di relazioni economiche. Si tratta di un sistema economico caratterizzato dalla preminenza del mercato senza ostacoli o frontiere, i cui protagonisti principali appaiono le grandi imprese.

Cause della globalizzazione.
° declino dell’ideologia marxista
° crollo del socialismo reale e della contrapposizione bipolare tra mondo capitalista e mondo comunista.
° declino del potere politico rispetto a quello economico; ritiro dello Stato dall’economia
° cambiamenti tecnologici e organizzativi che valorizzano sempre più le conoscenze tecniche e culturali rispetto al semplice lavoro, sia nelle aziende che negli apparati burocratici.
° miglioramento delle comunicazioni, legato alle nuove tecnologie informatiche, che abbassa nettamente i costi di transazione e favorisce l’integrazione in tempo reale tra le principali piazze finanziarie.

Naturalmente questo processo di integrazione si può sviluppare perché aumentano in parallelo le pressioni sui governi nazionali per liberalizzare i movimenti di capitale

Effetti della globalizzazione sulla vita degli uomini
° mobilità umana
° moltiplicazione delle esperienze possibili
° circolazione delle idee; sprovincializzazione;
° indebolimento dell’appartenenza al territorio
° monopolio della comunicazione
° concentrazione del potere
° i dibattiti politici sulla globalizzazione sono dominati, nei Paesi industrializzati, dai temi riguardanti la “marginalizzazione” di larghi segmenti della società ed il rispetto dei principi democratici e dell'ambiente;
° domanda di nuove regole;
° la fine del lavoro dipendente sicuro e a tempo indeterminato che caratterizzava il precedente modello di sviluppo economico. Questo tipo di lavoro tende a sparire, sostituito da atti­vità temporanee, instabili, precarie, anche se a volte maggiormente soddisfacenti, le uniche compatibili con la competizione globale che caratterizza il turbocapitalismo. La globalizzazione, con un'accentuata articolazione della divisione del lavoro, rende gli operai non qualificati in esubero, aumentando la richiesta di quelli specializzati e producendo un aumento numerico dei cosiddetti lavori flessibili; inoltre, favorisce la trasformazione all'interno delle imprese attraverso l'esternalizzazione delle attività finanziari, di consulenza, di marketing, ecc., spesso troppo gravose per le aziende di taglia media e pic­cola;
° un nuovo modello economico non più centrato sul lavoro, ma sempre più sul sapere, sulle conoscenze tecniche e culturali, e sulle risorse finanziarie. I lavoratori poco quali­ficati, di conseguenza, possono perdere il lavoro e le tutele sociali;
° la diffusione delle nuove tecnologie, che in molti casi può essere a servizio anche della trasparenza. Ad esempio, nello Stato indiano dell'Andhra Pradesh, grazie al nuovo sistema informatizzato di registrazione della proprietà degli immobili, la popolazione può effettuare in poche ore, lì dove si trova, operazioni che prima richiedevano giorni di viaggio. Ciò può determinare un aumento di efficienza accompagnata da una diminuzione della corruzione;
° indebolimento dell’etica e rischio del pensiero unico;
° la tendenza all'omologazione culturale e  la perdita dell’identità, e, nello stesso tempo, attaccamento alla memoria e riscoperta del valore delle culture; le società vivono fenomeni apparentemente contraddittori, spinte verso la globalizzazione e spinte verso i localismi, in un contesto mutevole di uguaglianze e differenze, su una scena caratterizzata da differenti tipi di flussi globali; La realtà odierna trasforma il cittadino in funzione del mercato, pro­duttore, consumatore, utente ecc. La prospettiva più probabile per le società occidentali è quella di una complessiva crisi di identità, concernente tanto la dimensione personale quanto quella collettiva;
° la crescita della ineguaglianza fra le persone ed i gruppi all'interno di ogni nazione e fra le diverse nazioni;
° aumento delle patologie dell'insicurezza, stress, bisogno di certezze, fondamentalismo, new age;
° di fronte ad una prospettiva di vita nella quale si restringe enormemente la speranza di stabilità, di benessere e di felicità, i giovani possono essere indotti a gesti di rifiuto della società, delle leggi e dell’ordine.

Tratto da MANUALE DI SOCIOLOGIA di Alessia Chiovaro
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